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Carcere Marassi, detenuto incendia cella, salvato dagli agenti

Omicidio egiziano, gli autori avrebbero comprato una mannaia e un coltello
Genova, carcere di Marassi (foto di repertorio)

E’ successo domenica pomeriggio. Il detenuto ha dato fuoco a lenzuola e materassi

Ancora problemi nel carcere di Genova Marassi dove un detenuto straniero ha appiccato le fiamme alla sua cella ed è stato salvato dagli uomini della Penitenziaria.

È successo domenica pomeriggio, intorno alle 14.30.

L’uomo, di origini egiziane, era nella sesta sezione, nel reparto “detenuti violenti”, quando ha dato fuoco alle sue lenzuola e al materasso. Gli agenti sono entrati nella cella e lo hanno portato fuori, salvandolo. Lo comunica con preoccupazione la UIL PA penitenziari della Liguria.

L’uomo è giunto dal carcere di Torino dove aveva terminato l’osservazione psichiatrica e si trova da circa un mese a Marassi.

Lo scorso 11 maggio nell’Aula 42 del tribunale di Torino, si era reso protagonista della devastazione dell’aula dopo la lettura della sentenza.

A quel punto era stato fermato solo grazie al taser della polizia di Stato.

“Affiora la stanchezza, la demotivazione, della Polizia penitenziaria di Marassi – spiega il Segretario Regionale della UIL PA penitenziari della Liguria, Fabio Pagani. Marassi conta 700 detenuti su una capienza di 500 detenuti, senza strumenti, senza personale e sempre più abbandonata al proprio destino”.

Nei giorni scorsi si era verificato un altro episodio di violenza sempre nel carcere genovese.