Home Cronaca Cronaca La Spezia

Isola Palmaria, Cai ligure: dubbi e obiezioni su sostenibilità ambientale del masterplan

Isola Palmaria (foto di repertorio fb)

“Il Cai gruppo regionale ligure, la sezione La Spezia, l’Organo tecnico Tutela ambiente montano Liguria-Piemonte-Valle D’Aosta del Club Alpino Italiano, esprimono notevoli perplessità sul masterplan dell’Isola Palmaria, volto ad aprire ai turisti il tesoro ambientale davanti a Portovenere”.

Lo hanno comunicato oggi i responsabili del Cai ligure.

“L’isola, in base ad un accordo fra Comune di Portovenere, Regione, ministeri della Difesa e dei Beni culturali – hanno aggiunto dal Cai – verrà destinato ad una sorta di ‘albergo diffuso’ con tanto di strade e cremagliera.

L’obiezione più forte riguarda la sostenibilità ambientale del masterplan.

Secondo noi non rientra fra gli obiettivi del piano, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente marino e la conservazione di alcuni habitat che potrebbero venir compromessi dalla ‘riqualificazione agricola’ dell’isola.

Al proposito anche la Comunità europea, sollecitata da diversi gruppi ambientalisti, ha avviato un’indagine.

Inoltre, questo progetto è in palese conflitto con gli attuali strumenti urbanistici che classificano l’isola territorio rurale seminaturale boschivo e area di presidio ambientale e subordinatamente di produzione agricola.

Notevoli, poi, i dubbi sulle possibilità economiche di realizzare l’intervento senza stravolgere e caratteristiche uniche del sito.

Infatti, il masterplan non ha finanziamenti ben definiti se non quelli derivati da alienazioni future, mentre il Comune si assume l’onere di ristrutturare gli edifici che restano alla Marina militare, nonché dei relativi servizi idrici ed energetici.

Un costo che ben difficilmente può essere sostenuto senza ricorrere a capitali privati che ovviamente non potrebbero rinunciare al proprio profitto.

Pertanto, avanziamo alcune proposte concrete: la valutazione preliminare del numero massimo di presenze, la fruizione prevalentemente pedonale e garantita dal mantenimento della sentieristica, no alla cremagliera, una particolare attenzione agli aspetti ecologici rivedendo l’impostazione generale, prevedendo un presidio universitario, visite guidate, scuole ambientali, biglietto di accesso all’isola ed un coinvogimento delle associazioni ambientalische ed escursionistiche presenti nella zona con funzioni di consulenza e monitoraggio.

Infine, riteniamo che si debba procedere con la procedura ordinaria della Valutazione ambientale strategica”.