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Controlli congiunti della Questura, Ispettorato, Inps e Asl nell’imperiese

La questura di Imperia

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha avviato un processo di rilancio e riorganizzazione del settore della polizia amministrativa, inteso non solo come strumento per innalzare il livello di efficacia dell’azione di prevenzione generale dei reati, ma anche come “sensore” destinato ad acquisire una consapevolezza anticipata delle possibili evoluzioni dei fenomeni della delinquenza comune ed organizzata, nonché delle manifestazioni della devianza suscettibili di ingenerare, in futuro, turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In questa prospettiva, il nuovo modello della polizia amministrativa che, in termini più aderenti al disegno costituzionale, verrà definita di sicurezza, comporta l’intensificazione dei controlli, oltre che in fase statica, al momento del rilascio delle licenze, in fase dinamica per la verifica sulle modalità di esercizio delle attività autorizzate, con particolare attenzione ai settori economici sottoposti a legislazione di polizia.

In tale ottica è stata implementata l’attività di verifica espletata, nell’intero territorio della provincia di Imperia, dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura e dagli omologhi settori dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Sanremo e Ventimiglia, e rivolta ad accertare il rispetto della normativa in tema di rilascio di licenze e autorizzazioni e l’adempimento delle prescrizioni con le stesse impartite.

In particolare sono proseguiti i controlli congiunti con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, l’INPS e l’ASL, intrapresi nel giugno scorso, e fortemente voluta dal Questore dottor Cesare Capocasa.

Grazie alla perfetta sinergia venutasi a creare tra gli enti interessati, estremamente proficuo è il bilancio dell’attività effettuata dall’inizio dell’anno ad oggi.

Sono state sottoposte a verifica le varie tipologie di esercizi commerciali, quali bar, ristoranti, alberghi, circoli privati, sale giochi, istituti di vigilanza privata per i profili di competenza dei vari attori  istituzionali.

Si evidenzia che il Comune di Sanremo ha adottato due provvedimenti di chiusura di esercizi, sottoposti ad autorizzazioni di polizia, a seguito delle segnalazioni di irregolarità riscontrate nel corso dei controlli congiunti.

In particolare è stata disposta la chiusura dell’attività nei locali di un circolo privato, in cui è stato accertato che veniva consentito a personale non socio di usufruire di vari servizi, tra cui la somministrazione di alimenti e bevande, svolta nei confronti di un pubblico indifferenziato senza tesseramento, e quindi in forma imprenditoriale, in assenza della necessaria autorizzazione.

E’ stata, altresì, disposta la chiusura dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti di un bar, in cui erano state accertate, da parte dell’ASL, non conformità alla normativa vigente dei locali, e il cui titolare è risultato inottemperante al provvedimento di sospensione dell’esercizio, precedentemente adottato dal Comune, stante la mancanza  della conformazione richiesta.

Nel corso dei controlli congiunti, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 2 titolari di esercizi pubblici per la mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti e sono in corso le contestazioni per illeciti amministrativi connessi alla mancata esposizione della licenza, all’assenza del cartello indicante gli orari di apertura e di chiusura.

E’ stata accertata la mancata esposizione delle tabelle alcolemiche e l’assenza degli apparecchi per la rilevazione del tasso alcolemico da parte degli avventori in un bar che effettua la somministrazione di alimenti e bevande con orario protratto oltre le ore 24,00.

Nell’ambito della capillare attività di controllo delle sale giochi, è stata contestata la violazione amministrativa di euro 6.666,67 per la presenza di un minore all’interno di un esercizio.

E’ stato denunciato all’Autorità Giudiziaria il titolare di un internet point per esercizio abusivo delle scommesse.

Le accurate verifiche effettuate dal personale dell’Ispettorato del Lavoro e dell’INPS, per il contrasto dei fenomeni di lavoro nero ed evasione contributiva, hanno consentito di riscontrare irregolarità in diverse aziende controllate.

In particolare:

11 lavoratori sono risultati “in nero”, non essendo stata fatta comunicazione di assunzione agli enti preposti e per 12  sono state riscontrate violazioni relative alla disciplina del rapporto di lavoro;

2 appalti sono risultati non genuini;

sono state contestate violazioni amministrative per 16 posizioni relative alla durata massima dell’orario di lavoro, al disconoscimento di rapporti di lavoro autonomo e a infedeli registrazioni sul libro unico del lavoro;

sono state accertate retribuzioni non assoggettate a contribuzione per oltre 67.000 euro di contributi e 20.000 euro di sanzioni civili;

sono state effettuate 22 contestazioni e relative notizie di reato per violazioni inerenti la normativa sulla tutela della maternità o per l’illecita installazione di impianti di videosorveglianza.

Estremamente approfonditi sono stati i controlli posti in essere dal personale dell’ASL delle strutture Igiene e Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, finalizzati sia alla tutela della salute degli avventori sia alla verifica delle condizioni igieniche dei locali.

A seguito delle verifiche sono state riscontrate violazioni amministrative per carenza di condizioni igieniche e sono state impartite prescrizioni per l’adeguamento alla normativa vigente per 4 attività.

L’attività proseguirà, a livello provinciale, in modo costante, con particolare attenzione, per il prossimo periodo estivo, alle attività  di maggiore interesse turistico.