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Pallavolo, Orlandi dal Valdimagra al vivaio del Vero Monza

Dopo la partenza di Giulia Stiaffini un anno fa, il Valdimagra piazza in Serie A1 un’altra “promessa” cresciuta nel proprio settore giovanile, di nuovo tramite quel Vero Monza con cui collabora oramai da anni.

Questa volta si parte dalla sezione maschile rossoblù, quindi dal versante Abc Zephyr Trading e non da quello S. Stefano del gruppo Valdimagra Volley, poiché ad andare in Brianza è l’ala Matteo Orlandi. Chiaramente ancora di “vivaio” si parla, poiché quest’ultimo (classe 2006) proviene dall’ Under 14 valligiana e in maglia brianzola si affaccia ora alla categoria “U15”, ma sempre di A si tratta.

<E’ un’opportunità da non sprecare – egli commenta al proposito – e darò tutto per prendere il classico treno che passa una volta sola>.

Soddisfazione intanto, come no, da parte della stessa società santostefanese; ove inoltre si rammenta che il nostro s’è già fatto valere nel volley “adulto” in Serie C, in quella Mulattieri Creations che ne è la seconda squadra, la prima come risaputo è in B.

<Dopo la Stiaffini, che in terra monzese peraltro sta facendo molto bene tra le giovani di quel Saugella che in pratica è il corrispondente del Vero tra le donne, adesso lui – in materia s’esprime così il direttore sportivo del ramo “verde” valligiano Matteo Spagli – a comprova d’un rapporto coi monzesi ch’è duraturo e, dato che stavolta parte un ragazzo anziché una ragazza, sempre più completo>.

Non solo, ma tale collaborazione va facendosi sempre più stretta, non a caso Orlandi è già stato in casa briantea più volte nel corso della scorsa stagione pallavolistica: adeguatamente visionato in occasione di allenamenti, amichevoli, tornei.

<Appunto – difatti ribadisce il padre Roberto a suo tempo pure “martello” – si tratta d’un ambiente collaudato che assicura tutte le garanzie, poi è chiaro che in famiglia dobbiamo prepararci a vedere Matteo un po’ meno e a viaggiare di più per stargli vicino, ma pensiamo che sarebbe ipocrita non giocarsi tale e tanta carta>. (Nella foto Matteo col padre Roberto).