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Genova, al Teatro Modena lo spettacolo Tintarella di Luna

Genova, al Teatro Modena lo spettacolo Tintarella di Luna

Dal 14 al 25 ottobre 2020 al Teatro Gustavo Modena di Genova la prima nazionale dello spettacolo “Tintarella di luna”, regia e drammaturgia Giorgio Gallione.

Liberamente tratto da Italo Calvino, con Cristiano Dessì, Rosanna Naddeo, Andrea Nicolini e i danzatori Luca Alberti, Diletta Brancatelli, Giuseppe Insalaco, Angelica Mattiazzi, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

musiche Paolo Silvestri

coreografia Giovanni Di Cicco

luci Aldo Mantovani

scene Marcello Chiarenza

costumi Francesca Marsella

produzione Teatro Nazionale di Genova

in collaborazione con DEOS

Un viaggio nell’universo di Italo Calvino – da Le Cosmicomiche a Le città invisibili – per uno spettacolo sospeso tra danza, favola, arte e fantascienza.

Con Tintarella di luna, nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova che debutta al Teatro Gustavo Modena dal 14 al 25 ottobre, Giorgio Gallione torna a esplorare il mondo complesso e visionario, ironico e anticonvenzionale di un autore amatissimo, alla cui opera si è ispirato più volte sin dagli esordi registici.

“Giorgio Gallione porta all’interno del Teatro Nazionale di Genova una grande eredità artistica. La produzione di Tintarella di luna, che in origine avrebbe dovuto debuttare lo scorso aprile, era stata bloccata sul nascere dall’emergenza coronavirus: il lockdown è arrivato quando le prove erano appena iniziate” racconta Davide Livermore, Direttore del Teatro Nazionale di Genova. «Essere riusciti a produrre lo spettacolo adesso, nonostante tutte le difficoltà, ci rende particolarmente felici. È un segnale importante della vitalità e della capacità di reazione di questo teatro e di tutta la città».

Interpretato dagli attori Cristiano Dessì, Rosanna Naddeo, Andrea Nicolini e dai danzatori del gruppo DEOS Luca Alberti, Diletta Brancatelli, Giuseppe Insalaco, Angelica Mattiazzi, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria, Tintarella di luna è un lavoro corale, con le coreografie di Giovanni Di Cicco e le musiche di Paolo Silvestri strettamente legate all’impianto drammaturgico.

Nello spettacolo il protagonista delle Cosmicomiche Qfwfq – creatura in perenne metamorfosi che attraversa svariate dimensioni spazio-temporali – affianca lo stesso Calvino, come una sorta di alter ego. Insieme i due evocano storie divertenti e sognanti, che prendono corpo tra danze, canzoni e una miriade di citazioni, dal cinema anni Quaranta a Borges, da Marilyn Monroe a Braccio di ferro. L’atmosfera surreale è ben evocata dalle scenografie di Marcello Chiarenza, i costumi di Francesca Marsella e le luci di Aldo Mantovani. Interpreti e spettatori vengono catapultati su pianeti bizzarri dove si cammina su fazzoletti di nuvole, ci si culla in primavere di quarzo, ci si tuffa in un musical scatenato, in un gioco continuo dove la fantasia e l’ironia sono le uniche regole certe.

«Italo Calvino è stato il mio nume tutelare per anni, ho sempre cercato di trasporre in teatro le sue riflessioni sulla letteratura, penso in particolar modo al suo elogio della leggerezza intesa come “reazione al peso di esistere», afferma Giorgio Gallione. «La sua prosa è una delle più limpide ed evocative della sua generazione, le sue pagine sono un terreno fertile per cercare, anche in palcoscenico, un linguaggio e uno stile che si interroghi profondamente sui meccanismi del narrare, sia etici che artistici, sia civili che poetici. Tintarella di luna spinge su un doppio pedale, mostrando sia la parte nobilmente comica che quella epica e cosmica di Italo Calvino».

Tintarella di luna è in scena al Teatro Gustavo Modena (Piazza Modena 3, Genova) da mercoledì 14 a domenica 25 ottobre, martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo. Saranno messe in atto tutte le precauzioni previste dai protocolli per il contenimento del coronavirus (misurazione della febbre, disinfezione delle mani, posti distanziati, obbligo di mascherina anche in sala). Info e biglietti su www.teatronazionalegenova.it.

Come per Elena – lo spettacolo diretto da Davide Livermore che ha inaugurato la stagione – il 13 ottobre è prevista un’anteprima di Tintarella di luna, che il Teatro Nazionale di Genova offre ad alcune categorie di lavoratori in segno di ringraziamento per il prezioso lavoro svolto durante l’emergenza Covid19.

Infine, il regista Giorgio Gallione, il coreografo Giovanni Di Cicco e gli attori dello spettacolo saranno protagonisti di un incontro, condotto da Paolo Borio, venerdì 16 ottobre alle ore 17.30 nel Foyer del Teatro Gustavo Modena. L’appuntamento è il primo di un nuovo ciclo a cura degli Amici del Teatro Nazionale di Genova, intitolato L’ora del tè. L’ingresso è libero ma è consigliata la prenotazione (per potere rispettare le distanze di sicurezza, il Foyer del Teatro non potrà accogliere più di 50 persone). Per partecipare all’incontro basterà scrivere una mail a biglietteria@teatronazionalegenova.it oppure chiamare il numero 010 5342 400.

Giorgio Gallione e Italo Calvino

Nel corso della sua avventura con il Teatro dell’Archivolto, di cui è stato fondatore e direttore per oltre trent’anni, Giorgio Gallione ha realizzato diversi spettacoli liberamente ispirati alle opere di Italo Calvino. Il primo è stato Blue Moon (1986), spettacolo dedicato al pubblico dei ragazzi in cui esplorava il materiale fiabesco dello scrittore. Pochi anni dopo Angeli e soli (1989), ispirato a Le Cosmicomiche e interpretato da Marcello Cesena, Maurizio Crozza, Ugo Dighero, Mauro Pirovano, Carla Signoris, Gabriella Picciau, Giorgio Scaramuzzino, raccoglie un grandissimo successo di pubblico (Biglietto d’oro dell’Agis nel 1991). Nel 1996 Il mare in un imbuto, ispirato a Ultimo viene il corvo e Il sentiero dei nidi di ragno, racconta i temi della giovinezza di Calvino, la guerra, la resistenza, il legame con la Liguria e in particolare Sanremo, dove visse con i genitori per vent’anni.  Le città invisibili e Le Cosmicomiche erano invece al centro di Cosmica luna (2005), interpretato da Eugenio Allegri, Rosanna Naddeo, Giorgio Scaramuzzino e i danzatori Giorgio Rossi e Ivana Petito.