Home Spettacolo Spettacolo Italia

Claudio Maioli, manager di Ligabue, si ritira: gli emozionanti addii

Claudio Maioli, manager di Ligabue, si ritira: gli emozionanti addii
Claudio Maioli e Luciano Ligabue all'Arena di Verona nel 2009

Dopo quattro decenni di intensa attività professionale, Claudio Maioli, il rinomato manager di Luciano Ligabue, annuncia il suo ritiro dal mondo lavorativo. Nonostante ciò, la sua profonda amicizia con Ligabue rimane saldo, come dimostrano i messaggi commoventi scambiati tra i due sui social media.

In un messaggio commovente, Maioli riflette sui 40 anni trascorsi al fianco di un grande artista come Ligabue, definendo la loro collaborazione una storia manageriale straordinaria.

Esprime gratitudine per i successi condivisi, le emozioni vissute e le esperienze che custodirà nel cuore per sempre, mentre guarda al futuro con la speranza di godersi la vita e i suoi hobby con leggerezza e spensieratezza.

A 65 anni, Maioli riconosce che il mondo della musica, in costante cambiamento e sempre più complesso, non riesce più a catturare il suo interesse come un tempo.

Tuttavia, il suo legame con Ligabue e il ricordo dei momenti indimenticabili con gli altri artisti e professionisti del settore rimarranno saldi.

Maioli ringrazia Ligabue per l’opportunità incredibile che gli ha offerto 40 anni fa e riconosce il sostegno dei milioni di fan che hanno reso possibile questa straordinaria avventura nella musica italiana. Sebbene lasci la gestione della carriera di Ligabue, Maioli promette di mantenere viva la loro preziosa amicizia.

La risposta di Ligabue è carica di affetto e ricordi condivisi, sottolineando l’importanza del legame che li unisce fin dai loro umili inizi.

Ligabue augura a Maioli tutto il meglio per il futuro e lascia aperta la possibilità di ritrovarsi nuovamente, confermando così l’eterno legame che li unisce.

Questo addio toccante evidenzia il rispetto reciproco e l’affetto profondo tra Maioli e Ligabue, dimostrando che anche quando un capitolo si chiude, i legami veri e autentici rimangono per sempre.

Ecco le due lettere scritte dal manager e dal cantante

«Per me questi sono stati, e rimarranno, 40 anni di una storia meravigliosa manageriale al fianco di un grande artista come Luciano Ligabue, ed è davvero molto più di quanto mi potessi aspettare dalla vita.

Tanti anni di successi, emozioni ed esperienza che porterò con me per sempre, negli occhi e nel cuore.

Ora, a 65 anni, dopo tanti anni di management dedicati a Luciano, voglio dedicare un po’ di anni alla mia vita e ai miei hobby, godendomeli, con la giusta leggerezza nella mente. Penso di meritarmelo.

Non esiste un uomo per tutte le stagioni e, in questi anni, il mondo musicale corre sempre più veloce, assurdamente complesso, per me poco appassionante e in continuo cambiamento, come sarà anche giusto che sia, forse, ma non mi diverte più.

In questa stagione della mia vita “mi sento il diritto di sentirmi leggero” e vorrei che la mia vita “dove mi porta lo decida lei”.

Ringrazio immensamente Luciano per l’opportunità datami 40 anni fa, lui e tutti i suoi milioni di fan per le grandi emozioni che mi hanno regalato in questi anni, così come ringrazio tutti gli artisti, i musicisti, gli amici e i professionisti che ho incontrato in questo splendido lungo ed emozionante viaggio dentro la musica italiana.

Auguro a tutti quanti il meglio che la vita, professionale e non, possa dare.

Magari prima o poi ci si rivede, non lo escludo. Mai dire mai.

Rimane una grande amicizia con Luciano che continuerò ad alimentare per il piacere che ci procura, ma senza più responsabilità quotidiane manageriali sulla sua futura carriera.

Viva la musica e che il viaggio continui al meglio per entrambi.

Statemi bene tutti.» Claudio Maioli

La risposta di Ligabue

«Caro Maio, siamo partiti insieme da Correggio quasi quarant’anni fa, quando la distanza con la Milano discografica era davvero siderale.

Nel tempo abbiamo visto realizzarsi sogni inimmaginabili, smisurati, molto oltre quelli che avevamo azzardato fare.

Da subito, però, ci siamo detti che il nostro nuovo “mestiere” lo avremmo dovuto vivere sempre (tu, comunque, il tuo e io il mio) con passione, gioco e divertimento.

Ora capisco che per te, ora, dopo esserti sempre dovuto occupare della parte più pratica (e oltretutto nel bel mezzo di così forti cambiamenti sociali e musicali), quella passione, quel gioco e quel divertimento non possano essere quelli di sempre.

Ti auguro con tutto il cuore che tu li possa ritrovare nella tua prossima occupazione o comunque nel tempo che hai deciso di vivere.

Tanto io e te ci vediamo già domani, no?» Luciano Ligabue