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Domani s’inizia ancoraggio impalcato alle 18 pile: ecco i lavori spiegati bene

Ponte di Genova (foto di repertorio)

Domani nel cantiere del Ponte di Genova s’iniziano i lavori di ancoraggio dell’impalcato alle 18 pile.

Si tratta di una delle fasi più delicate della realizzazione del viadotto autostradale sul Polcevera, che capovolgerà il modus operandi degli ingegneri di Fincantieri Infrastructure e di Webuild (Salini Impregilo).

“Il ponte è soggetto a dilatazione – ha spiegato all’agenzia Ansa Siro Dal Zotto, ingegnere di Fincantieri Infrastructure – dovute all’escursione termica che si verifica tra estate e inverno ma anche tra giorno e notte, ma il ponte è tutto d’un pezzo.

Quindi dovremo prima ‘centrarlo’ sulla Pila 10, cioè a metà del tracciato, perché le dilatazioni dell’acciaio si concentrino sulle spalle di destra e sinistra.

Poi dovremo far scendere l’impalcato sulle pile con movimenti guidati, toglieremo gli appoggi provvisori con molta delicatezza per non danneggiare gli appoggi definitivi. L’appoggio in posizione sarà millimetrico”.

Le operazioni cominceranno partendo da Ponente e proseguiranno fino a Levante.

Il sollevamento di pochi millimetri “verrà eseguito con martinetti idraulici: una volta distaccato l’impalcato verranno tolti gli spessori e per compensare la differenza sotto l’appoggio verrà utilizzata una malta particolare”.

“L’impalcato – hanno aggiunto gli ingegneri di Webuild Francesco Poma e Umberto Russo – verrà calato sugli appoggi definitivi, i ‘friction pendulum’, che consentiranno proprio il ‘respiro’ del nuovo ponte, ossia lo scorrimento dovuto alla dilatazione termica e al tempo stesso attenueranno le oscillazioni in caso di sisma, per diminuire le azioni sulle pile.

Una volta ‘calato’ l’impalcato (si tratta di 24-25,5 centimetri) si passa all’inghisaggio, ovvero alla cementazione degli appoggi definitivi tra pila e impalcato con l’inserimento di una malta specifica molto fluida e altamente performante che dovrà essere versata attraverso interstizi di dimensioni molto ridotte.

Successivamente, si passa dalla visione macroscopica che guardano tutti a una condizione di lavoro microscopica per puntare l’attenzione su una specializzazione più alta. In pratica, bisogna resettare tutto e focalizzare i lavori su parametri diversi”.

Entro maggio anche questa delicata fase dovrà essere finita. Poi, si partirà con la soletta e quindi l’inaugurazione del Ponte di Genova, al momento prevista entro la fine di luglio.