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Liguria in zona arancione, le regole da seguire e le restrizioni

Un bar di corso Italia a Genova

Da lunedì 15 marzo fino al 2 e il 6 aprile, la Liguria passa in zona arancione. Lo prevede il nuovo Decreto Legge che elimina fino al 6 aprile le zone gialle.

Coprifuoco. Viene sempre mantenuto il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo.

Scuole. Viene prorogata la DAD, didattica a distanza al 100% per le scuole superiori.

Decadono le misure restrittive per i distretti 1 di Ventimiglia e 2 di Sanremo, che si uniformano al resto della Regione.

Shopping. In zona arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali.

Ristoranti e bar. È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, comprese pasticcerie, gelaterie e nelle loro adiacenze.

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00. E’ vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Musei, cinema e teatri. Cinema e teatri chiusi. Chiusura anche per i musei che rimarranno chiusi almeno fino a dopo Pasqua.

Palestre e piscine. Rimangono sempre chiuse palestre, piscine e terme. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa.

Agli agonisti è permesso di allenarsi. Barbieri e parrucchieri chiusi.

Chiese aperte. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo.

Visite a parenti e amici. Via libera in zona arancione alle visite a casa di amici e parenti che abitano nello stesso comune, dalle 5 alle 22, massimo in due persone oltre ai minori di 14 anni dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e il 6 aprile.

Lo spostamento non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa.

Zona rossa nazionale per il 3, 4 e 5 aprile.

Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale.

Visite a parenti e amici per il 3, 4, 5 aprile. È consentito lo spostamento all’interno della propria Regione verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, tra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone oltre a quelle già conviventi e oltre ai minori di 14 anni, alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Cosa possono fare le regioni. Dal 15 marzo al 6 aprile 2021, i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano possono disporre l’applicazione delle misure stabilite per la zona rossa e anche altre misure più restrittive:

  • nelle Province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti;
  • nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività o induce malattia grave.

Misure per i genitori lavoratori

  • Stanziamento di 290 milioni per i congedi parentali che saranno retroattivi, dal 1 gennaio 2021, e retribuiti al 50% chi ha figli sotto i 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni saranno fruibili senza retribuzione.
  • In alternativa si prevede, per chi ha gli under 16, il diritto allo smartworking.
  • Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari e le forze dell’ordine è invece previsto un bonus baby sitter no a 100 euro alla settimana.