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A Parole ubikate le attrici e scrittrici Daniela Poggi e Giorgia Wurth

A Parole ubikate le attrici e scrittrici DANIELA POGGI e GIORGIA WURTH
A Parole ubikate le attrici e scrittrici DANIELA POGGI e GIORGIA WURTH

A Parole ubikate le attrici e scrittrici DANIELA POGGI e GIORGIA WURTH presentano il libro “Ricordami!”alla libreria Ubik di Savona

incontro con l’attrice e scrittrice Daniela Poggi e presentazione del libro “Ricordami!” (La Vita Felice) Partecipa l’attrice e scrittrice e Giorgia Wurth. Introduce Renata Barberis.

Ingresso gratuito

A cura della libreria Ubik e del Comune di Savona, con il sostegno di BPER BancaDaniela Poggi (attrice di numerosi film, conduttrice di diversi programmi televisivi tra cui “Chi l’ha visto?”, ma anche attrice di teatro già nel 1978 con Walter Chiari) si svela nella malinconia della maternità mancata, nella malattia della madre, nel senso di abbandono provato in collegio, nella ricerca della felicità, sempre in fuga da se stessa e dagli altri, attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell’incoscienza.

Testo esteso: Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell’oblio dell’Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo.

La protagonista si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica, in un flusso di parole che compongono un soliloquio. Daniela Poggi (attrice di numerosi film, conduttrice di diversi programmi televisivi tra cui “Chi l’ha visto?”, ma anche attrice di teatro già nel 1978 con Walter Chiari, con cui peraltro ha avuto anche un legame affettivo) si svela nella malinconia della maternità mancata, nel senso di abbandono provato in collegio, nella ricerca della felicità, sempre in fuga da se stessa e dagli altri, attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell’incoscienza. E di fronte all’asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l’autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema del suo innato spirito libero.