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Sabato 8 manifestazione sotto Prefettura contro Green pass e stato d’emergenza

Sabato 8 alle 15 manifestazione sotto la Prefettura contro il Green pass e lo stato d'emergenza
La Prefettura di Genova (foto d'archivio)

La manifestazione è organizzata da di Italexit, Alternativa e Ancora Italia che invitano i cittadini alla partecipazione per difendere i propri diritti in modo unitario e condiviso.

I gruppi regionali di Italexit, Alternativa e Ancora Italia scendono in piazza questo sabato 8 gennaio alle 15 in Largo Eros Lanfranco.

Italexit, Alternativa e Ancora Italia invitano tutta la cittadinanza a “unirsi a tutela dei diritti costituzionali, attaccati da misure governative inefficaci e nocive, oltre che per chiedere con forza la cessazione di uno stato d’emergenza procrastinato oltre ogni limite di decenza.”

Oltre ai rappresentanti locali dei nostri gruppi politici, interverranno lo storico e saggista Paolo Borgognone, l’avvocato Marco Mori, e rappresentanti delle categorie più colpite dalle ultime disposizioni.

“Abbiamo deciso di organizzare quest’evento – esordiscono gli organizzatori – a soli due giorni dall’entrata in vigore delle disposizioni contenute nel cosiddetto “Decreto Covid” del 30 dicembre 2021, che impongono ulteriori numerose restrizioni a partire da lunedì 10 gennaio.”

“Il Decreto – si legge in una nota unita di Italexit, Alternativa e Ancora Italia – colpirà come una mannaia molteplici aspetti della vita sociale e del settore economico del nostro Paese: dai servizi di ristorazione, per usufruire dei quali sarà necessario esibire sempre il “Super Green Pass”, ai mezzi di trasporto pubblico, già colpiti dalle restrizioni del precedente D.L. n.172 del 26 novembre e ora sottoposti a un ulteriore giro di vite. Il Super Green Pass sarà dovuto anche per usufruire dei centri sportivi, dei cinema, dei teatri, delle mostre, e degli eventi fieristici.

L’economia verrà nuovamente messa a dura prova, come tante altre volte negli ultimi due anni, le tensioni tra i cittadini (“sì vax” e “no vax” secondo la sciapa vulgata diffusa dai media) raggiungeranno nuovi livelli di guardia, e nel complesso il nostro Paese continuerà ad applicare misure divisive, sproporzionate e illegittime, giustificate da un’emergenza tenuta in piedi artificiosamente per consentire ad un governo non eletto dal popolo di perpetuare sé stesso umiliando la Costituzione, la vera vittima del dramma che stiamo vivendo.”