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Pizzeria d’asporto con spaccio di coca: arrestati due albanesi

Spaccia cocaina in casa, 36enne arrestata a Marassi
Cocaina (foto di repertorio)

Uno era ‘il capo’, l’altro recuperava i crediti

La polizia ha arrestato due albanesi, entrambi di 35 anni, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Prè, dopo una laboriosa indagine, sono riusciti ad arrestare i due individui che da alcuni mesi avevano avviato una fiorente attività di spaccio di cocaina anche utilizzando, come copertura, una nota pizzeria d’asporto del centro cittadino di proprietà di uno di loro.

Uno dei due giovani, detto “il Capo”, vendeva la cocaina anche a credito, sicuro del fatto che i clienti avrebbero poi pagato con regolarità perchè se ciò non accadeva entrava in scena il “Socio”, ragazzo di grossa stazza e sempre taciturno con una forte capacità intimidatoria.

I due spacciatori, che viaggiavano sempre in coppia ed a bordo di una macchina di grossa cilindrata, sono stati seguiti qualche giorno fa dagli investigatori di Prè che li hanno pedinati sino in zona Foce.

Lì i malviventi si sono fermati per poi consegnare ad un acquirente un involucro di plastica prelevato dallo sportellino del tappo della benzina della loro vettura.

Nel preciso momento in cui hanno ricevuto in cambio i soldi sono immediatamente intervenuti gli agenti.

I poliziotti li hanno “pizzicati” con 4000 euro in contanti e circa 30 grammi di cocaina di “ottima qualità”.

All’ interno della macchina gli agenti hanno anche trovato un mazzo di chiavi di una casa ed un altro di una vettura intestata ad uno dei due spacciatori.

Le relative perquisizioni hanno consentito agli agenti di rinvenire: presso l’abitazione “del Capo” ulteriori 20.000 euro suddivisi in banconote di grosso taglio e svariati oggetti idonei al confezionamento di stupefacente; mentre all’interno della vettura “del Socio”, un revolver di piccole dimensioni carico con 5 colpi calibro 22 ed un coltello di grosse dimensioni entrambi celati sotto i sedili; armi probabilmente usate dal “Socio” per intimidire i clienti morosi.

I due spacciatori sono stati associati presso il carcere di Marassi a disposizione dell’A.G. entrambi per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti inoltre, per il “Socio”, è scattata anche la denuncia per porto abusivo di armi.