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Domani in Cattedrale ad Albenga i funerali di Don Beorchia

Fu Parroco ad Alassio, Bastia, Solva e Castelbianco. Insegnante di religione nelle scuole medie di Alassio e Laigueglia. Oggi alle 18 a Cisano sul Neva sarà recitato il Rosario.

Don Alessandro Beorchia (Foto Silvio Fasano)

Albenga. Saranno celebrate domani pomeriggio, alle ore 15, in Cattedrale le esequie di Don Alessandro Beorchia un sacerdote molto amato e conosciuto in tutto il comprensorio ingauno.
Don Alessandro è mancato, a 91 anni, all’ Ospedale di Santa Corona a Pietra Ligure.
Il Rosario sarà celebrato questo pomeriggio, alle ore 18, nella Chiesa di Santa Maria Maddalena a Cisano sul Neva.

Dalle grandi doti umane, era benvoluto dalle numerose generazioni di fedeli e parrocchiani che nei tanti anni di sacerdozio ha seguito. La sua dipartita è stata annunciata dalla Curia Vescovile che lo ha definito “umile servitore del Signore fino alla fine dei suoi giorni”.

Nato a Cisano sul Neva nel 1929, il padre faceva il “carradore” (costruttore di carretti). Venne educato nell’onestà e nell’ altruismo, doti che gli servirono da volano per abbracciare il sacerdozio. Ordinato presbitero il 29 giugno 1954, iniziò la sua vita ecclesiastica come “parroco di campagna”: era in questo modo che amava tanto definirsi. Gli venne affidata la parrocchia di Solva ad Alassio dove lasciò un grande ricordo sino agli anni Novanta. Ha celebrato le nozze di tanti alassini e di tanti connazionali che avevano scelto la città del Muretto per convolare a nozze, oltre ad un gran numero di coppie straniere, innamorate della chiesetta di Santa Croce che faceva parte della sua parrocchia, quella di Solva. Ha insegnato anche per molti anni Religione nelle Scuole Medie di Alassio e Laigueglia.

A malincuore lasciò Alassio e venne destinato alla parrocchia di Ortovero, successivamente è stato parroco di Bastia. Arrivata la pensione, non ne volle sapere di tornare a trascorrere in solitudine la vecchiaia al suo paese natìo.
Preferì invece rimanere tra i suoi fedeli e per diversi anni svolse un ruolo da vero e proprio “jolly”, sostituendo quando richiesto, i parroci della parrocchia di San Vincenzo e di Sant’Ambrogio e collaborando attivamente con i Salesiani di Alassio, nel cui istituto aveva trovato ospitale dimora. Era davvero un grande sacerdote, sempre presente e disponibile con chiunque.
CLAUDIO ALMANZI