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Italiano 54enne arrestato dopo anni di soprusi alla compagna

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Violenza (foto di repertorio fb)

Nel corso degli anni la donna aveva negato più volte i maltrattamenti. Poi, alla fine ha avuto fiducia nelle forze dell’ordine

Un 54enne italiano è stato indagato per lesioni aggravate, violenze private e maltrattamenti familiari con la Polizia che ha dato esecuzione ad una custodia cautelare in carcere.

Il tutto nasce dopo tre anni di una relazione “malata” con la compagna fragile e segnata dalle continue vessazioni.

Una storia fatta di maltrattamenti, liti, aggressioni fisiche, visite al Pronto Soccorso giustificati da inesistenti “incidenti domestici”, accompagnati da referti medici con prognosi sino a 25 giorni e infine di richieste di aiuto al 112 intervenuto ogni volta a tutelare la donna

I poliziotti della squadra “Red Code” del Commissariato di Sestri Ponente hanno cercato di salvare la vittima innanzitutto da se stessa seguendola costantemente nel suo travagliato percorso.

Infatti la donna, ha subìto il suo “carnefice” alternando momenti di disperazione durante i quali ha chiesto ed ottenuto aiuto, a momenti nei quali ha sconfessato le sue stesse dichiarazioni alla Polizia e si è ripresa in casa il compagno con cui è legata da un’annosa storia di dipendenza.

Lo scorso 11 giugno l’uomo è stato allontanato dalla casa familiare, grazie alla ricostruzione dei fatti da parte della squadra del Commissariato illustrati in più di 100 pagine di interventi, verbalizzazioni di amici e di vicini di casa, referti medici e testi delle telefonate al 112, che ha permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere un divieto di avvicinamento alla donna e l’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria.

Il 54enne però non ha esitato a violarlo, a volte invitato dalla donna, più spesso di sua iniziativa, giungendo un giorno a rinchiudere la compagna in casa, portandole via le chiavi dell’appartamento e recentemente incontrandola in casa di amici comuni dove l’ha aggredita ferocemente mordendola ad una mano.

Il magistrato, a fronte di una richiesta di aggravamento dell’attuale misura, ha deciso la custodia cautelare in carcere, unico modo per far cessare il comportamento violento dell’uomo nei confronti della compagna che sarà seguita dalle strutture del territorio che le forniranno il supporto di cui ha bisogno.

L’uomo è stato condotto a Marassi lo scorso 10 agosto.