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Inter-Samp, Giampaolo: Un piacere allenare questa squadra

Giampaolo furibondo:
Giampaolo, mister della Samp

Mancano ancora 90 minuti alla fine del campionato di Serie A, ma Marco Giampaolo e la Samp possono già godersi la salvezza, indispensabile obiettivo stagionale. «Domenica scorsa ho tenuto fede a quello che avevo detto ai calciatori – ammette il tecnico -, non ho guardato le partite, per non disperdere energie. Poi mi hanno avvisato che ero in terrazza a fumare, non ero collegato live. Quando me l’hanno detto, ho riflettuto immediatamente che la salvezza era raggiunta e ho pensato a tutte quelle figure invisibili che ogni giorno lavorano dietro alle quinte per la Sampdoria: primi su tutti i miei collaboratori».

Isolamento. Il mister parla con affetto di maglia e colori: «Io vivo sempre la Sampdoria con animo positivo. Anche se in un campionato non ci sono sempre rose e fiori, io riesco ad isolarmi. Sono a mio agio in questo club e in questa città: per me non c’è mai un momento brutto quando sono con questo club. Non ho mai avuto pensieri negativi, ma avevo la consapevolezza di dover superare dei momenti difficili: anche io come ha detto Quagliarella ho fatto un po’ fatica a dormire, ma pur nelle difficoltà avevamo e abbiamo valori superiori a quelli che la classifica».

Scudetto. «La Samp giudice dello Scudetto? No – stoppa tutti l’allenatore -, il Milan lo è: perché con due risultati su tre vince il titolo. A San Siro, con l’Inter, mi aspetto una partita difficile, contro una squadra fortissima, fisica e tecnica, piena di risorse. Ci arriviamo con una buona condizione fisica. Riproporrò la squadra delle ultime settimane, ma darò a qualcuno una soddisfazione per il comportamento avuto durante la settimana. Il futuro di Quagliarella? Ha scritto una pagina di storia alla Sampdoria: ha realizzato non so quanti gol, diventando anche capocannoniere»