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Liguria: 643 casi di violenza psicologica, 467 di violenza fisica. Un terzo straniere

Consiglieri regionali maschi da sinistra a destra: NO alla violenza sulle donne

“La campagna social #nessunascusa, lanciata dalla Regione Liguria per la Giornata contro la violenza sulle donne, ha raggiunto fino ad oggi oltre 150.000 persone. Sono molti anche i volti conosciuti della politica, della cultura, dello spettacolo e dello sport che hanno accettato di fare da testimonial per gli spot e la cartellonistica. I video della campagna verranno proiettati sullo schermo dello Stadio Ferraris di Genova in occasione del derby cittadino”.

Lo ha riferito oggi Regione Liguria, che ha fornito anche gli ultimi dati sulle violenze.

“Le donne che si sono rivolte agli 8 centri antiviolenza della Liguria nel 2018 sono 1106, contro i 1009 dell’anno passato. Un aumento di quasi 100 unità per un 2018 che è ancora in corso e che quindi presenta un dato parziale.

Nel 2017 erano state 523 le donne di cui i centri antiviolenza si erano fatti carico, mentre nell’anno in corso ammontano a 733, generando un aumento di 210 unità.

L’analisi della nazionalità delle situazioni in carico ai centri antiviolenza liguri conferma una maggioranza di donne italiane (492 su 733). Se a queste sommiamo i numeri relativi agli altri Paesi dell’area europea, la percentuale arriva all’75% del totale.

La seconda area di provenienza delle donne sono i paesi del continente americano, in particolare dell’America centro-meridionale e dell’Africa. Molto più ridotti gli accessi ai centri antiviolenza di donne provenienti dai paesi dell’Asia (17 casi).

Rispetto all’anno scorso, si conferma il rapporto tra le donne italiane (67% del totale) e le donne straniere (33%).

Dal punto di vista dei comportamenti degli aggressori, i dati raccolti dai centri antiviolenza evidenziano che nella maggioranza dei casi la stessa donna subisce contestualmente tipi diversi di violenze.

Nella grande maggioranza delle situazioni (643 casi) è presente violenza di natura psicologica (insulti, denigrazioni, ricatti, minacce, controllo), in 467 casi la violenza fisica.

Anche la violenza economica (controllo dello stipendio, impedimento a trovare un impiego, assunzione di impegni economici a nome della donna a sua insaputa o contro la sua volontà) è un fenomeno diffuso, rilevato in 279 situazioni. Altre forme di violenza, come la violenza sessuale sono rilevate con minor frequenza.

Le violenze di genere non riguardano uno strato sociale in particolare. Sul totale di 733 donne, 360 hanno un lavoro, 7 svolgono il ruolo di dirigente, mentre 150 svolgono un lavoro impiegatizio. Le donne senza un’occupazione sono 183 e risultano essere la categoria maggiormente colpita dal fenomeno della violenza.

Per quanto riguarda la scolarizzazione le donne colpite in maggior numero (255) sono quelle in possesso del diploma di scuola superiore, mentre quelle con la licenza media sono 179 e quelle che si sono laureate all’università 105″.