Una meteora visibile in gran parte d’Europa
Nella serata di giovedì 7 agosto, intorno alle 21, una meteora è stata avvistata in tutta Italia e in molte altre zone d’Europa. Numerose segnalazioni sono arrivate anche all’Associazione Ricerca Italiana Aliena, alcune delle quali con la speranza che si trattasse di un UFO. A confermare la presenza del bolide nel cielo è stata anche una ripresa effettuata da una telecamera di sorveglianza del cielo gestita dalla stessa associazione. Questo spettacolo luminoso ha catturato l’attenzione di molti appassionati e curiosi.
Cos’è una meteora e come si forma la scia luminosa
Una meteora è quel fenomeno luminoso che vediamo quando un piccolo frammento di materiale solido, chiamato meteoroide, entra nell’atmosfera terrestre ad altissima velocità. Questo oggetto proveniente dallo spazio viaggia solitamente a decine di chilometri al secondo e, a causa dell’attrito con l’aria, si riscalda rapidamente fino a vaporizzarsi. Questo processo genera una scia luminosa visibile anche per pochi secondi, comunemente nota come “stella cadente”. È utile distinguere i termini: il meteoroide è il corpo solido nello spazio, la meteora è il lampo di luce che si osserva entrando in atmosfera, mentre meteorite è ciò che riesce a sopravvivere al passaggio e cade al suolo.
Il video del meteorite
Il meccanismo dietro la scia luminosa
Quando un meteoroide penetra nell’atmosfera, la sua velocità estrema — che può variare tra 11 e 72 km/s — provoca una compressione violenta dell’aria davanti a sé. Questa compressione fa riscaldare l’aria fino a temperature di migliaia di gradi. Il calore intenso vaporizza lo strato superficiale del meteoroide, rilasciando gas e particelle incandescenti che ionizzano l’aria circostante, creando plasma. È questo plasma che emette la luce visibile come scia luminosa nel cielo notturno.
Perché alcune meteore esplodono in aria
Non tutte le meteore si limitano a bruciare dolcemente nell’atmosfera. Alcune esplodono, generando un fenomeno noto come airburst. Questo accade quando la pressione dell’aria, a velocità ipersonica, supera la resistenza meccanica del meteoroide, che si frattura improvvisamente in più pezzi. La rottura aumenta la superficie esposta e libera un’enorme quantità di energia, trasformata in calore, luce e un’onda d’urto. Questo può produrre un boato sonico udibile a terra e, nei casi più imponenti, danni materiali come avvenuto negli eventi di Tunguska nel 1908 o Čeljabinsk nel 2013.
Curiosità sul boato dopo la meteora
Un aspetto interessante è che il boato provocato dall’esplosione della meteora non è immediato. Poiché il suono viaggia molto più lentamente della luce, il rumore può arrivare anche diversi minuti dopo che il lampo è stato visto nel cielo, creando spesso un effetto di sorpresa per chi assiste al fenomeno.
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