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Benveduti: Osservatorio per la sicurezza non è mai esistito, lo avvieremo noi

Assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti (foto d'archivio)

“L’Osservatorio regionale per la sicurezza non cesserà d’esistere, per il semplice fatto che non è mai esistito. Anzi, grazie alla giunta di centrodestra verrà finalmente costituito, razionalizzando l’uso di denaro pubblico”.

Lo ha dichiarato stamane in consiglio regionale l’assessore alla Sicurezza Andrea Benveduti (Lega) replicando alle interrogazioni presentate dalla minoranza.

“Negli ultimi vent’anni – ha spiegato Benveduti – Regione Liguria ha promulgato ben due leggi regionali che prevedevano la costituzione di osservatori sulla sicurezza, ma, nella realtà dei fatti, queste norme non sono mai state attuate.

E’ stata attivata solo un’onerosa convenzione, limitata alla redazione di una sintetica relazione annuale statistica, per giunta con dati riferiti ad un paio di anni prima. Ogni anno sono stati spesi circa 50 mila euro per questa pubblicazione di circa 140 pagine.

La decisione presa dalla giunta regionale non è dunque quella di sospendere alcuna attività ma proseguirla con la collaborazione di un altro ente pubblico, specializzato in analisi statistiche, che la realizzerà con un risparmio dell’80%.

Oltre a ciò, volendo noi esprimere qualcosa di più di una pubblicazione ogni dodici mesi, nell’ambito della revisione delle norme regionali sulla sicurezza, con un’azione di semplificazione e concretezza attiveremo finalmente l’Osservatorio e sarà nostra cura stringere rapporti e interlocuzioni periodiche con le autorità preposte (Prefetture, Forze dell’ordine e ministero dell’Interno) per cogliere in tempo reale l’evolversi delle situazioni sul territorio e capire come meglio collaborare per far fronte comune a contrasto di tutte le illegalità.

Un cambio di passo che, alla fine, oltre a dare continuità alle funzioni consultive di raccolta dati e monitoraggio dei fenomeni criminosi che interessano il territorio ligure, e a dare finalmente vita operativa a questo organo, ci consentirà di risparmiare e meglio impiegare circa 40mila euro dei 50mila che fino a ieri servivano solo per realizzare la citata pubblicazione”.