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Censimento migranti-accattoni, Terrile (Pd) attacca Bucci e Garassino: cialtronate

“La Giunta Bucci ha deciso di schedare i mendicanti. L’assessore Garassino manda i vigili urbani a chiedere i documenti uno ad uno agli extracomunitari che chiedono l’elemosina, e scopre che tra questi vi sono ben 118 richiedenti asilo, che dimorano nei Centri di Accoglienza Straordinaria allestiti dalle Prefetture o dai Comuni con i progetti SPRAR.

Compilato il dossier, che fa Garassino? Consegna tutto al Prefetto, e se ne torna in Comune. Intanto i richiedenti asilo continueranno a mendicare. I profughi continueranno a dover essere gestiti dalla Prefettura e da quei Comuni che aderiscono ai progetti SPRAR, i Comuni delle riviere continueranno a non volerne nemmeno uno e Garassino potrà continuare a fare campagna elettorale”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere comunale ed ex segretario provinciale del Pd, Alessandro Terrile, in merito al censimento sull’attività di accattonaggio svolta da molti stranieri a Genova per cui rischiano provvedimenti sia i migranti, ai quali potrebbero essere tolti gli status di richiedenti asilo, sia alcune onlus e coop che ricevono i proventi dal Ministero dell’Interno anche per fare attività di integrazione (v. articolo precedente).

“Di tutta la vicenda, oltre al linguaggio disumano – ha aggiunto Terrile – mi colpisce l’impotenza della Giunta Comunale. Che invece di mettere le mani nel problema, fa il notaio.

Il problema c’è. E risponde agli interrogativi: come accogliamo i profughi? Dove li accogliamo? Quali attività di studio e volontariato fanno per integrarsi?

Chi amministra dovrebbe dedicarsi a quello. Distinguere, insieme a Prefettura e agli operatori, gli esempi di buona accoglienza dai semplici dormitori che se ne fregano dell’integrazione, ed escluderli dall’accoglienza. Lavorare per diffondere le buone pratiche. Coronata ne è un esempio.

Se si fa così, diminuiscono i mendicanti. Ma per farlo bisogna tirarsi su le maniche, smetterla di gridare allo scandalo, e occuparsi di immigrazione e di accoglienza. Che vuol dire coordinare i centri di accoglienza nel Comune, e nei comuni della Provincia. Valutare la qualità dei centri caso per caso, piantarla lì con le cialtronate sui ‘calci nel culo’, con le fiaccolate di Multedo, e tutto il corollario.

Insomma, fare un po’ meno campagna elettorale e più amministrazione. E tutto ciò, pur prescindendo dai valori: faccio politica perché voglio combattere la povertà, non i mendicanti. Ma questo può valere per me, non per Garassino”.

Accattonaggio a Genova: su 400 identificati molti stranieri e 118 richiedenti asilo