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Tursi, centrodestra unito e consiglieri presenti: approvato bilancio. Tari non aumenta

Tursi: bilancio previsionale approvato, Tari non aumenta

Palazzo Tursi: dopo che ieri la seduta sul bilancio è saltata per l’abbandono dell’aula dei consiglieri comunali d’opposizione (tranne Paolo Putti) e l’assenza di 7 consiglieri di maggioranza (v. articolo precedente) stasera il Comune di Genova ha approvato il bilancio previsionale presentato dall’assessore Pietro Piciocchi.

Dopo la sfuriata di ieri del sindaco Marco Bucci, oggi alle 14, nonostante l’allerta meteo, sono risultati presenti all’appello 37 consiglieri (più il sindaco) e la seduta stavolta è stata dichiarata valida.

L’assemblea è quindi passata alla discussione della delibera all’ordine del giorno: “Documenti previsionali e programmatici 2018 – 2020″.

La pratica, alla quale erano collegati 84 ordini del giorno e 26 emendamenti, è stata approvata con 24 voti a favore (Lega, FI, FdI, Lista Bucci), 13 contrari (M5S, Pd, Lista Crivello) e un’astensione (Chiamami Genova). Concessa anche l’immediata eseguibilità.

Erano assenti Guido Grillo, di Forza Italia, ricoverato in ospedale, Luca Pirondini e Giuseppe Immordino dei Cinque stelle. Nel documento programmatico sono stati inseriti alcuni emendamenti presentati da maggioranza e opposizione, ma nessuno ha modificato i conti del bilancio.

Il pareggio è stato raggiunto a 760 milioni per la parte corrente e a 280 milioni in conto capitale, con 60 milioni di nuovi investimenti per il piano triennale dei lavori pubblici e 220 milioni che derivano dagli impegni di spesa degli anni precedenti.

Le aree che godono della maggiore concentrazione di risorse sono le politiche sociali con 41 milioni. Alle voci spesa, il capitolo personale incide per 217 milioni.

La seduta del consiglio comunale è stata chiusa poco dopo le 19.

“Abbiamo appena approvato il bilancio preventivo del Comune di Genova – ha annunciato stasera su Fb il consigliere comunale Maurizio Amorfini (Lega) – un dato importante è che non aumenterà la Tari, diversamente da come avrebbero voluto fare altri. Infatti, chi aveva guidato la città prima di noi minacciava di aumentarla fino al 53 per cento”.