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Fondi Governo, Bucci: insufficienti per soddisfare domande buoni spesa 100 euro

Sindaco di Genova Marco Bucci (foto d'archivio)

“Comprese le donazioni che sono gia’ arrivate al Comune di Genova, ci mancano 700.000 euro per soddisfare tutte le richieste dei buoni spesa per alimenti” destinati alle persone in difficoltà a causa della situazione di emergenza coronavirus.

Lo ha dichiarato stasera all’agenzia Dire il sindaco di Genova Marco Bucci.

“La Protezione civile – ha spiegato Bucci – ha già cominciato la distribuzione dei primi buoni spesa ai genovesi.

Delle 23.748 domande iniziali e dopo controlli e verifiche, sono rimaste circa 18.500 domande che corrispondono a 43.000 persone.

Per ora, riusciremo a soddisfarne circa 33.000”.

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Da Roma sono arrivati a Genova tre milioni e 50mila euro, mentre le donazioni al conto corrente aperto dall’amministrazione comunale hanno superato i 250mila euro.

“A causa dell’elevato numero di domande pervenute – hanno poi spiegato da Palazzo Tursi – l’amministrazione comunale ha valutato l’opportunità di consentire al maggior numero di famiglie genovesi di poter accedere al buono alimentare, definendo le seguenti soglie: per i nuclei composti da una sola persona 100 euro, per due persone 200 euro, per nuclei composti da 3 a 5 persone 300 euro e per nuclei con più di 5 persone 400 euro. Questa scelta permette di sostenere quanto più possibile le famiglie tenuto conto che i fondi stanziati dal Governo non sono sufficienti per dare una adeguata risposta a tutti.

I buoni sono in tagli da 20 e sono validi fino al 31 dicembre 2020, spendibili in tutti gli esercizi commerciali convenzionati, il cui elenco è consultabile sul sito web del Comune.

I cittadini genovesi beneficiari riceveranno un avviso via mail o messaggio sul cellulare con l’appuntamento che indicherà la sede (la più vicina all’indirizzo di residenza) e l’ora della consegna. Bisogna arrivare puntuali, perché gli appuntamenti sono scaglionati ogni mezz’ora per evitare assembramenti, e si chiede di portarsi una penna da casa per firmare i moduli. Si può delegare un parente a ritirare i buoni, con la delega in carta libera e l’originale del documento di identità”.