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Caso appalti truccati Asl5, Viale convoca direttori sanità ligure: tolleranza zero

Giovanni Toti e Sonia Viale visitano un ospedale (foto d'archivio)

Caso appalti truccati all’Asl5 della Spezia, trasparenza e anticorruzione. La vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale ha convocato per venerdì una riunione con i direttori generali e i responsabili della prevenzione della corruzione e della Trasparenza di ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera “per fare il punto sull’impegno del gruppo di lavoro che già da un anno è all’opera per costruire procedure trasparenti in materia, ad esempio, di strutture private accreditate, attività libero professionale, rotazione degli incarichi, conflitti di interesse, gestione dei contratti pubblici, diffusione di una modulistica standard e omogenea su tutto il territorio”.

“Qualora i fatti emersi ieri dall’indagine della Guardia di Finanza fossero confermati – ha spiegato Viale – non ci sarà alcuna tolleranza da parte del sistema, che sta producendo gli anticorpi indispensabili per arginare fenomeni di corruzione: non bisogna mai abbassare la guardia.

Fin dal mio insediamento ho impresso un forte input in materia di anticorruzione e trasparenza a tutela dell’integrità del nostro sistema sociosanitario regionale.

Le direttive dell’Autorità Nazionale Anticorruzione costituiscono un’opportunità per affrontare il tema dell’illegalità con un approccio positivo, proattivo e concreto, assicurando non solo l’applicazione delle norme ma rendendola coerente e uniforme su tutto il territorio.

Stiamo lavorando da tempo, ad esempio per sensibilizzare il personale all’interno delle aziende, garantendo un pieno e forte sostegno ai Responsabili anticorruzione e trasparenza che si trovano svolgere in solitudine un compito difficile.

Oltre ad aver adottato le direttive Anac, le nostre aziende hanno inoltre applicato la particolare tutela nei confronti dei dipendenti che segnalino condotte illecite, esercitando il cosiddetto ‘whistleblowing’: la procedura adottata, in linea con quanto disposto dall’Autorità Nazionale, garantisce la piena tutela dell’anonimato, individuando come unico referente della segnalazione proprio il Responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza.

Le linee guida che stiamo costruendo non sono calate dall’alto ma sono frutto del confronto diretto con i Responsabili Prevenzione Corruzione delle aziende, il cui apporto è indispensabile, ad esempio per rendere efficaci i controlli o rendere ancora più trasparenti le attività a maggior rischio.

Un lavoro complesso che ha richiesto anche un percorso di formazione e aggiornamento non solo dei Responsabili ma anche degli operatori delle aree più sensibili e di tutti i dipendenti del sistema sociosanitario regionale”.