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Mai col Pd, Salvatore: hanno promesso assessorato importante, ma non ho accettato

Capogruppo regionale Alice Salvatore (Il Buonsenso)

“Mi erano stati prospettati assessorati in caso di una vittoria alle prossime regionali ma non potevo accettarlo perche’ non era coerente con i miei principi”.

Lo ha riferito oggi all’agenzia Dire l’ex capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore, che ha annunciato, insieme all’ex consigliere regionale M5S Marco De Ferrari, la fondazione del nuovo “Movimento del Buonsenso” in vista delle prossime elezioni regionali.

Il gruppo regionale del M5S passa così dai 5 consiglieri iniziali ai 2 attuali (Fabio Tosi e Andrea Melis). Infatti, Francesco Battistini aveva già lasciato tempo fa confluendo in Rete a Sinistra ossia l’attuale Linea condivisa.

A chi le fa notare che tutti quelli che, a livello locale, hanno lasciato il movimento in aperta contestazione per tentare una nuova strada politica, come Marika Cassimatis o Paolo Putti, non sia andata benissimo, Salvatore ah replicato così: “C’e’ una differenza di fondo, noi non siamo degli esclusi. Anzi, io ero stata selezionata come candidato presidente e, dopo la scelta di tastare il terreno per di un’alleanza con il centrosinistra, sarei comunque rimasta capolista a Genova. Insomma, avrei avuto il posto assicurato”.

Salvatore ne ha per tutti. A partire dai parlamentari liguri pentastellati: “La spinta verso l’abbraccio mortale con il Pd e’ una logica che non comprendiamo”.

Tuttavia, nei corridoi del M5S, c’e’ chi pensa che la mossa di Salvatore guardi ad altri parlamentari, quelli piu’ vicini ad Alessandro Di Battista.

La nuova leader del “Movimento del Buonsenso” se la prende anche con Beppe Grillo, di cui in passato era stata una  pupilla: “Dalla villa di Sant’Ilario purtroppo c’e’ un silenzio che si protrae da tempo. Di Beppe Grillo non ho apprezzato il ‘vaffa’ dedicato a settembre a chi non voleva andare con il Pd. Dopo che avevo ritirato la mia candidatura alle regionali, sono stata contattata dai vertici del Movimento: mi hanno chiesto se la mia fosse una resa o se volessi ottenere qualcosa. Ne’ l’uno, ne’ l’altro: ho fatto quella scelta perche’ non potevo tradire me stessa e chi aveva posto in me la sua fiducia”.