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Incontro con Mariangela Catuogno alla Biblioteca di Ischia

La Annicelli presenta la Catuogno

GENOVA. 2 APR. Grande affluenza di pubblico per la interessante conferenza, dedicata al vino nell’ antica isola verde, tenutasi presso la Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia. L’ appuntamento culturale con la studiosa di Lacco Ameno era intitolato “Dall’oinopspòntos all’eùpotonpotèrion: il consumo rituale del vino nell’ antica  Pithekoussai”. Presente anche una delegazione ligure di docenti,studiosi e giornalisti.
A presentare la giovane e brava relatrice è stata la sempre attiva e preparatissima dottoressa Lucia Annicelli. Mariangela Catuogno, che è uscita dalla scuola dell’ indimenticabile Don Pietro Monti, ha sintetizzato con maestria in un’ ora esatta le novità più importanti che riguardano le conoscenze attuali relative al vino nella zona campana ed insulare, in particolare per quando riguarda le nuove scoperte ottenute grazie alle ricerche ed ai rilievi in Archeobotanica.
“Questo incontro- ci ha detto la stessa relatrice – aveva soprattutto lo scopo di far conoscere quanto fossero importanti la viticultura ed il consumo del vino durante l’ VIII sec. a. C. a Pithekousai. E come l’ utilizzo della bevanda fosse soprattutto uno strumento utile a costruire i rapporti tra diverse comunità, come espressione di potere e di rappresentazione sociale, politica e religiosa”.
Dall’ incontro tra i coloni Greci e le popolazioni indigene della prima Età del Ferro si avviarono importanti processi di interazione culturale: “Alla base – prosegue la Catuogno- non ci fu soltanto la circolazione di manufatti, ma anche quella delle idee, di rituali complessi in cui le elite aristocratiche costruivano la propria identità attraverso nuovi codici e linguaggi, avvalendosi di nuovi contenuti. Le scoperte archeologiche relative a di Pithekousai mostrano che la produzione ceramica era proprio a servizio della diffusione e del consumo del vino durante il simposio e il rituale funerario. Ciò naturalmente presupponeva una locale produzione vitivinicola, che viene confermata dall’ insediamento di Punta Chiarito e dai ritrovamenti, avvenuti in altre aree costiere del Mediterraneo, nel corso di recenti campagne di scavo, di contenitori per il vino provenienti da Pithekousai”. In conclusione la Catuogno ha messo anche in evidenza come l’ uso del vino ad Ischia, legato al simposio, sia mutato nel tempo: “Ad un certo punto avvenne il passaggio dall’ uso del vino legato alla sfera elitaria, cerimoniale, religiosa e rituale, ad un utilizzo pubblico e quotidiano, un po’ come avviene oggi quando il vino, in pranzi e cene, rappresenta anche un modo per socializzare e festeggiare”.
CLAUDIO ALMANZI