“Un anno fa in Liguria il 60 per cento dei pazienti non riusciva a trovare un appuntamento entro 10 giorni, mentre adesso questa percentuale è scesa sotto il 10 per cento”.
E’ la sintesi di quanto dichiarato ieri dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò (FdI) rispondendo in aula a un’interrogazione di Stefano Giordano (M5S) che ha chiesto alla giunta Bucci di affrontare in maniera definitiva e trasparente l’emergenza delle liste d’attesa.
Il pentastellato ha dichiarato che la situazione è “tutt’altro che risolta ed emergono dubbi sulla reale sostenibilità e strutturalità delle misure adottate e che sarebbe necessario affrontare la questione in modo sistematico e trasparente in quanto le misure spot, come gli straordinari serali o i fondi una tantum, non risultano sufficienti”.
Nicolò ha aggiunto altri dati. Anche per quanto riguarda le altre due classi di priorità, l’assessore ha sottolineato che c’è già stato un miglioramento altrettanto importante: “Per le classi D la percentuale di coloro che non raggiungevano la prestazione nei tempi previsti è scesa dal 50 al 15 per cento e, per le classi P, dal 29 al 17 per cento”.
Sempre sulle liste d’attesa anche l’interrogazione del consigliere regionale Jan Casella (Avs) che ha chiesto alla giunta Bucci “di ridurre le liste d’attesa per gli interventi chirurgici di elezione nell’Asl2”.
Il consigliere di minoranza ha rilevato che “i tempi di attesa per gli interventi di elezione hanno raggiunto livelli inconcepibili”.
Nicolò ha precisato che “è stata avviata una ricognizione per ridurre ulteriormente i tempi di attesa, dopo i primi, confortanti risultati già ottenuti e ha assicurato il proprio personale impegno per ridurre ancora le tempistiche”.


















































