Home Politica Politica Italia

Gronda bloccata: altro no di Pd e M5S a mozione Lega per realizzare subito l’opera

Parlamento, Camera dei Deputati (foto d'archivio)

“Neo ministro del Mit Paola De Micheli (Pd) snobba Genova e in aula non si presenta nemmeno. Il Pd, pensando solo alle poltrone, si piega al M5S e per realizzare la Gronda di Genova prende altro tempo.

Stamane in Parlamento la maggioranza giallorossa ha bocciato la mozione con cui la Lega (in primis il deputato genovese Edoardo Rixi) aveva semplicemente chiesto al Governo di impegnarsi ad assumere opportune iniziative per procedere, nel più breve tempo possibile, allo sblocco dell’iter di approvazione del progetto esecutivo e all’inizio dei lavori della Gronda.

Una vergogna e un ulteriore schiaffo al capoluogo ligure, già colpito dal tragico crollo del Ponte Morandi”.

Lo ha riferito il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).

Gronda bloccata un’altra volta, Toti: Pd responsabile ancora prima dei grillini

“Se il M5S boicotta da sempre questa opera importante e strategica per il nostro territorio – ha aggiunto Senarega – il Pd in realtà è da anni che ostacola la sua realizzazione per mere logiche politiche a danno dei liguri e degli italiani. E ora si è di nuovo piegato ai nuovi alleati.

Ringrazio, invece, l’onorevole Rixi e gli altri parlamentari leghisti perché ogni giorno lavorano per promuovere lo sviluppo e quindi realizzare le infrastrutture del Paese, mettendo all’angolo il ‘Governo del non fare’.

In particolare, per quanto riguarda la Gronda di Genova la sinistra giallorossa non ha più scuse perché, dopo anni di confronti sul territorio e pratiche burocratiche, da tempo non risultano più intoppi. Ormai è tutto pronto.

Infatti, per avviare i lavori della Gronda basta solo la firma del nuovo ministro Pd. Ogni altro discorso è inutile perché, in sostanza, si tratta di ipocrisie e pretesti inaccettabili.

Il Partito democratico, che a parole dice di schierarsi a favore della Gronda, oggi ha dimostrato per l’ennesima volta di non mantenere le promesse fatte al popolo degli elettori.

Non si può rimandare ancora la realizzazione di questa opera infrastrutturale,  indispensabile per lo sviluppo della Liguria e dell’intero Paese”.