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Commercio3.0 porta le chiavi delle pmi in Regione

Commercio3.0 porta le chiavi delle pmi in Regione

Piccole e medie imprese liguri in piazza contro il Governo Conte

In seguito alle recenti proteste delle piccole medie imprese genovesi sulle difficoltà della ripartenza a causa dell’emergenza Covid-19, continua la disapprovazione dei commercianti che stamane hanno manifestato il dissenso contro il Governo Conte in piazza De Ferrari, piazzandosi davanti al Palazzo della Regione Liguria.

Facendo seguito alla pacata protesta cominciata con la consegna, da parte di più di 200 commercianti, delle chiavi delle loro attività, oggi alcuni titolari di aziende genovesi e liguri hanno deciso di manifestare di nuovo.

L’associazione Commercio 3.0 ha richiesto un incontro al governatore Giovanni Toti per la consegna simbolica delle stesse chiavi anche a lui e per avanzare le richieste indispensabili per poter pensare di far ripartire l’economia delle piccole e medie imprese.

L’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti ha ricordato ai commercianti di essere d’accordo con loro e che, a tale proposito, Regione Liguria ha già inviato comunicazioni al Governo per sostenere le imprese sul territorio.

Tuttavia, le azioni intraprese da Regione Liguria non hanno soddisfatto l’associazione Commercio 3.0, che in sintesi ha chiesto un maggiore sforzo per andare incontro alle loro esigenze.

In sostanza, le piccole e medie imprese chiedono liquidità immediata, dopo tre mesi di fatturato nullo, spiegando che non sono sufficienti pochi spiccioli.

Inoltre, sono necessari fondi per poter pagare gli affitti, le merci, gli interventi di sanificazione, che non si possono pagare con crediti d’imposta.

Anche le banche, hanno riferito, non si sono dimostrate collaborative, negando di fatto l’accesso ai finanziamenti ai soggetti non perfettamente in regola che sono proprio quelli che andrebbero aiutati.

In particolare, l’associazione Commercio 3.0 ha chiesto i seguenti interventi concreti, che finora il Governo italiano, a differenza di quelli di altri Paesi occidentali colpiti dall’emergenza coronavirus, non ha ancora messo in atto.

1. Contributi a fondo perduto di entità adeguata (copertura affitti, merce, spese) 2. Condono tombale per tutte le posizioni ex equitalia sino al 2018, comprese le società con fatturati sino a 300.000 euro.

3. Regole certe chiare e scritte sulle procedure da adottare per le sanificazioni e l’apertura degli esercizi commerciali

4. Tassazione flat per tutti al 30%

5. Adeguamento delle regole per e-commerce che devono essere del tutto simili a quelle per il commercio tradizionali

6. Semplificazioni rapporto utente/banca

7. Snellimento burocratico.