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La rivincita di Mattia Destro, e il vecchio Genoa può tornare a volare

Il calcio è strano.

Il calcio è bello. L’Italia ha 60 milioni di Commissari tecnici ed allenatori.

Tutti facciamo formazioni, critichiamo, applaudiamo, fibrilliamo per la nostra squadra del cuore.

Parliamo del Genoa. Il Vecchio Balordo ha si 127 anni, ma ha anche sette vite come i gatti.

Negli anni sono falliti il Palermo (due volte), il Torino, il Napoli e la Fiorentina, solo per citare le squadre più note; ma lui, il Vecchio Balordo, è sempre li.

Quando sembra sul punto di gettare la spugna, di crollare, eccolo tornare a galla. Con la forza della disperazione, o meglio con la forza del Grifone.

A Marassi arrivava la capolista Milan, imbattuta da tempo memorabile. Ebbene il Diavolo, artigliato due volte dal redivivo Destro (in campo a sorpresa, con tutti che storcevano il naso) ha rischiato di lasciarci le penne e deve ringraziare soltanto Donnarumma se non ha perso al Ferraris.

Un Genoa incredibile, che ha lottato per 90’ su ogni palla, combattuto, sorpreso i rossoneri che probabilmente si aspettavano un avversario timoroso, come del resto si era visto nelle precedenti giornate.

Invece, questa volta ha ragione, ed occorre rendergliene merito, Rolando Maran.

Quando all’annuncio delle formazioni si è saputo che teneva in panchina Scamacca e presentava al centro dell’attacco il tanto bistrattato Mattia Destro, in tanti hanno affermato (e scritto, purtroppo anche con insulti, sulla libera tribuna di Facebook) che “con tale mossa Maran si era scavato la fossa, praticamente si era autoesonerato”.

Mattia Destro, una carriera strana; da ragazzo prodigio nell’Inter, alla Nazionale, per poi perdersi, forse per il suo carattere. Tanto girovagare, Genoa, Roma, Milan, Bologna, senza mai lasciare il segno. Poi lo scorso anno la nuova chiamata del Genoa.

Sembrava il “solito” Destro. Poi alla prima di campionato ha contribuito ad ottenere la per ora unica vittoria, con il Crotone, con un bel gol.

Quindi tanta panchina. Maran lo ha mandato in campo per ben 5 volte in campo all’87’… quando la gara (e le frittate…) erano ormai state fatte.

Ciononostante, il ragazzo ha continuato ad allenarsi con impegno e caparbietà, rimanendo in gruppo, incitando i compagni, quelli che scendevano in campo.

E con il Milan, a sorpresa, eccolo titolare, per la terza volta in questo campionato.

Ed ha contribuito con due gol al pari con lo squadrone rossonero.

Contrariamente a quanto pensano i tifosi dal giudizio facile – quelli che magari non vedono una partita da anni – Destro può dare ancora parecchio al Grifone. Si è sposato, è maturato, è finalmente conscio dei suoi mezzi.

Tocca proprio ai tifosi adesso sostenerlo, per il bene suo e del Grifone, che di uomini gol e che corrono su gli pallone ha tanto bisogno.

Una ultima considerazione sul momento rossoblu. É indubbio che nelle ultime tre partite con Fiorentina, Juventus e Milan si è visto un Genoa in crescendo. Vorrei ricordare che se a Firenze non fosse stata gettata via la vittoria al 98′ e se Scamacca al 91′oggi non si vedeva negare il gol da una incredibile parata di Donnarumma, oggi il Grifone avrebbe 4 punti (meritati) di più in classifica.

Ma va bene cosi. Se nelle trasferte con Benevento e Spezia Perin e compagni giocheranno con questa grinta, nessun risultato è proibito.

Prova di nuovo a volare, vecchio Grifone!