Home Sport

Genoa-Torino rinviata, ma il caos totale rimane e questo calcio non è più credibile

Genoa – Torino rinviata. La notizie è delle 14.28 di oggi.

Un caso che ha riguardato il Genoa, ma potrebbe in futuro riguardare Inter, Milan, Sampdoria o Roma. A caso.

Il fatto è che il Grifone, dopo i 15 casi di positività al Covi-1, non si è allenato lunedì, martedì e mercoledì, neppure con i 13 giocatori rimasti in rosa.

Si doveva allenare oggi giovedì, ma in mattinata la ASL lo ha vietato per problemi di panificazione, e quindi nuovamente tutti a casa.

Mentre scriviamo, sono le 14.15, ed i giocatori del Genoa stanno tornando in questi minuti in auto al centro sportivo di Pegli per sottoporsi al nuovo giro di tamponi.

Se l’esitavo sarà ok, la stessa ASL deciderà se dare il via libera per l’allenamento pomeridiano.

Intanto, l’attesa comunicazione della Lega: ore 14.28, Genoa-Torino è stata rinviata a data da destinarsi.

La decisione era difficile da prendere, perché in Italia, dove non si è deliberato nulla per questo caso (cosa invece fatta in Germania, Francia ed Inghilterra) occorre attenersi quindi al protocollo UEFA fatto in aprile appositamente per il Corona Virus.

Che recita testualmente: “Se una squadra ha almeno 13 effettivi della squadra titolare, compreso un portiere, è obbligata a giocare. Se i giocatori fossero meno di 13, il club potrebbe aggiungere calciatori che non erano stati inizialmente inclusi nella lista e se non si riuscisse a raggiungere un minimo di 13 elementi e in contemporanea non ci fossero i tempi tecnici per rinviare la gara, il club in questione perderebbe 3-0 a tavolino”.

E tale decisione sarebbe veramente ridicola: ma come, si vieta (giustamente) ad una squadra di allenarsi, e poi gli si infligge la sconfitta a tavolino? Follia.

Nel caso specifico, il Genoa di giocatori in regola ne ha 15, con un portiere, il terzo, il giovane Zima. Quindi secondo l’UEFA poteva giocare sabato con il Torino.

Prima della decisione della Lega, buon profeta, era intervenuto sull’argomento il dott. Gianni Nanni, Membro Effettivo della commissione medica della FIGC, che aveva spiegato: “Quanto accaduto non ce l’aspettavamo. Il protocollo è a maglie molto strette, è successo qualcosa che ha messo a repentaglio la sicurezza di quest’ultimo. Conosco molto bene lo staff medico del Genoa, sono persone eccezionali, estremamente attente. Bisogna capire dov’è avvenuta la falla e capire come evitare possa accadere nuovamente. Genoa-Torino? Credo che la partita possa essere rinviata, entrambe non hanno impegni europei quindi si riesce a collocare il recupero. La quarantena resta di 14 giorni, quindi devono aspettare due settimane: tutto è in carico all’ASL 3 di Genova”.

Quindi il dott. Nanni è stato profeta.

Il Genoa ha agito secondo i protocolli regolamentari.

Una decisione, quella che ha preso in questi minuti la Lega, importante.

Importante anche perché da credibilità al mondo del calcio, che ne ha tanto bisogno.

Ma la domanda resta: Chi comanda? La Sanità, il bene pubblico, oppure il dio denaro governato da pochi, ma potenti?

Lo sapremo presto. Intanto Genoa-Torino non si giocherà.

E va bene cosi. Per l’incolumità e la salute di tanti. Se non di tutti.

Franco Ricciardi