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Altri guai a Spotorno, arrestato ex vicesindaco giunta Pd: spariti milioni di euro

L'ex vicesindaco Gianni Spotorno (foto fb)

Con l’accusa di avere sottratto ai clienti risparmi per 3-5 milioni, stamane gli investigatori della GdF hanno arrestato l’ex consulente finanziario di Azimut Gianni Spotorno, ex vicesindaco del Comune di Spotorno, amministrato da una giunta a trazione Pd.

Lo ha riferito l’agenzia Ansa.

Secondo l’accusa, il 53enne avrebbe sottratto denaro ai clienti che gli avevano affidato i risparmi con una serie di operazioni attraverso conti correnti falsificati nei nomi e nelle intestazioni.

L’indagine della procura savonese era partita lo scorso aprile dopo un esposto e alcune denunce formalizzate ai Carabinieri e alla Guardia di finanza.

Il pm aveva quindi aperto un fascicolo a carico dell’ex consulente, licenziato da Azimut, per appropriazione indebita e riciclaggio.

Sarebbero una cinquantina le persone che hanno riferito di avere perso i risparmi.

Gianni Spotorno è stato messo agli arresti domiciliari.

Lo scorso aprile aprile aveva dato le dimissioni “per motivi personali” dando il via a una crisi politica in Comune, terminata con le dimissioni di altri assessori e un rimpasto da parte del sindaco Mattia Fiorini (Pd).

Inoltre, secondo quanto emerso, lo scorso agosto il Comune di Spotorno aveva pubblicato l’ordinanza di demolizione di alcuni volumi, ritenuti abusivi, edificati in una casa la cui proprietaria, insieme al marito, risulta la nuova vicesindaca Marina Peluffo (Pd) che tuttavia aveva dichiarato di essere “pronta a sanare eventuali errori amministrativi commessi”.

In quella casa, dove sarebbero state riscontrate violazioni in materia igienico-sanitaria e interventi senza autorizzazioni, avrebbe abitato il figlio della vicesindaca Peluffo, segretario del circolo del Pd di Spotorno e Noli.