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Disagi e barriere fonoassorbenti in autostrada, Rossetti attacca giunta Toti

L'autostrada A10 all'altezza dell'uscita di Pegli (foto d'archivio)

“La giunta Toti non dà soluzioni per gli indennizzi ai cittadini e per il cronoprogramma dei lavori previsto da Autostrade per il riposizionamento delle barriere fonoassorbenti.

Con una motivazione inaccettabile l’assessore regionale Raul Giampedrone dice ‘no’ alla valutazione di attivazione del tavolo del Pris, ritenendolo una misura inutile per imporre ad autostrade di risarcire i cittadini e dicendo che invece serve una norma dello Stato per risolvere il problema.

Con il Pris invece si aprirebbe la valutazione di una misura concertativa, che permetterebbe di chiedere ad autostrade, come è giusto, di risarcire i cittadini e sarebbe un segnale di attenzione.

Se poi Regione Liguria ritiene che serva una norma del Governo per ottenere questo, presenti un ordine del giorno in aula e noi lo voteremo.

È condivisibile che la norma Pris per essere utilizzata ha bisogno di modifiche,  abbiamo però registrato l’indisponibilità della maggioranza a votarla.

Siamo convinti che Regione Liguria ha la responsabilità di attivare ogni misura possibile per migliorare le condizioni di vita dei cittadini liguri, ma non lo fa”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale del Partito democratico Pippo Rossetti dopo la discussione in aula del suo ordine del giorno sui Programmi regionali di intervento strategico (Pris) e rimozione barriere fonoassorbenti.

“Da quando, dopo la tragedia del Ponte Morandi – ha aggiunto Rossetti – sono state rimosse tutte le barriere fonoassorbenti autostradali moltissimi liguri sono costretti a vivere come in una piazzola di sosta ai bordi dell’autostrada: rumori costanti, anche di notte e con le finestre chiuse, polveri sottili, inquinamento acustico e ambientale, certificato in modo costante da Arpal. Costretti a prendere psicofarmaci per riposare senza vedere soluzioni all’orizzonte.

La data di inizio lavori in alcune tratte prevista da Autostrade è nel 2028. E ciò suona come una beffa: aspettare dieci anni, dal 2018 al 2028, per iniziare a mettere le barriere fonoassorbenti non è accettabile. Bisogna ridare una speranza di giustizia a tutti coloro che soffrono da anni.

Chiederò una commissione consiliare urgente perché Regione Liguria non si può defilare in questo modo ed è chiamata a dare risposte e a trovare il modo di occuparsi dei cittadini liguri. E penso anche che Regione Liguria debba pretendere da autostrade un cronoprogramma che anticipi le scadenze date finora, un cronoprogramma che non può prevedere l’inizio dei lavori nel 2028”.