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Camalli di Genova e dipendenti terminal: noi al lavoro con orgoglio, andiamo avanti

Porto di Genova (foto fb)

Emergenza coronavirus. Andiamo avanti nonostante il Covid-19.

Oggi, tra gli altri, c’è chi è al lavoro anche per far sbarcare persone e bagagli dei passeggeri di Costa Pacifica, arrivata nel porto di Genova invece che a Savona, per concludere la crociera (si tratta dell’ultimo sbarco perché le crociere sono sospese e viaggiano soltanto le merci).

I camalli della Culmv con i dipendenti dei terminal portuali sono un pezzo del porto che continua a restare aperto e garantire il traffico delle merci “anche se un po’ al rallentatore”.

“Fra chi lavora – ha dichiarato con orgoglio il console Antonio Benvenuti – in questo momento difficile, con l’emergenza coronavirus, ci siamo anche noi.

Tutti i giorni abbiamo dai 450 ai 500 avviamenti, che non sono i 700 di prima, ma il mondo del porto va avanti.

Sulla Costa Pacifica ci sarà lavoro per oggi e per domani. Per il resto sul lato passeggeri è tutto fermo, ma per le merci l’attività va avanti con gli stessi schemi.

I terminal Psa di Genova Pra’, Sech, Messina e Terminal San Giorgio, fra gli altri, lavorano e fanno molte chiamate.

Certo, si allungano i tempi, devi riorganizzarti, si spostano orari e turni, si richiede flessibilità nella flessibilità, ma è il nostro lavoro”.

Il porto di Genova quindi non si è mai fermato, anche se procede a un ritmo rallentato dai tempi dettati dalle sanificazioni dei mezzi ai cambi di turno nei terminal e la necessità di garantire le distanze di sicurezza fra le persone nel pieno rispetto delle nuove regole dettate dalla Capitaneria per arrivi e partenze delle navi.