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Novantenne sventa truffa telefonica chiamando vicino di casa

Un saluto al Vicario Primo Dirigente Carmine Ingrosso
La Questura della Spezia

La Squadra Mobile della Questura spezzina ha svolto un’operazione rapida martedì 23 gennaio, culminando con l’arresto in flagranza di reato di un individuo responsabile di tentato raggiro ai danni di una persona anziana.

Questo episodio si colloca in un contesto in cui si è verificato un aumento delle truffe telefoniche rivolte alle persone anziane, approfittando della loro vulnerabilità.

Per fronteggiare queste frodi, è stata lanciata una campagna informativa che illustra le tecniche più comuni e fornisce consigli pratici, sottolineando l’importanza di contattare il numero di emergenza “112” in caso di sospetto.

In questa situazione, la prontezza di una novantenne ha consentito alla Polizia di arrestare uno degli autori del tentativo di truffa.

La signora, residente nel quartiere di Mazzetta, ha ricevuto una chiamata durante la quale le è stato comunicato che suo figlio era stato ricoverato in ospedale a causa di una grave forma di Covid. Le veniva richiesto di consegnare denaro e preziosi a un presunto incaricato della banca dell’ospedale.

Non cadendo nel tranello, la donna ha chiesto di poter andare in bagno, uscendo invece per avvisare il vicino di casa, un ex ispettore di Polizia. Quest’ultimo ha prontamente avvertito la Squadra Mobile, che è intervenuta sul posto.

L’anziana, simulando di aver messo in un sacchetto i beni richiesti, è uscita dalla sua abitazione. L’individuo che si avvicinava per ritirare il sacchetto è stato bloccato e arrestato dai poliziotti.

Durante l’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari ha confermato l’arresto, disponendo la custodia in carcere dell’indagato, un cittadino ceco di 48 anni.

Le indagini sono in corso per identificare eventuali complici.

Questa vicenda sottolinea l’importanza della collaborazione tra vicini di casa, amici e conoscenti per proteggere le persone più vulnerabili.

Rafforza anche il concetto che chi sceglie di essere un Poliziotto lo è per sempre, anche quando è in pensione.

Si sottolinea che, in base ai principi legali, si presume l’innocenza delle persone coinvolte in indagini preliminari.

La presunta colpevolezza deve essere accertata attraverso una sentenza definitiva.