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Agli arresti domiciliari chiede cibo a Caritas: don Carlo lo fa consegnare dai carabinieri

S. Donato nel Centro storico di Genova: carabinieri portano aiuti alimentari Caritas ai cittadini

Oggi i carabinieri della Stazione dell’Arma di Genova Carignano, su richiesta del parroco di San Donato don Carlo Parodi, hanno fornito partecipato alla consegna di pacchi alimentari della Caritas genovese destinati a persone in precarie condizioni economiche e impossibilitate a raggiungere i punti di distribuzione.

I militari, una volta prelevati i beni di prima necessità, si sono adoperati per effettuare diverse consegne a numerose persone anziane, per lo più residenti nel Centro storico.

Tra i destinatari, anche un uomo sottoposto a regime restrittivo degli arresti domiciliari, il quale, versando in critiche condizioni di sussistenza, aveva infatti richiesto un sostentamento alla parrocchia di Don Carlo.

I carabinieri, nel corso di un normale controllo nei suoi confronti, hanno quindi provveduto anche alla consegna dei beni alimentari destinati all’arrestato.

 

Il 9 aprile 1970 la tragedia London Valour: Genova ricorda vittime ed eroi soccorritori

Genova, 9 aprile 1970: naufragio London Valour (foto repertorio fb Guardia Costiera)

Risacca eccezionale, presagio di tempesta. Venti morti, 14 feriti e 38 marinai salvati in extremis lottando contro il mare in burrasca e il vento a 45 nodi.

La tragedia della nave inglese London Valour, avvenuta il 9 aprile 1970 davanti alla diga foranea del porto di Genova, domani sarà ricordata dagli uomini della Capitaneria di porto del capoluogo ligure.

In precedenza era stata prevista anche un cerimonia per vittime, naufraghi ed eroi soccorritori, ma a causa dell’emergenza coronavirus è stato solo deciso di issare sui pennoni la bandiera della Marina Mercantile britannica.

Dopo 50 anni, i ricordi sono ancora vivi a Genova tra i soccorritori e le migliaia di genovesi che assistettero al dramma da terra.

La Capitaneria di Porto di Genova oggi ha ricordato “l’eroica azione dei soccorritori” incuranti del pericolo.

Tra i quali i sommozzatori e il capitano dei vigili del fuoco genovesi Rinaldo Enrico, che con l’elicottero “libellula” AB 47 G dei VVF sfidò il vento al limite dei 100 chilometri orari, e gli equipaggi della motovedetta CP del comandante Giuseppe Telmon e della pilotina “Teti” con i piloti Aldo Baffo, Giovanni Santagata e Giuseppe Fioretti.

Il pomeriggio del 9 aprile 1970 il vento di libeccio si alzò bruscamente da 28 a 45 nodi e la nave della compagnia inglese London & Overseas Freighters, all’ancora davanti alla diga Duca di Galliera, non riuscì ad avviare i motori (in riparazione) come invece fecero altre quattro navi in rada.

La London Valour iniziò a scarrocciare e finì contro la diga rompendosi in due.

Malgrado la violenza del mare in burrasca, Capitaneria di porto, Piloti, Carabinieri, Guardia di Finanza, Ormeggiatori e Rimorchiatori intervennero senza esitazione e salvarono 38 persone, contenendo il bilancio della tragedia a 20 morti e 14 feriti.

 

Crepe elicoidale S. Benigno, intervento VVF e Polizia locale: nessun problema staticità

Elicoidale S. Benigno a Genova (foto di repertorio fb)

Oggi a Genova sono stati effettuati dei controlli sulla rampa dell’elicoidale a San Benigno, dall’ingresso della Sopraelevata.

Le verifiche sono partite perché alcuni cittadini hanno segnalato alcune crepe e, dopo il crollo di stamane del ponte di Albiano, fraToscana e Liguria, sono arrivate diverse chiamate alle centrali operative.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della Polizia locale e il geometra della Pubblica incolumità del Comune.

Tuttavia, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, al momento non sono stati segnalati problemi di staticità.

 

Fondi Governo, Bucci: insufficienti per soddisfare domande buoni spesa 100 euro

Sindaco di Genova Marco Bucci (foto d'archivio)

“Comprese le donazioni che sono gia’ arrivate al Comune di Genova, ci mancano 700.000 euro per soddisfare tutte le richieste dei buoni spesa per alimenti” destinati alle persone in difficoltà a causa della situazione di emergenza coronavirus.

Lo ha dichiarato stasera all’agenzia Dire il sindaco di Genova Marco Bucci.

“La Protezione civile – ha spiegato Bucci – ha già cominciato la distribuzione dei primi buoni spesa ai genovesi.

Delle 23.748 domande iniziali e dopo controlli e verifiche, sono rimaste circa 18.500 domande che corrispondono a 43.000 persone.

Per ora, riusciremo a soddisfarne circa 33.000”.

Da noi 100 euro a indigente in buoni, Governo giapponese ne dà 2500 in contanti

Da Roma sono arrivati a Genova tre milioni e 50mila euro, mentre le donazioni al conto corrente aperto dall’amministrazione comunale hanno superato i 250mila euro.

“A causa dell’elevato numero di domande pervenute – hanno poi spiegato da Palazzo Tursi – l’amministrazione comunale ha valutato l’opportunità di consentire al maggior numero di famiglie genovesi di poter accedere al buono alimentare, definendo le seguenti soglie: per i nuclei composti da una sola persona 100 euro, per due persone 200 euro, per nuclei composti da 3 a 5 persone 300 euro e per nuclei con più di 5 persone 400 euro. Questa scelta permette di sostenere quanto più possibile le famiglie tenuto conto che i fondi stanziati dal Governo non sono sufficienti per dare una adeguata risposta a tutti.

I buoni sono in tagli da 20 e sono validi fino al 31 dicembre 2020, spendibili in tutti gli esercizi commerciali convenzionati, il cui elenco è consultabile sul sito web del Comune.

I cittadini genovesi beneficiari riceveranno un avviso via mail o messaggio sul cellulare con l’appuntamento che indicherà la sede (la più vicina all’indirizzo di residenza) e l’ora della consegna. Bisogna arrivare puntuali, perché gli appuntamenti sono scaglionati ogni mezz’ora per evitare assembramenti, e si chiede di portarsi una penna da casa per firmare i moduli. Si può delegare un parente a ritirare i buoni, con la delega in carta libera e l’originale del documento di identità”.

 

 

Ascom Savona chiede sconti sugli affitti per aiutare le imprese

Un negozio chiuso per il coronavirus

Savona. «Sconti sugli affitti fondamentali, se vogliamo che i nostri negozi riaprano». A lanciare l’appello è Laura Chiara Filippi, presidente Ascom Confcommercio di Savona, che, a fronte della drammatica situazione per il commercio, punta l’attenzione sulla necessità di una rivisitazione dei canoni dei negozi.

Spiega Laura Chiara Filippi: «Come associazione di categoria abbiamo intrapreso un dialogo con le associazioni dei piccoli proprietari e con il Comune. L’obiettivo è quello di individuare un percorso dove i proprietari possano accordare importanti sconti o azzeramenti dei canoni di locazione, a fronte di un intervento di sgravi fiscali e agevolazioni, diretti a loro, da parte degli enti pubblici. Purtroppo, nonostante il problema sia urgente, non ci sono certezze».

Eschimesi lontani da tutti, nello Stato canadese del Nunavut zero casi positivi

La mappa Covid-19 pubblicata oggi sul sito web del Governo del Canada

È l’unica regione geo-politica del Canada che non è collegata al resto del Nord America con vie di comunicazioni stradali.

Il centro abitato della capitale Iqaluit si trova nella parte sud-orientale dell’Isola di Baffin.

E’ una delle aree più remote e scarsamente popolate del mondo con 35.944 abitanti, principalmente Inuit (uno dei gruppi principali degli eschimesi).

Nello Stato canadese di Nunavut alla data di oggi si sono registrati zero casi positivi al Covid-19 e, ovviamente, zero morti con coronavirus.

Eschimesi immuni? No, lontani da tutti.

 

 

Tornerà presto operativo il Punto di primo intervento di Albenga

L'ospedale di Albenga

Albenga. Ritornerà operativo al Santa Maria di Misericordia, non appena si allenterà la morsa del virus, il Punto di primo intervento.

Il nosocomio dal mese scorso è stato trasformato a tutti gli effetti in un «Covid Hospital».

Vero che attraverso il triage telefonico, da sempre garantito dal 118, il reparto permetterebbe di gestire in piena sicurezza ed isolamento i pazienti sospetti covid positivi del ponente savonese, rispetto a chi invece va in pronto soccorso a Santa Corona per curare altre patologie e rischia magari un’infezione crociata.

In attesa del ritorno alla normalità continua il lavoro del personale sanitario che da fine febbraio è in prima linea per combattere il coronavirus: 35 sono i letti a disposizione per la Medicina interna al secondo piano sotto la direzione del primario Teresiano De Franceschi, 30 i letti per le Malattie infettive e «area gialla» al terzo piano con il primario Giovanni Riccio, 7 i letti per la Terapia intensiva con il primario Paolo Marin.

A completare i servizi le 7 sale operatorie all’avanguardia dotate di ventilazione a flusso laminare per la prevenzione delle infezioni, facilmente utilizzabili anche come postazioni per letti di rianimazione.

Crollo ponte di Albiano, ministra De Micheli istituisce commissione d’inchiesta

Crollo ponte di Albiano (Foto repertorio fb)

A seguito del crollo del ponte di Albiano, avvenuto stamane, sul fiume Magra tra i Comuni di Aulla (Massa Carrara) e di Bolano (La Spezia) la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, oggi pomeriggio ha deciso di istituire, con un decreto, una commissione di inchiesta del Mit “per chiarire l’accaduto e accertare le responsabilita’”.

Lo hanno comunicato oggi i responsabili del ministero.

De Micheli ha affidato al direttore dell’Ansfisa, Fabio Croccolo, la guida della commissione composta a sua volta anche dal professore di Tecnica delle costruzioni dell’universita’ di Pisa Walter Salvatore (membro del Consiglio superiore dei Lavori pubblici) e dal professore del dipartimento di Ingegneria dell’universita’ di Genova Sergio Lagomarsino (esperto del Consiglio superiore dei Lavori pubblici).

Nell’ambito dell’inchiesta “la societa’ Anas sarà tenuta a fornire alla commissione l’intera documentazione riguardante la realizzazione dell’opera e la sua manutenzione, e a dare tutte le informazioni necessarie e il supporto tecnico per la ricostruzione dell’accaduto”.

Alla commissione è stato indicato di “elaborare una dettagliata relazione sui fatti accertati entro un mese”.

Il decreto di nomina da parte della ministra De Micheli ha specificato che “al presidente e ai componenti della commissione non verrà riconosciuto alcun compenso”.

 

Plaquenil, in Liguria distribuito attraverso le 590 farmacie territoriali

Idrossiclorochina: farmaco antimalarico Plaquenil (foto di repertorio fb)

Per la cura a domicilio dei malati con coronavirus in Liguria, i medici di Medicina generale potranno prescrivere il Plaquenil, che sarà distribuito attraverso le 590 farmacie territoriali e non più solo attraverso le 19 farmacie ospedaliere.

Lo ha annunciato stasera l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale dopo il tanto atteso via libera da parte delle autorità centrali.

“Il Plaquenil – ha spiegato Viale – ha ottenuto la determina dell’Aifa per la cura domiciliare del virus, ma abbiamo deciso di non usare solo le farmacie comunali per avere una distribuzione più capillare del farmaco”.

Il Palquenil ossia l’idrossiclorochina, è un farmaco antimalarico facente parte dei farmaci antireumatici modificanti la malattia e utilizzato nella terapia, oltre che della malaria, anche dell’artrite reumatoide, che ora in alcuni casi viene utilizzato sui pazienti per combattere il Covid-19.

 

 

Liguria: dal 20 febbraio 800 decessi in Rsa liguri, di cui 240 imputati al Covid-19

Odiose truffe agli anziani: arrestato alla Spezia un polacco
Anziano (foto di repertorio)

“Negli ultimi 46 giorni nelle Rsa liguri si sono registrati 800 decessi, dei quali 240 imputati al Covid-19”.

Lo ha dichiarato stasera il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

“I dati – ha quindi spiegato più nel dettaglio – sono relativi ai giorni dal 20 febbraio al 5 aprile”.

Come annunciato dall’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale, da domani 13 medici volontari saranno destinati dalla Protezione civile alle residenze sanitarie assistenziali della Liguria.

“Nelle Rsa liguri – ha riferito Viale – ci sono circa 12 mila ospiti, stanno soffrendo la situazione, ma dai primi dati della ricognizione sanitaria c’è una sostanziale tenuta delle Rsa.

Ci sono alcuni punti di crisi su cui stiamo operando con grande attenzione attraverso le Asl, in primis la mancanza di personale, abbiamo fatto richiesta alla Protezione civile per un rafforzamento e domani arriverà il primo gruppo di personale volontario”.

L’assessora Viale ha poi invitato gli operatori socio-sanitari che hanno frequentato il corso di formazione di mille ore senza aver ancora fatto l’esame finale “a mettersi a disposizione della sanità ligure”.