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Immunità per vertici Arcelor Mittal: dov’e la sinistra che difendeva i lavoratori?

Assessore regionale leghista Andrea Benveduti (foto di repertorio)

“Dov’è la sinistra che difendeva i lavoratori? Pur di sopravvivere, il Pd e i suoi compari demoliscono la storia e il patrimonio industriale del Paese, dimostrandosi sempre più subalterni ai 5 Stelle. Con il voto della scorsa notte in Senato, che sopprime l’immunità per Arcelor Mittal, l’Italia viola un patto industriale e rischia di far fuggire l’unico investitore in grado di sanare e rilanciare Ilva”.

È il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti in merito all’approvazione dell’emendamento sulla soppressione dello scudo penale per i vertici dell’Arcelor Mittal dell’ex Ilva.

“Ci siamo sempre opposti – ha aggiunto Benveduti – al tentativo di togliere l’immunità alla dirigenza ex Ilva per non bloccare il risanamento ambientale, su cui Arcelor Mittal ha intrapreso un percorso in accordo con l’allora ministro Di Maio.

La chiusura dell’altoforno di Taranto, con lo stop dell’ambientalizzazione dell’area, avrebbe ripercussioni anche sugli stabilimenti di Novi Ligure e Genova, su cui ricordiamo resta ancora in piedi l’accordo di programma del 2005.

Impensabile non rispettare tale accordo.

Irresponsabilità, incapacità o altro? Sicuramente in altre nazioni si brinda a questa decisione, che completerà il percorso di de-industrializzazione avviato da lorsignori già da molti anni.

Che tutta la parte sana del Paese, lavoratori, imprese e sindacati, prenda ora fermamente posizione contro questo scempio”.