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Inaugurato a Caprauna il Grande mosaico della civiltà materiale alpina

Un momento della inaugurazione (Foto Almanzi)

SAVONA – E’ stata Silvia Arnaud la madrina dell’inaugurazione ufficiale di uno dei Mosaici più grande d’Europa a Caprauna.

Storica dell’ Arte ed esperta in Beni Culturali, la Arnaud ha spiegato e sintetizzato anche l’importanza culturale, oltre che artistica, del manufatto realizzato dagli artisti a Caprauna (un piccolo comune in provincia di Cuneo, ma legato soprattutto al comprensorio ingauno): “ Si tratta di un’opera d’arte- ha detto la Arnaud- che non solo ci rende memoria del passato, ma che parla anche al futuro. La civiltà contadina ed alpina, lungo il mosaico, viene descritta con amore e passione. L’opera rappresenta una testimonianza, un documento della civiltà materiale che in questo modo viene trasmessa ai posteri. Per me è stato un grande onore poter essere madrina di questo evento e di aver potuto anche collaborare alla sua realizzazione avendo potuto apporre tre delle oltre quarantamila che formano quest’opera.

Invito tutti coloro che hanno passione per l’arte e per la storia della nostra civiltà di visitare questo splendido manufatto ed invito a guardarlo con attenzione: osservando tanti particolari anche microscopici per ritrovarvi la flora, la fauna, i mestieri, i luoghi e le persone che hanno lavorato per lasciarci il mondo che possiamo oggi ammirare”.

All’evento erano presenti autorità provenienti sia dal Piemonte che dalla Liguria, fra loro anche il famoso regista televisivo Antonio Ricci, i sindaci di Ormea (Giorgio Ferrari) di Albenga (Riccardo Tomatis) di Caprauna (Giuseppe Ruaro) e di altri comuni limitrofi delle vicine Valli piemontesi e liguri, oltre agli sponsor, giornalisti, galleristi, collezionisti, critici d’arte, vip ed appassionati d’arte.

“Si è trattato- ci ha spiegato il noto esperto d’arte, collezionista e scrittore Armando D’Amaro- di un evento molto importante. Il mosaico, realizzato in quattordici mesi di lavoro dagli artisti Sergio Giusto e Lorenzo Rossi, con la collaborazione e l’aiuto di una squadra di validi ed affiatati collaboratori – è un manufatto di grandi dimensioni, pare il più grande d’Europa. Lungo 27 metri ed alto tre è stato realizzato utilizzando più di 40 mila tessere di trentuno colori differenti. Un’opera colossale che è già molto nota in tutta la Liguria e nel Basso Piemonte ed è già diventata meta di appassionati d’arte e turisti provenienti da ogni dove. Nato dalla necessità di rendere meno impattante allo sguardo, cioè abbellire, un lungo muro di cemento, il mosaico è diventato una vera e propria opera d’arte che è già stata segnalata da importanti critici e personaggi del mondo dell’arte. Per questo motivo invito tutti coloro che amano il bello a venire a vedere da vicino questa stupenda opera”.

Sergio Giusto in questa impresa impegnativa oltre ai suoi due validi collaboratori, Lorenzo Rossi e Mario Calcagno, ha potuto contare su un bel gruppo di artisti ed amici che lo hanno aiutato nella realizzazione del grande mosaico, dedicato alla civiltà contadina. Questo l’elenco di coloro che hanno collaborato: Alessandro Spampinato, Beppe Ruaro, Gianni Gamba, Simone Terravecchia, France Parent Gamba, Paola Iacovino, Matilde Barroero, Luca Immordino, Rebecca Cardi, Sergio Rolando, Paolo Ferraris , Giovanni Ruaro ed Albertina Strazzi.

Il progetto è stato ideato da Giusto, Rossi e dal Comune di Caprauna e realizzato con il sostegno e la collaborazione della Pro Loco di Caprauna, di Mapei, Ceramiche Sassuolmare, Impresa Luca Michelis, Locanda e Formaggeria  Rolando Marco e dell’associazione culturale e goliardica ingauna Fieui di Caruggi.

Artista versatile e maestro del colore, Giusto è molto apprezzato anche da galleristi e

collezionisti ed ha al suo attivo un gran numero di personali e collettive di rilievo. Presente in decine collezioni private prestigiose, Giusto ha ottenuto notevoli successi nella Fiere di Padova, Cremona, Verona, Forlì e Zurigo ed alla Biennale di Firenze.

L’ artista ha lavorato incessantemente alla ricerca di un, ora raggiunto e maturo, equilibrio tra forma e colore che lo colloca davvero fra i più validi artisti liguri-lombardi della generazione di mezzo. Attualmente la galleria d’arte principale di riferimento per l’artista è quella milanese PassepARTout Unconventional di Elena Ferrari. Lorenzo Rossi è un valido docente di Arte e Disegno.

Diplomatosi nel 1974 al Liceo Artistico di Savona ha frequentato l’ Accademia di Belle Arti di Firenze dove si è Laureato nel 1978 in Pittura. Più tardi si è anche diplomato, sempre a Firenze, in Grafica Pubblicitaria all’Istituto Statale d’Arte.

Mentre insegnava nelle scuole statali ha contribuito e sostenuto la nascita di vari gruppi ed associazioni artistiche nel comprensorio ingauno e nel 1985 anche all’apertura dell’Istituto Statale d’ Arte di Imperia dove ha poi insegnato materie artistiche per oltre trent’anni. Dal 2015 insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico G. Bruno di Albenga. CLAUDIO ALMANZI