“Poche chiacchiere, ora non si può più tornare indietro”.
Lo ha dichiarato oggi il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Stefano Balleari (FdI) dopo il via libera allo SkyMetro, approvato all’unanimità dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
“Non è accettabile – ha spiegato Balleari – che la candidata della sinistra Silvia Salis reputi questo un tema divisivo per i genovesi dopo che si tratta di un’opera che ha avuto il via libera del Governo Draghi, di cui facevano parte anche Pd e M5S.
Così come non è accettabile che Salis ignori che la stragrande maggior parte dei genovesi, è favorevole all’opera. Il problema non è dei genovesi ma della sua coalizione.
In caso della mancata costruzione dell’opera che tanto auspicano a sinistra, dovremmo rinunciare per sempre a mezzo miliardo di euro”.
Sul via libera allo SkyMetro, sono intervenuti l’ex sottosegretario del Mit e attuale deputato del M5S Roberto Traversi e la capolista M5S alle elezioni comunali di Genova Tiziana Beghin.
“Non ci sorprende – hanno riferito gli esponenti del M5S – il parere positivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Anzi, ci saremmo meravigliati del contrario. Tuttavia, la nota con la quale si annuncia il parere positivo è in difetto di un dettaglio non esattamente secondario e vale a dire il documento con le eventuali prescrizioni che potrebbero potenzialmente modificare il progetto, facendolo costare il doppio.
Con qualunque tipo di prescrizione, la responsabilità amministrativa e politica del progetto, evidentemente non perfetto, è tutta in capo al Comune di Genova.
Quali sono? A oggi non è dato sapere, ma immaginiamo, anzi auspichiamo che oggi in conferenza stampa il viceministro genovese del Mit Edoardo Rixi (Lega) le illustri puntualmente alla cittadinanza.
Annunciare in pompa magna, a una settimana dal voto, il parere positivo del Consiglio superiore senza produrre prima uno straccio di documento, è una baracconata elettorale del centrodestra che non cambia di una sola virgola quanto pensiamo da sempre di questo progetto nato male.
Un progetto che contestiamo per svariati motivi che non ci stancheremo mai di ricordare. Tra questi, il fatto che lo Skymetro non arriverà a Prato ma si fermerà a Ponte Carrega. Con gli stessi soldi, avremmo potuto puntare sul tram che invece a Prato ci arriverebbe. Con l’infrastruttura voluta a tutti i costi da Bucci, gli immobili della Val Bisagno perderanno valore, mentre con il tram non accadrebbe.
Con lo Skymetro, inoltre, non arriveremo al 20% in meno di trasporto privato nei prossimi 10 anni, obiettivo che invece il tram ci permetterebbe di raggiungere. Non è vero che cambiando il progetto si perderebbero i soldi, semplicemente perché quei fondi sono vincolati a Genova e al trasporto rapido di massa, nel quale rientra evidentemente anche il tram”.
Mit: dal Consiglio superiore dei lavori pubblici via libera allo SkyMetro
Via libera SkyMetro, Piciocchi: gran lavoro di squadra. Salis: operazione ardita