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Comune di Genova apre tavolo per salvare Technisub

Erogatore leggendario di Technisub (foto di repertorio fb)

Un tavolo di confronto con la parte datoriale, Confindustria e i lavoratori per trovare soluzioni sul futuro dei 48 lavoratori di Technisub e salvaguardare il knowhow aziendale, storico e leggendario marchio con sede a Genova.

È quanto emerso durante l’incontro di ieri a Palazzo Tursi tra l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico Mario Mascia, insieme al presidente del Municipio IV Valbisagno Maurizio Uremassi, che hanno ricevuto i lavoratori e i rappresentanti sindacali della storica azienda genovese, produttrice di materiali per il nuoto e il diving.

“L’azienda -ha spiegato l’assessore Mascia – è sana, ai lavoratori è stato richiesto anche uno sforzo da qui a fine anno per ulteriori carichi di lavoro. In questi termini, quindi, auspichiamo che ci si possa sedere attorno a un tavolo e trovare soluzioni a mente fredda. Perché non è accettabile che si chiuda un marchio storico senza valutare le ricadute per i dipendenti, le loro famiglie e il territorio dove l’azienda opera da oltre mezzo secolo.

Il sindaco Bucci mi ha delegato ad affrontare con la massima urgenza la situazione. Siamo bene consapevoli che questa vertenza debba essere affrontata nella sua globalità con l’impegno da parte di tutte le parti in causa a salvaguardia di un’eccellenza della nostra città”.

Technisub produce maschere, pinne e attrezzatura subacquea dagli anni Sessanta ed è riconosciuto per la sua attenzione all’ambiente nelle fasi di produzione industriale. Il sito produttivo di Genova Struppa occupa 45 dipendenti. L’azienda, in mano alla francese Aqualung, ha però annunciato la chiusura della fabbrica entro marzo 2025 per spostare la produzione in Gran Bretagna.

Nel corso dell’incontro di ieri sono emerse posizioni inconciliabili tra il sindacato e l’azienda.

Per la Uilm “è inaccettabile che un’altra azienda che ha radici profonde sul territorio decida di lasciare al suo destino 48 famiglie che resteranno senza lavoro e senza salario”.

“Durante il presidio di ieri sotto la sede di Confindustria e in concomitanza con lo sciopero di 8 ore, le lavoratrici e i lavoratori della Technisub hanno dato prova di grande dignità e forza” ha dichiarato Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom Cgil Genova, a seguito della manifestazione contro la chiusura della storica azienda genovese.