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Peter Pan al Teatro Nazionale, diventare grandi bambini

Peter Pan al Teatro Nazionale, diventare grandi bambini

“Avere immaginazione vuol dire avere le ali”

Dice pressapoco così Peter Pan nel celebre romanzo di James M. Barrie. L’immaginazione è il vero potere dell’uomo, ma in un mondo costantemente bombardato da immagini diventa difficile, anche per i bambini, sviluppare questa fondamentale capacità.

Il sogno e l’immaginazione infantile non devono mai spegnersi in età adulta o essere sviliti dagli adulti: rimanere bambino non vuol dire  voltare le spalle alla realtà, sottrarsi alle responsabilità, ma affrontare il quotidiano e i suoi momenti di pesantezza con leggerezza e originalità.

Proprio sull’onda di queste convinzioni Giorgio Scaramuzzino, regista e consulente artistico del Teatro Nazionale di Genova per il teatro ragazzi, ha deciso di dedicarsi   al tema dell’immaginazione: e ora debutta con uno spettacolo ispirato proprio alla storia di Peter Pan, il bambino che non voleva crescere.

Il teatro è un’occasione per immaginare. Il  teatro è fatto di comicità, gioco, effetti musicali: non ci sono immagini in questo spettacolo, bastano le luci e gli oggetti a servire all’immaginazione.  Un vero attore non ha bisogno  di affidarsi alle immagini,  la forza e il magnetismo delle parole possono sostituirle.

“Peter Pan” sarà presentato in prima nazionale a Genova all’interno della rassegna Sabato a teatro – il 16 marzo alla Sala Mercato del Teatro Modena e il 23 marzo al Teatro Duse (sempre  alle ore 16) – e a Torino alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani il 30 e 31 marzo (ore 21 sabato e 16.30 domenica).

Inoltre lo spettacolo sarà presentato anche in matinée per le scuole sia a Genova (alla Sala Mercato dal 12 al 15 marzo e al Teatro Duse dal 19 al 22 marzo) che a Torino (alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dal 26 al 29 marzo.

ll Teatro Nazionale di Genova ha ereditato una lunga e approfondita esperienza nel campo del teatro ragazzi dal Teatro dell’Archivolto, che unendosi al Teatro Stabile di Genova ha dato vita a quello che oggi è un nuovo organismo teatrale, attivo nella produzione e ospitalità di spettacoli per ogni fascia di pubblico.

“Peter Pan” nasce da un’inedita collaborazione tra il Teatro Nazionale di Genova e la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus di Torino, da decenni punto di riferimento a livello nazionale per  spettacoli dedicati alle nuove generazioni.

Giorgio Scaramuzzino firma la regia di Peter Pan mentre la drammaturgia è stata scritta a più mani dallo stesso  insieme a Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci. Musiche e le canzoni sono composte da Paolo Silvestri.

Buonarota e  Pisci sono anche in scena, rispettivamente nei ruoli di Capitan Uncino e Peter, mentre il ruolo di Wendy, la bambina che segue Peter sull’Isola che non c’è, è affidato a Celeste Gugliandolo. Sei giovani attori – Francesco Bovara, Simone Cammarata, Michele De Paola, Davide Mazzella, Gianmarco Mancuso, Federico Pasquali – li affiancano sul palco incarnando  ora la Banda dei Bambini Sperduti, ora i Pirati di Capitan Uncino.

Sulle gradinate mobili che compongono la scena, trasformandosi nella nave dei Pirati e nell’Isola che non c’è (opera di Lorenza Gioberti, così come i costumi), vengono invitati a sedersi alcuni bambini, che diventano parte integrante dello spettacolo, mentre i cambi di atmosfera vengono suggeriti dalle luci di Aldo Mantovani.

In diversi momenti dello spettacolo gli attori e la voce narrante fuori campo si rivolgono direttamente ai bambini invitandoli a chiudere gli occhi e immaginare quei passaggi della storia o quei personaggi che non vengono mostrati sul palco, come ad esempio il volo di Peter Pan e Wendy, le sirene o le fate.

“Ogni volta che un bambino dice di non credere alle fate, una di queste piccole creature perde la vita”, ammonisce Peter.

Elisa Prato