Un lutto nel mondo della musica italiana
Il maestro Peppe Vessicchio è morto questo pomeriggio all’età di 69 anni all’Ospedale San Camillo‑Forlanini di Roma, dove era stato ricoverato nel reparto di rianimazione a seguito di una complicazione improvvisa. L’ospedale ha confermato che la causa del decesso è stata una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
Vita e carriera: dal Conservatorio di Napoli al palco dell’Ariston
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Vessicchio intraprese studi in musica e iniziò la carriera collaborando con artisti come Gino Paoli, firmano brani come “Ti lasci una canzone” e “Cosa farò da grande”. La sua fama si consolidò con la conduzione e la direzione d’orchestra al Festival di Sanremo, dove vinse in qualità di direttore d’orchestra per quattro edizioni: 2000, 2003, 2010 e 2011.
Il legame con la Liguria e l’evento Euroflora
Il suo rapporto con la Liguria si manifestò in diverse occasioni: nel corso della sua carriera partecipò ad iniziative culturali nella regione e, ad aprile 2025, fu ospite dell’edizione genovese di Euroflora 2025 a Genova, intervenendo con una conferenza sul potere delle vibrazioni musicali sulle piante e sull’ambiente e definendo la città come “una città che risplende come un sole”.
L’eredità artistica di un maestro tra rigore e popolarità
Vessicchio resterà nella memoria come un direttore d’orchestra elegante, ironico, capace di fondere rigore classico e sensibilità popolare. La sua figura non è stata solo riferimento al Festival di Sanremo o in televisione, ma incarnava un approccio alla musica che ne sottolineava anche il valore etico e umano.
Il cordoglio e l’addio della Liguria
La Regione Liguria ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa del maestro, definendolo “una figura amata e simbolo della tradizione musicale italiana”. Le autorità regionali hanno voluto sottolineare che il suo talento e la sua eleganza resteranno per sempre nella memoria collettiva.




















































