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Arnaldo Fontana ad Albenga con la mostra sui 50 anni dell’ uomo sulla Luna

Un momento dell' inaugurazione (Foto Daros)

savona. 22 lug. E’ stata inaugurata ieri al Museo Sommariva “La Civiltà dell’ olio” la personale di Arnaldo Fontana dedicata al cinquantenario di Armstrong sulla Luna ed al cinquecentenario della morte di Leonardo. Analoga mostra il Maestro di Saronno ha tenuto recentemente a Milano. In esposizione serigrafie, olii su tela, disegni, fotografie, cartelle e documenti di grande interesse.
Fontana, che ritorna dopo qualche anno ad esporre dalla benemerita famiglia Sommariva nel centro storico di Albenga, è oggi considerato da molti critici come l’ultimo grande maestro della scuola grafica lombarda del Novecento.

Da decenni vive molti mesi l’anno ad Albenga in un bellissimo palazzo nobiliare: “ Albenga – ci confessa il Maestro lombardo- dopo Saronno è la mia città del cuore. Considero il suo centro storico uno dei più belli d’Italia, con un patrimonio artistico, storico, architettonico ed immobiliare di grande importanza”.

Fontana, che ha all’ attivo decine di personali e centinaia di collettive, è oggi uno dei più conosciuti ed apprezzati artisti italiani contemporanei. Nato a Saronno nel 1938, insigne maestro dell’arte grafica e pittorica, debuttò nel 1965 con una personale alla galleria de “ Il Giorno” di Milano, il quotidiano nel quale lavorava: fu un successo. Da allora è stato un susseguirsi di esposizioni, inviti, mostre e viaggi in Italia ed all’ estero. Sue opere sono esposte nei più importanti musei e collezioni private in Italia, Europa e degli Stati Uniti.

“ La vita, il movimento- dice Fontana- sono alla base dell’arte, dove è più importante dare che ricevere. Solo chi ha lavorato con impegno ed a lungo riflettuto, può infatti creare qualcosa di nuovo, rielaborando il suo sapere per offrirlo, con generosità, agli altri”.

Ed in effetti il movimento, il corpo umano, la realtà in genere sono al centro della sua opera, che negli ultimi anni si è anche arricchita grazie a numerosi stupendi lavori (monotipi) di grande complessità e difficoltà, che gli hanno valso gli elogi di grandi critici ed addetti ai lavori. Ma Fontana è anche scrittore: ha pubblicato numerosi libri. Fra i più noti vi sono quello dedicato alla tragica morte di Pier Paolo Pasolini intitolato:” Nel buio della notte tra l’uno ed il due di quel novembre”(2005 ); “ Inchiostri milanesi” in cui presenta 17 splendidi monotipi (1975) e “ Ragioni dell’arte figurativa” (1999) con illuminanti personalissime riflessioni, note, appunti e studi sull’arte.

Questa mostra albenganese dai Sommariva è invece dedicata a due date indimenticabili: “Lo sbarco sulla luna- spiega Fontana- e la morte di Leonardo da Vinci. Ricordo la serata magica di un’ estate che, diversamente da quanto son solito fare, quell’ anno non trascorsi in Liguria, ma a Lignano Sabbiadoro, terra della mia Ornella. Passarono cinque anni ed in ricordo dell’impresa, nel suo primo lustro, stesi molti disegni, che ora vedete riprodotti in questa mostra. A spingermi a pubblicarli in cartelle fu il grande giornalista Antonio De Falco che in qualche modo le fece arrivare a Neil Armstrong. L’astronauta successivamente mi inviò nel 1978 una lettera di elogio che è esposta insieme ad un suo autografo in questa mostra. Gli stessi documenti sono in esposizione anche nel Museo dell’ Astronautica di Cincinnati, insieme ai miei disegni”.

Fontana è un grande innamorato della Liguria e della sua storia. L’artista ha anche realizzato, su invito dell’associazione culturale “Fischia il vento”, due stupende litografie, in memoria di Reiner Kriester, il grande scultore tedesco che visse a Vendone, per quasi trent’anni ed al quale è stato dedicato il Parco delle sculture, che si trova proprio nei pressi del percorso dell’arte (da Arnasco a Vendone) e del sentiero partigiano di Fischia il vento, intitolato a Felice Cascione.

“500 anni or sono- conclude Fontana- moriva Leonardo, per me il genio assoluto. Ogni volta che visito il refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, ammirando il Cenacolo, resto estasiato. Penso che insieme alla Dama con l’ Ermellino e la Gioconda siano le sue opere eccelse. Recentemente per il cinquecentenario in una personale milanese ho esposto Memoria evanescente del Cenacolo, che potete vedere qui da Sommariva”.

Durante il rinfresco finale, oltre agli ottimi prodotti della storica ditta ingauna che ha ospitato l’evento, il Maestro ha voluto far assaggiare ai presenti la famosa “Torta di Leonardo”.
La mostra resterà aperta fino al 5 di agosto seguendo lo stesso orario del Museo “La civiltà dell’ olio”.
CLAUDIO ALMANZI