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Reazioni internazionali agli attacchi USA a impianti nucleari iraniani

Reazioni internazionali agli attacchi USA a impianti nucleari iraniani
Trump annuncia alla nazione l'attacco all'Iran

L’Iran condanna l’attacco e chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Le valutazioni di AIEA

Teheran ha reagito con fermezza agli attacchi condotti dagli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Abbas Araghchi ha definito l’operazione americana una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, avvertendo: “Questo attacco avrà conseguenze a lungo termine”.

Secondo Hassan Abedini, vicedirettore politico della televisione di Stato iraniana, “non ci sono gravi danni perché i materiali erano già stati rimossi” dai siti colpiti. Anche un membro del Parlamento iraniano ha confermato che “Fordow ha subito solo danni superficiali e può essere ripristinato”.

Un bombardiere stealth B-2 Spiri in volo

La Repubblica islamica ha presentato una richiesta ufficiale per una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Il Ministero degli Esteri iraniano ha ribadito: “Washington ha violato il diritto internazionale e le conseguenze saranno eterne”, aggiungendo che “Teheran si riserva il diritto all’autodifesa”.

In una dichiarazione ufficiale, l’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran ha accusato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) di complicità: “Gli impianti nucleari sono stati attaccati in violazione del diritto internazionale. Riteniamo che le azioni siano state condotte con la partecipazione dell’AIEA. Lo sviluppo dell’industria nucleare in Iran continuerà”.

L’AIEA: “Nessun aumento delle radiazioni, livelli entro la norma”

Dopo l’attacco, l’AIEA ha dichiarato che “non si è verificato alcun aumento dei livelli di radiazione all’esterno dei siti”. L’agenzia ha confermato: “I livelli di radiazione rimangono attualmente entro i limiti normali”.

Kaja Kallas, leader europea, ha esortato: L’UE invita l’Iran, Israele e gli Stati Uniti a tornare al tavolo dei negoziati”.

Il ministro Crosetto

Il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha dichiarato durante un’edizione straordinaria del Tg1: “Quanto è successo cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande. Da parte dell’Iran c’è da attendersi una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani”.

Reazioni internazionali agli attacchi USA. Il sostegno di Israele e Regno Unito agli Stati Uniti

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato l’azione americana: “La decisione di Trump è coraggiosa e cambierà la storia. Congratulazioni presidente Trump. La sua audace decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la forza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia”.

Anche il primo ministro britannico Keir Starmer ha appoggiato l’attacco: “All’Iran non sarà mai permesso di sviluppare armi nucleari. Gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per ridurre questa minaccia”, ha scritto su X, aggiungendo che “la situazione in Medio Oriente rimane estremamente instabile” e invitando l’Iran a “riprendere i negoziati diplomatici”.

Reazioni internazionali agli attacchi USA. Condanne da Oman, Arabia Saudita, America Latina e altri Paesi

Dal Medio Oriente arrivano forti critiche:

  • Il Ministero degli Esteri dell’Oman ha parlato di “aggressione illegale”, chiedendo una “immediata de-escalation”.
  • L’Arabia Saudita ha “fermamente condannato” l’attacco, invitando a risolvere la crisi con mezzi diplomatici.

In America Latina:

  • Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha definito l’attacco una “pericolosa escalation”.
  • Il presidente cileno Gabriel Boric ha affermato: “Avere il potere non dà il diritto di usarlo violando le regole”.
  • Il Ministero degli Esteri colombiano ha chiesto a USA e Iran di “tornare urgentemente alla via dei negoziati”.
  • Il Messico ha ribadito la necessità di un “dialogo diplomatico”.

Cresce la tensione: Houthi, ONU, analisti e reazioni interne agli USA

Un membro della leadership Houthi nello Yemen ha minacciato di ritenere gli Stati Uniti “responsabili delle conseguenze degli attacchi”, annunciando “la fine del cessate il fuoco concordato nel maggio 2025”.

Il senatore statunitense Jack Reed ha definito l’attacco “una scommessa enorme”, mentre il leader democratico al Senato Chuck Schumer ha chiesto “risposte da Trump”.

Il Segretario generale dell’ONU António Guterres ha definito gli attacchi “una pericolosa escalation nella regione e una minaccia diretta alla pace internazionale”.

Reazioni internazionali agli attacchi USA: Scott Ritter ha criticato duramente l’azione americana

L’ex ispettore ONU Scott Ritter ha criticato duramente l’azione americana: “Trump è una vergogna nazionale. Ha bombardato tre siti deserti usando il sistema d’attacco più sofisticato dell’arsenale statunitense. Due di questi erano già colpiti da Israele, mentre il terzo è intatto. L’uranio arricchito è intatto. Le centrifughe IR6 e IR8 sono ancora intatte. Tutte le apparecchiature sensibili sono state evacuate e sono in un deposito sicuro. L’unica cosa che impedisce all’Iran di diventare nucleare è che non vuole armi nucleari, non importa quanto si desideri che le abbia”.

Un alto consigliere della Guida Suprema Ali Khamenei ha avvertito: “Ora tocca a noi lanciare missili contro le navi della Marina statunitense di stanza in Bahrein e chiudere lo Stretto di Hormuz a Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia”.

“La decisione di Trump è coraggiosa e cambierà la storia” a dirlo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che si è congratulato con il presidente Usa Donald Trump: “Congratulazioni presidente Trump. La sua audace decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la forza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia”. L.B.

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