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Ponte Morandi. Tomasi (Aspi): chiedo scusa, non c’é giustificazione

Notizia dell'anno, giornalista premiata: la mia non era una 'bufala'
Il Ponte Morandi appena crollato (foto LN, sono le 11.41 del 14 agosto 2018)

“Esprimo il dolore mio personale e di tutta la società per quello che è successo e certamente non c’è una giustificazione. Le scuse sono mie, ma anche di tutto il personale ben sapendo le responsabilità che ha una società che gestisce un bene pubblico”.

Lo ha dichiarato ieri Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia dal 2019, chiedendo scusa ai famigliari delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, avvenuto a Genova quel maledetto 14 agosto 2018, al termine di un incontro organizzato dall’emittente ligure Primocanale.

“Quello che mi sento di dire – ha aggiunto Tomasi – è che la società è cambiata profondamente e sta investendo sulla sicurezza. Capisco che qualche volta le chiusure in autostrada vengono vissute dagli utenti soltanto come ‘traffico’ in più, ma in realtà tutte le volte che noi chiudiamo lo facciamo per essere certi della sicurezza in quello che è il sistema autostradale più trafficato d’Europa perché noi mediamente abbiamo il 65% in più di traffici rispetto a tutta l’Europa.

Chiedo fiducia da parte dei cittadini e certamente dei parenti delle vittime, anche se mi rendo conto che è difficile con un dolore così importante.

Ciò che noi possiamo dimostrare e quello che noi garantiremo è che faremo tutte le attività necessarie per poter ammodernare le infrastrutture.

Questo faremo nonostante tutte le critiche che andremo a ricevere perché è fondamentale investire in sicurezza in Liguria ma anche in tutto il Paese”.