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Comune di Genova a Governo: mafiosi scarcerati tornino in cella e quelli detenuti ci restino

Lorella Fontana, Capogruppo in Consiglio Comunale della Lega, ritiene indispensabile riforma carceraria.

Il consiglio comunale di Genova oggi ha approvato un ordine del giorno della Lega che impegna il sindaco Marco Bucci e la giunta ad attivarsi presso il Governo “affinchè i condannati e coloro che sono in attesa di giudizio per reati di stampo mafioso restino in carcere garantendo, presso le strutture carcerarie, le misure idonee a salvaguardia della loro salute, vista l’emergenza Covid-19” e “che alle persone scarcerate grazie ai provvedimenti temporanei a causa dell’emergenza Covid-19 vengano immediatamente sospese tali concessioni”.

Il documento è stato approvato con 24 voti a favore della maggioranza e 17 presenti non votanti dell’opposizione: Pd, Lista Crivello, Italia viva, M5S, Chiamami Genova, Ubaldo Santi (gruppo Misto).

“A causa – ha spiegato la capogruppo leghista Lorella Fontana – della sconsiderata gestione governativa, nelle carceri italiani il numero dei detenuti che hanno richiesto e ottenuto la misura degli arresti domiciliari è particolarmente elevata.

In particolare, l’eventuale scarcerazione di boss mafiosi sottoposti al regime di cui all’articolo 41 bis, detenuti definitivi e detenuti in attesa di primo giudizio, imputati, appellanti e ricorrenti, anche se temporanea, andrebbe a vanificare l’attività di contrasto alla mafia intrapresa con coraggio e impegno dalle Forze dell’ordine e sarebbe un ulteriore oltraggio alle famiglie delle vittime di reati di mafia.

Ringraziamo i colleghi di FdI per avere sottoscritto il documento e la maggioranza che ha votato a favore di questa richiesta.

Dispiace che, invece, la minoranza abbia deciso di non votare questo documento, non prendendo le distanze dalle scelte di questo Governo, pericolose per la tutela dell’ordine sociale.

Si tratta di una sconsiderata e superficiale gestione della situazione a opera del ministro della Giustizia, costituente un affronto a magistrati e Forze dell’ordine che giornalmente dirigono la lotta alle mafie”.