Home Blog Pagina 5573

Ponte di Albiano, procura apre inchiesta: crollo colposo e lesioni. Per ora a carico di ignoti

Crollo ponte tra Albiano (Comune di Aulla) e Ceparana (Comune di Bolano) fra Toscana e Liguria

Sopralluogo stamane sui resti del ponte di Albiano, tra Toscana e Liguria, del pm della procura di Massa incaricato delle indagini sul crollo del viadotto sul Magra avvenuto l’altroieri.

Solo a causa delle restrizioni per l’emergenza coronavirus non è avvenuta una tragedia.

Al sopralluogo sul luogo del disastro hanno partecipato anche i consulenti che fanno parte della commissione d’inchiesta nominata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

“Facciamo i sopralluoghi per cercare di capire i motivi che hanno originato il crollo del ponte – ha spiegato il sostituto procuratore – per il momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti per crollo colposo e lesioni.

Le osservazioni dirette sono molto utili e abbiamo già individuato alcuni punti dove potrebbe essere avvenuto l’innesco del crollo.

Abbiamo visto i filmati che hanno fatto i vigili del fuoco con i droni, gli stessi apparecchi utilizzati per il crollo del Ponte Morandi a Genova. Stiamo acquisendo tutta la documentazione, andiamo avanti”.

Nel novembre scorso i cittadini avevano segnalato una grossa crepa sul ponte. Poi vi era stato un sopralluogo dei tecnici Anas. L’altroieri è crollato.

“Il carteggio tra Comune e Anas? E’ l’ultima cosa che acquisiremo – ha spiegato il magistrato inquirente – noi guardiamo prima i dati, i progetti, i lavori, e tutto quello che è stato fatto prima. Le ipotesi rimangono tali finché non vengono verificate”.

 

Sequestro mascherine: i denunciati a Brignole, Staglieno, Albaro e Foce. Segnalati da clienti

Guardia di Finanza, sequestro mascherine (foto di repertorio fb)

Mascherine FFP2 comprate a tre euro e rivendute a 11, gel igienizzante da tre euro rivenduto a 16.

Sono solo alcuni esempi di quanto scoperto nei giorni scorsi dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Genova che ha denunciato cinque persone per “manovre speculative sulle merci” e sequestrato i prodotti e i dispositivi di protezione individuale.

Secondo quanto riferito, il sequestro più grosso è stato fatto a una ditta individuale di Brignole (500 mascherine FFP2).

Inoltre, risulta che siano stati denunciati un farmacista di Staglieno e i titolari di una parafarmacia in Albaro e una alla Foce.

Nei guai è finito anche un cittadino che vendeva online (Facebook e Instagram) mascherine FFP2 a nove euro dopo averle acquistate a un euro e 50.

I finanzieri sono arrivati ai cinque denunciati grazie soprattutto alle segnalazioni dei clienti che hanno riferito i fatti alla GdF.

Gli investigatori hanno effettuato un totale di 60 controlli, verificando la documentazione di acquisto e i prezzi, per constatare a quanto ammontasse il ricarico applicato.

 

Recco: impegno delle istituzioni per combattere il Covid-19

Posto di blocco Polizia locale al casello autostradale di Recco (foto di repertorio fb)

Oggi è stato istituito un posto di blocco all’altezza dell’area di servizio autostradale di Sant’Ilario per controllare il possibile arrivo di turisti in Riviera per passare le festività pasquali nelle seconde case.

La Polizia locale ha ricordato che i trasferimenti sono vietati sia dal DPCM del premier Conte sull’emergenza coronavirus, sia dall’ordinanza regionale della Liguria del governatore Toti.

Intanto, continuano a Recco i controlli nel centro della città e i posti di blocco a ‘imbuto’ della Polizia locale all’uscita del casello autostradale per controllare eventuali assembramenti di persone e i flussi di traffico.

Ieri la task force della Polizia locale, a seguito dell’entrata in vigore dell’ordinanza del sindaco Carlo Gandolfo sull’obbligo delle mascherine, è entrata in azione con quattro agenti e un volontario dell’Associazione Carabinieri in congedo, spiegando anche ai cittadini l’uso delle mascherine.

Le spiegazioni e istruzioni comportamentali da tenere in questi mesi sono state spiegate dagli operatori nei pressi delle code e all’interno dei supermercati, in altri negozi e ai passanti nelle vie, comunque quasi deserte, di Recco.

Inoltre, sono stati sanzionati due amministratori di condominio che non avevano sanificato gli immobili amministrati e tre persone trovate all’interno di un’attività di estetista.

Negli ultimi 10 giorni, circa 200 persone e 110 attività commerciali sono state controllate dagli agenti del comando di Polizia municipale della città e sono state fatte tre denunce e tre sanzioni amministrative per infrazioni alle norme anti contagio.

Ricordiamo che il sindaco Carlo Gandolfo giornalmente tiene su Facebook un “colloquio informativo con resoconto dei lavori svolti nel giorno precedente che quasi sempre si sono conclusi in giornata”. ABov

Ore 15:45, Villa Scassi | Cinque decessi in 24 ore: tre uomini e due donne

Sampierdarena, bus investe pedone in via Avio
L'ospedale Villa Scassi a Genova Sampierdarena (foto di repertorio)

Intorno alle 15,45 di oggi i responsabili della direzione medica dell’ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena e dell’ospedale Antero Micone di Genova Sestri Ponente hanno comunicato altri 5 decessi di pazienti positivi al coronavirus, avvenuti “dalle ore 14 di ieri alle 14 di oggi”, spiegando che “il Covid-19 è stato ritenuto concausa dei decessi”.

Si tratta di tre uomini e due donne (di cui una deceduta all’ospedale Antero Micone), di cui 4 deceduti ieri e uno deceduto oggi.

Ecco l’ultimo bollettino del Villa Scassi.

Donna di 74 anni, con comorbidità, ricoverata il 6/4/2020, deceduta nel reparto di PS/obi il 9/4/2020.

Uomo di 88 anni, con comorbidità, ricoverato il 4/4/2020, deceduto nel reparto di Medicina il 9/4/2020.

Uomo di 78 anni, con comorbidità, ricoverato il 6/4/2020, deceduto nel reparto di PS/obi il 9/4/2020.

Uomo di 76 anni, con comorbidità, ricoverato il 29/3/2020, deceduto nel reparto di Medicina il 9/4/2020″.

Ecco l’ultimo bollettino dell’ospedale Antero Micone.

Donna di 86 anni, con comorbidità, ricoverata il 1/4/2020, deceduta nel reparto di Medicina il 10/04/2020″.

 

 

Ore 15.00 San Martino | Tre decessi, due genovesi e nonnina di Pieve

Incidente in via Gobetti, scooterista in codice rosso al San Martino
Policlinico San Martino di Genova (foto di repertorio)

Intorno alle 15 di oggi i responsabili della direzione sanitari del Policlinico San Martino di Genova hanno comunicati altri 3 decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che sono deceduti “anche per infezione da Covid-19“.

Si tratta di due uomini genovesi e di una donna di Pieve Ligure.

Ecco l’ultimo bollettino del San Martino.

“Un paziente nato a Bitonto e residente a Genova di 74 anni, presso la Rianimazione del Monoblocco.

Una paziente nata a Genova e residente a Pieve Ligure di 95 anni, presso il Padiglione 12.

Un paziente nato e residente a Genova di 82 anni, presso il Maragliano”.

 

Ore 15:15 Asl 5 Spezia | Tre decessi Covid-19: due uomini e una donna

Incidente sul lavoro alla Spezia, operaio ferito ad una gamba: è grave
Il pronto soccorso del Sant'Andrea alla Spezia (foto di repertorio)

La Direzione sanitaria e la Direzione medica del Presidio ospedaliero di Asl 5 segnalano che, tra le ore 14 del 9 aprile e le ore 14 di oggi, 10 aprile, si sono registrati tre decessi di pazienti Covid-19 positivi.

Si tratta di:

Un uomo di 84 anni, ricoverato in Medicina presso l’ospedale San’Andrea della Spezia, residente nel comune della Spezia e deceduto il 9 aprile.

Un uomo di 80 anni, ricoverato in Rianimazione presso l’ospedale San Bartolomeo di Sarzana, residente nel comune di Sarzana e deceduto il 9 aprile 2020.

Una donna di 87 anni, ricoverata in Multispecialistica presso l’ospedale San Bartolomeo Sarzana e residente nel comune di Sarzana e deceduta il 9 aprile 2020.

A 10 anni dalla grande mostra su Mattia Bortoloni

L' affresco della Cupola del Santuario d Vicoforte

SAVONA – Sono passati dieci anni da quando un gruppo di amanti dell’ arte, esperti, giornalisti e critici d’arte del comprensorio ingauno hanno fatto visita alla grande mostra dedicata al Maestro Mattia Bortoloni. L’ evento (dal titolo “Bortoloni, Piazzetta, Tiepolo: il ‘700 veneto”) fu importantissimo in quanto servì a rilanciare la figura di quel grande artista veneto e si si svolse dal 30 gennaio al 13 giugno 2010 (a cura di Alessia Vedova) alla Pinacoteca di Palazzo Roverella a Rovigo.

“Fu l’occasione- ci spiega il noto editor ed esperto d’arte Armando D’Amaro- per ammirare importanti opere del Bortoloni mettendole a confronto con altre forse più celebri di Tipeolo, Piazzetta, Balestra, Ricci ed altri grandi artisti veneti del Settecento. Bortoloni prima di quella straordinaria mostra era soprattutto conosciuto per al suo capolavoro, il ciclo di affreschi nel Santuario di Vicoforte. Un’ opera ciclopica (1746-1748) di oltre 5 mila metri quadrarti, per abbellire la cupola ellittica più grande del mondo. Si tratta dell’ affresco più grande mai dipinto, che aveva lo scopo di celebrare la Beata Vergine e dare immortalità al Pantheon di Casa Savoia”.

Mattia Bortoloni (Canda di Rovigo, 1696 – Bergamo, 1750), fu molto stimato e famoso durante la sua vita, tanto da essere considerato da alcuni il miglior artista barocco del tempo, ma la sua figura è poi caduta nel dimenticatoio. Per lungo tempo è stato infatti considerato un artista di secondo piano rispetto ad altri grande suoi contemporanei, forse per il fatto di essere stato spesso aiuto di Giovan Battista Tiepolo. Poi, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, è iniziata la rivalutazione del suo operato che culminò appunto dieci anni fa con la grande mostra di Rovigo.

Bortoloni fu l’ allievo prediletto del veronese Antonio Balestra ed ebbe una lunga e felice carriera artistica che lo vide molto attivo oltre che in Veneto, in Lombardia e Piemonte. A soli 20 anni era già famoso tanto da ottenere un incarico prestigioso: affrescare gli interni della Villa Cornaro a Piombino Dese, capolavoro assoluto del Palladio. In quell’ impresa riuscì ad anticipare il Rococò che poi Gianbattista Tiepolo, seppe sviluppare in modo magnifico.

La mostra, curata dalla nota critica d’arte, direttrice e curatrice Alessia Vedova, venne promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall’Accademia dei Concordi, e dal Comune di Rovigo, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, con il patrocinio e la collaborazione della Regione del Veneto e della Provincia di Rovigo.

In mostra decine di capolavori, alcuni poco noti, del Bortoloni. Alcune opere addirittura studiate per la prima volta, altre attribuite da recenti ricerche al Maestro, o inedite, o mai presentate al pubblico. Altre difficilmente visibili, altre infine che offrirono l’ opportunità di restituire al Bortoloni quella fama, meritatissima, di cui godette in vita prima di essere in morte offuscato dalla travolgente grandezza di Tiepolo.

In mostra c’erano anche molti capolavori di Tiepolo (la “Gloria di San Domenico”, le “Tentazioni di Sant’Antonio”, “Diana e Atteone” e “Il Giudizio di Mida”), del Piazzetta (l’ “Estasi di San Francesco”) di Sebastiano Ricci (“Ercole al Bivio”), di Giambattista Pittoni (“Olindo e Sofronia” e “Diana e le ninfe”), di Antonio Balestra (“Natività” e tele provenienti dal monastero benedettino di San Paolo d’Argon) e bozzetti dei Tiepolo (Giambattista e Giandomenico), di Piazzetta, Diziani, Crosato, Fontebasso e Guarana.

Quanto sia grande Bortoloni gli amanti dell’ arte lo possono verificare andando a vedere ancora oggi i suoi capolavori (oltre naturalmente a quello mirabile per il Santuario di Vicoforte) i cicli affrescati per il Duomo di Monza, per il Santuario della Consolata e per Palazzo Barolo a Torino, per Palazzo Clerici e Palazzo Dugnani a Milano, Villa Vendramin Calergi a Fiesso Umbertiano, Villa Albrizzi a Preganziol, Villa Raimondi a Birago di Lentate e Visconti-Citterio a Brignano d’Adda, le Chiese veneziane dei Santi Giovanni e Paolo e di San Nicolò ai Tolentini, Ca’ Sceriman e Ca’ Rezzonico a Venezia. Queste opere naturalmente in mostra non c’erano, ma attraverso una serie di filmati e soluzioni multimediali era possibile visitarle virtualmente.

Infine alcune mirabili pale, in cui Bortoloni si dimostrava pittore visionario, estroso, precursore ed antiaccademico e dove con ironia affrontava temi religiosi come nella tela con San Tommaso di Villanova dell’Accademia dei Concordi, o nei due teleri dell’ Adorazione dei Magi e dei Pastori di Fratta Polesine.
CLAUDIO ALMANZI

Ore 14.15, Galliera | Decedute due donne genovesi

Ore 14.15, Galliera | Decedute due donne genovesi

Intorno alle 14,15 di oggi i responsabili della direzione sanitaria dell’E.O. Ospedali Galliera hanno comunicato altri due decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che “il Covid-19 è stato ritenuto concausa dei decessi”.

Si tratta di due donne genovesi di 66 e 71 anni.

Ecco l’ultimo bollettino del Galliera.

“Una donna di 66 anni, di Genova, deceduta alle ore 15.40 del 9 aprile che era ricoverata presso S.C. Malattie Infettive, con comorbidità.

Donna, 71 anni, di Genova, deceduta alle ore 9.40 del 10 aprile che era ricoverata presso S.C. Rianimazione, con comorbidità”.

 

Biblioteche di Genova, partita l’iniziativa Io Resto a Casa

Biblioteche di Genova, partita l'iniziativa, Io Resto a Casa

La e-library delle Biblioteche di Genova Metropolitana (bi.G.met) non dimentica i lettori più piccoli, è partita da pochi giorni la rubrica Io Resto a Casa

Una settimana con…. dedicata ai bambini e ai ragazzi e diffusa tramite il catalogo online www.bigmet.org e le pagine Facebook delle biblioteche civiche e di bi.G.met. Un’iniziativa che si aggiunge alle altre, messe quotidianamente in campo dalla biblioteca per ragazzi De Amicis e dal Sistema Bibliotecario Urbano.

Io Resto a Casa. Una settimana con…. ha esordito con un personaggio d’eccezione: Gianni Rodari, che anche biGmet ha voluto ricordare in occasione del centenario della sua nascita. Le storie, i brani e le curiosità sul favoloso Gianni, proseguiranno fino al lunedì di Pasquetta, ogni giorno sulla pagina Facebook “centro sistema bibliotecario della provincia di Genova”.

Da martedì 14 aprile il protagonista della settimana sarà Bruno Tognolini, autore del programma Rai per bambini L’albero azzurro e ideatore, insieme a Mela Cecchi, del fortunato programma La Melavisione.

Come testimonial della rubrica, Tognolini ha voluto regalare due filastrocche inedite, create appositamente per questo momento di emergenza sanitaria. Filastrocca di protezione per il pericolo piccolo e Filastrocca di compleanno al tempo del virus, un invito alla speranza e alla fiducia nel futuro, verranno proposte sulle pagine Facebook in un video girato dall’autore.

Oggi è il 168° anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato | Video

Quest’anno, l’attuale scenario e il particolare momento che sta vivendo il Nostro Paese impone che la celebrazione della fondazione della Polizia di Stato, sia ispirata a criteri di massima sobrietà per tutelare la salute della nostra comunità e dei nostri poliziotti.

L’Anniversario della Fondazione si celebra in forma simbolica e pertanto il Prefetto Carmen Perrotta e il Questore della Provincia di Genova Vincenzo Ciarambino, renderanno il doveroso omaggio ai caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona presso la lapide commemorativa della Questura.

Il Cappellano della Polizia di Stato reciterà una preghiera rivolta a tutti i caduti della polizia che hanno sacrificato la vita per la sicurezza della nostra collettività.

Un particolare pensiero sarà rivolto alle numerose vittime della terribile epidemia.