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Influencer genovese Alessandro Basciano arrestato per stalking

Caso Basciano: prosegue l'indagine
Sophie Codegoni e Alessandro Basciano (foto di repertorio fb)

Presunti insulti in serie, minacce di morte e aggressioni anche in pubblico e sul luogo di lavoro, a cui si aggiungevano pedinamenti e un controllo quasi ossessivo, tanto che in un solo giorno le telefonate e videochiamate sarebbero state tra le 50 e le 60.

Secondo gli inquirenti, sarebbero stati mesi da incubo per Sophie Codegoni, volto noto della Tv, che sarebbe stata perseguitata, vessata e bersagliata da violenze verbali e fisiche dall’influencer e dj Alessandro Basciano, 35enne genovese, il suo ex compagno arrestato ieri sera per stalking.

Nata sul set del Grande Fratello vip, la loro relazione era subito sfociata in una convivenza, con la proposta di matrimonio sul red carpet di Venezia e una bimba, per poi arrivare al capolinea con difficoltà e litigi che, dopo un tira e molla, è sfociata in una denuncia da parte della giovane nel dicembre 2023.

Sono stati proprio i racconti della modella 23enne con 1.2 milioni di follower sui social network, originaria di Riccione, a far partire le indagini coordinate dal pm Antonio Pansa e dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e condotte dai carabinieri di Milano.

L’inchiesta ha portato l’influencer genovese, con poco più di un milione di follower, in cella per almeno una ventina di presunti episodi di minacce e molestie pesanti per quasi un anno e mezzo.

Secondo il provvedimento della gip Anna Magelli, Sophie Codegoni, come lei stessa avrebbe raccontato, “ha iniziato a non uscire più da sola”, a evitare “ristoranti che l’indagato conosce” o frequentati dai suoi amici e anche “di cenare o intrattenersi con persone di sesso maschile eterosessuali”, a causa del costante “timore per la propria incolumità”.

Avrebbe anche cominciato “a chiedere di essere riaccompagnata a casa da qualcuno o a comunicare il momento in cui rincasa a qualche amica” o amico. Una vita ‘infernale’ per cui si è ritrovata danneggiata anche dal punto di vista lavorativo: nel tentativo di sparire dai ‘radar’ di Basciano, Sophie a un certo punto ha addirittura smesso di postare le sue immagini sui social, con tutto quanto ne consegue per una modella chiamata spesso come testimonial”.

E tutto questo per via, annota la giudice, di una presunta “condotta pervasiva, controllante e violenta” dettata da “un’ossessiva gelosia nei confronti della giovane”, che il 35enne avrebbe “voluto esclusa da qualsiasi relazione” con altri, anche “dopo la fine”, mai accettata, della loro storia sentimentale.

A riprova della “allarmante pericolosità dell’indagato”, che oggi sarà interrogato dalla gip, e di una sua “completa mancanza di capacità di autocontrollo” sono molti gli episodi contestati.

Si parte dal 26 luglio dell’anno scorso con un presunto “schiaffone al volto” della modella e influencer durante una vacanza nell’isola greca di Mykonos, fino al presunto fatto più grave, che ha portato la Procura a chiedere l’arresto e che risale alla notte tra il 13 e il 14 novembre scorso a Milano, quando Basciano avrebbe prima preso a pugni un amico della 23enne, sfondato il parabrezza della sua auto e infine chiamato l’ex compagna per dirle che sarebbe arrivato a casa sua per “ucciderla”.

Nel mezzo le discussioni e i tentativi falliti di lei di ricomporre il rapporto e la decisione, sempre di Sophie Codegoni, di trasferirsi da Roma a Milano. Ma le violenze e le “continue minacce di morte” non si sarebbero fermate.

Come riportato nel capo di imputazione, le frasi all’ordine del giorno e documentate sarebbero state “se non torni con me, ti ammazzo come un cane”, “affacciati alla finestra, le paghi tt”, “per me sei morta, mi fai schifo”.

Senza contare le presunte intimidazioni in cui il 35enne genovese si sarebbe dimostrato “disperato” e avrebbe manifestato la volontà di uccidersi e poi la scenata alla Milano fashion week. Per lei era un appuntamento di lavoro: pur non essendo invitato, il dj è piombato all’evento.