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Disabilità gravi, contributo mensile da 500 a 1200 euro: distribuzione già a regime

Disabili (foto di repertorio)

“È a regime l’aumento fino a 1200 euro del contributo mensile per le persone affette da disabilità gravissima. In questi giorni i pazienti, oltre 600 persone in tutta la Liguria, hanno ricevuto il contributo, aumentato dalla Giunta Toti dai precedenti 500 euro fino a 1200 euro mensili. La misura ha effetto retroattivo, a partire da gennaio 2018, come era previsto nella delibera approvata nel novembre scorso”.

Lo ha comunicato oggi Regione Liguria.

“Per ricevere il nuovo contributo – hanno aggiunto da piazza De Ferrari – le famiglie non hanno dovuto svolgere alcuna pratica amministrativa. I beneficiari sono stati contattati direttamente dai servizi disabili territoriali per una rivalutazione da parte di una equipe multidisciplinare oppure hanno ricevuto automaticamente il contributo.

La scelta dell’aumento è stata ampiamente condivisa con le associazioni e le famiglie delle persone affette da disabilità gravissima, realizzando quanto era stato solo annunciato ma mai attuato nel passato. Il numero di pazienti interessati dalla nuova misura è destinato ad aumentare già da quest’anno, con l’applicazione da parte delle equipe distrettuali multidisciplinari dei nuovi criteri e parametri stabiliti a livello nazionale per identificare i soggetti che possono rientrare nella misura destinata alla disabilità gravissima. Un risultato reso possibile grazie all’azione di coordinamento ed efficientamento del sistema realizzata da Alisa, senza alcuna riduzione dei servizi ma, anzi, con un loro potenziamento.

Sempre in tema di disabilità, gli enti di riabilitazione riceveranno a breve da parte di Alisa la convocazione per il 16 febbraio prossimo del tavolo tecnico in cui affrontare il tema di natura amministrativa legato all’erogazione dei finanziamenti. Su questo Regione ribadisce la massima disponibilità, invitando le parti coinvolte a non creare allarmismi tra le famiglie”.

 

In 14 sul Renault Espace, 150 euro a testa ai passeur: arrestati tre afghani

Polizia (foto d'archivio)

Il “biglietto” dei passeur senza scrupoli costa sempre più caro: in media più di 150 euro a testa per fare pochi chilometri e oltrepassare illegalmente il confine con la Francia.

Tre afghani di 22, 29 e 32 anni, che trasportavano quattordici migranti, nascosti tra i sedili e il bagagliaio di un monovolume Renault Espace, diretti in Francia, ieri sono stati arrestati dalla polizia di frontiera a Ventimiglia.

L’operazione contro l’immigrazione clandestina è scattata quando gli agenti hanno notato alcuni movimenti sospetti da parte del conducente del veicolo. E’ stato quindi predisposto approntato un servizio di controllo in autostrada e il monovolume è stato fermato mentre l’afghano alla guida stava prendendo il biglietto al casello dell’A10.

Due poliziotti hanno aperto le portiere del veicolo e allo stesso tempo sono arrivate le pattuglie di rinforzo. Si è quindi scoperto che accanto all’autista si erano sistemati gli altri due passeur, mentre nel resto dell’auto viaggiavano, stipati in condizioni critiche, i quattordici clandestini sostanzialmente incastrati uno con l’altro nei posti retrostanti e nel bagagliaio. Tanto da non riuscire a muoversi e ad avere difficoltà anche nel respirare.

 

 

Tentato stupro a Ventimiglia, intervengono residenti e un passante: africano scappa

Violenza (foto di repertorio)

Una giovane bulgara, senza fissa dimora, la scorsa notte è stata vittima di violenza sessuale e di un tentativo di stupro a Ventimiglia. La giovane è stata aggredita da uno straniero, che ha cominciato a sfilarle i pantaloni di dosso dopo aver cercato anche di rapinarla di un tablet.

Solo grazie alla reazione della donna, che ha urlato richiamando l’attenzione dei residenti della zona e di un passante che ha chiamato i carabinieri, si è evitato il peggio.

L’inquietante episodio è avvenuto intorno alle 2.30 in vico San Nicola, una stradina in centro, dove la giovane si accingeva a trascorrere da sola la notte.

Secondo i primi accertamenti, l’africano dopo averla toccata nelle parti intime ha provato a stuprarla, ma a seguito dell’intervento dei residenti che hanno a loro volta urlato e del passante che si è avvicinato per aiutarla ha desistito cominciando a scappare verso la stazione ferroviaria.

L’immigrato è stato rincorso dallo stesso passante e i militari, tempestivamente intervenuti, hanno setacciato l’area, ma non sono riusciti ad acchiapparlo.

La giovane bulgara è stata trasportata al pronto soccorso in stato di choc. Le è stato diagnosticato un trauma cervicale dovuto alla violenta aggressione.

Indagini in corso per individuare il violento.

 

Genova Antifa: picchiato un 20enne con la bandiera italiana, danneggiate vetrine

Scritte Genova Antifa

Un 20enne nel tardo pomeriggio di ieri è stato aggredito e picchiato nella zona di piazza della Vittoria da alcuni partecipanti al corteo di Genova Antifascista.

Secondo i primi accertamenti, l’unica “colpa” del giovane genovese, che non aveva provocato nessuno, è stata quella di essere sceso in strada con una bandiera italiana sulle spalle e quindi sarebbe stato scambiato per un ultrà di destra (la vittima dell’aggressione, in stato di choc, avrebbe riferito di non essere stato a conoscenza dei fatti di Macerata).

E’ stato colpito in testa con violenza, forse con un manganello o un tubo di ferro, al volto e a un ginocchio. Poi è stato soccorso e trasferito al Galliera, dove è stato medicato con alcuni punti di sutura alla testa e sottoposto all’esame della Tac.

Poco prima, intorno alle 19, la violenza si è riversata anche contro alcuni esercizi commerciali.

Non solo traffico in tilt, scritte sui muri, minacce di morte ai fasci, fumogeni e striscioni come per la sede di Lealtà Azione di via Serra. Alcuni manifestanti si sono scagliati contro le vetrine degli esercizi commerciali in corso Buenos Aires dopo che il corteo aveva raggiunto piazza Alimonda.

I danneggiamenti hanno riguardato, tra gli altri, la banca Credit Agricole Carispezia in piazza Tommaseo e l’immobiliare Gabetti di corso Buenos Aires.

Cinque giovani provenienti da fuori Genova sono stati fermati nel pomeriggio di ieri dagli agenti della nei pressi del Centro storico poco prima dell’inizio del corteo Antifa e trasferite in Questura perché sorpresi con gli zaini pieni di indumenti neri come i black bloc, alcune mazze e altri oggetti atti a offendere.

I giovani, dopo essere stati identificati, sono stati tutti rilasciati in serata e denunciati in stato di libertà.

 

 

 

 

Al MuSeL: L’archeologia cambia e spiega la storia

MuSel: Sistema Museale di Sestri Levante

Domenica 4 febbraio alle ore 15 si terrà una speciale visita guidata al MuSeL, il Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante, per scoprire con uno sguardo diverso e approfondito la storia di questa cittadina della costa del Levante Ligure, in particolare le nuove acquisizioni del Museo tra cui il cippo di età romana rinvenuto sul Monte Ramaceto.

Infatti negli appuntamenti fissi del cartellone di itinerari di “EnjoyGenova”, vengono inseriti anche appuntamenti “fuori porta”, come in questo caso “Quando l’archeologia cambia la storia”. Attraverso la visita guidata al Museo Archeologico e della Città, si andrà, alla scoperta della storia non soltanto di Sestri Levante, ma di tutto il Golfo del Tigullio, ponendo principalmente l’attenzione sull’epoca protostorica e romana.

Ma c’è qualcosa davvero di romano in questa parte di Liguria? Grazie all’archeologia si sta completando un complesso e un curioso puzzle. La morfologia del territorio dal III secolo a.C. i Romani, pur essendo interessati a questa zona, hanno sempre avuto grosse difficoltà nel conquistarla, almeno allo stato attuale delle ricerche, non conviene parlare di una vera e propria colonizzazione romana, quanto di “romanizzazione”, vale a dire un processo di integrazione culturale avviato dai Romani verso la metà del II secolo a.C. nel territorio abitato dal popolo ligure.

Principale testimonianza di questa integrazione sono alcuni siti rurali, come quelli studiati a Statale e Porciletto, rispettivamente in Val Graveglia e Valle Sturla, chiamati “stazioni a tegoloni” perché contraddistinti dal ritrovamento di vere e proprie grosse tegole usate come coperture delle case. L’acquisizione di usi e costumi romani è dimostrata per esempio dalla stupefacente gemma in diaspro (materiale locale) con figura umana incisa, di chiara influenza romana. Ma ora anche lo stupefacente ritrovamento del cippo ascrivibile all’età romana sul Monte Ramaceto apre nuove prospettive di ricerca… e l’allestimento all’interno del MuSeL lo rende ancora più d’effetto grazie alla collocazione in una saletta dedicata soltanto a questo reperto del II secolo d.C., che si riferisce al confine con un terreno (latifondo) dell’Imperatore.

La Cooperativa TerraMare, che ha ideato il percorso guidato previsto per domenica 4 febbraio, ha svolto un ruolo nel processo di creazione e sviluppo del Museo, lavorando alle ricerche che hanno portato alla realizzazione del progetto museale. La guida porterà dunque la propria esperienza diretta, di archeologa e di studiosa, com’è nel vero “spirito” del progetto “EnjoyGenova” che prevede proprio di svelare le storie e le curiosità anche grazie a chi ha “vissuto” direttamente il territorio. Appuntamento per tutti poco prima delle ore 15 presso la stazione ferroviaria di Sestri Levante. Prezzo della visita euro 6. Prenotazione obbligatoria al 335 1278679, email enjoygenova@archeologia.it

Mercato Spezia, ds Andrissi: Operato con oculatezza

Spezia, Aquile imbattute in A contro la Salernitana
Spezia Calcio

Al termine del mercato invernale, è il Direttore Sportivo Gianluca Andrissi a fare il punto sulle operazioni del Club di via Melara: “E’ stato un mercato positivo e svolto con grande attenzione, con otto uscite e tre acquisti, oltre al rientro di Awua ed alla risoluzione di Datkovic; Palladino e Mora erano obiettivi che avevamo già in mente da tempo, mentre Alberto De Francesco era una grande occasione a costo zero che non potevamo perdere.

Luigi Giorgi resterà fuori lista, si tratta di una decisione non facile che riguarda un calciatore forte, abbiamo provato a trovare una soluzione differente, ma il regolamento è chiaro e questa scelta è figlia dei mesi scorsi, pertanto si allenerà con noi per essere pronto a partire da luglio.

Candela? Dopo Spezia-Palermo il Presidente Onorario ha ribadito che il Settore Giovanile è al primo posto nei suoi pensieri, sia dal punto di vista sportivo che per la valenza sociale e tutto il Club viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, come lo dimostrano i tanti ragazzi di valore che militano nel Settore Giovanile e che sono attenzionati da società di prima fascia. La nostra intenzione era quella di non cedere nessuno dei nostri giovani e di proporre contratti quinquennali al compimento del diciottesimo anno di età, dato che prima i regolamenti non lo consentono, ma per quanto riguarda Candela, che aveva in essere un contratto fino al 30 giugno 2019, la proposta di rinnovo non è stato accettata, con la famiglia ed il procuratore che hanno optato per il Genoa; per noi resta un’operazione economicamente importante anche per il futuro, ma per i vari Corbo, Benedetti, Mulattieri e co. abbiamo in mente altro ed il nostro sogno è vederli crescere fino a guadagnare una maglia da titolare in Prima Squadra.

Un vice de Col?  Corbo ormai è parte integrante del gruppo di mister Gallo, senza dimenticare che Augello può giocare anche a destra, pertanto abbiamo preferito evitare di andare ad acquistare tanto per il gusto di farlo e puntare sui calciatori che avevamo già a disposizione; i nostri giocatori sanno che il Club  crede fortemente in questo gruppo e ne abbiamo dato prova in fase di mercato, inserendo soltanto tre elementi mirati e motivati che potessero alzare il livello tecnico/qualitativo.

Seguiamo con attenzione i tanti ragazzi in prestito, ad esempio oggi mi dispiace non poter andare ad assistere alla sfida Bassano-Sudtirol, ovvero Proia contro Gyasi, ma ci sarà comunque qualcuno al mio posto, perchè è importante seguire la crescita dei nostri calciatori in giro per l’Italia.

Il mercato estivo aveva portato ad un rinnovamento totale, ma eravamo consci del valore degli uomini che avevamo a disposizione; ora abbiamo un telaio da cui ripartire per la prossima stagione, poi faremo le dovute valutazioni per formare un gruppo ancor più competitivo”.

Lazio-Genoa, Ballardini: Dobbiamo dare di più

Toro-Genoa, Ballardini: buona prova della difesa
Mister Davide Ballardini

Nella città eterna per immergersi nella storia. Sullo slancio dell’apertura delle celebrazioni per il 125° anniversario dalla fondazione del club e dalla nascita del calcio in Italia, il Grifone prova a riaprire le ali nel regno di Olimpia.

La fine del mercato invita ad alleggerirsi dei vizi capitali. Guardare avanti con la mentalità acquisita, se possibile con ancora più compattezza, verso il traguardo che porta alla salvezza. “Sono arrivati giocatori che avevano il piacere e l’entusiasmo di venire. Poi magari si volevano anche giocatori con altre caratteristiche, ma non è stato possibile prenderli. Le sconfitte con Juventus e Udinese portano un messaggio chiaro. E’ importante fare di più e meglio, non basta ciò che si è fatto. Ne abbiamo le capacità. Il Genoa, se è il Genoa che conosco, è squadra che sa stare in campo. Attenta, seria, umile. Con la voglia di uscire da una situazione non semplice. Si sa che si dovrà soffrire, ma alla fine sei ricompensato di ciò che meriti. Non si può parlare di Lazio come di rivelazione. Ha giocatori di una forza e di una qualità pari alle più forti. Dovremo essere straordinariamente bravi con le caratteristiche che ci hanno contraddistinto. Con la fame che si deve esibire. Non ti vengono a pressare gli avversari, sono consapevoli del loro potenziale, con una rosa ben costruita. Sono padroni in ogni momento della partita. L’unica cosa che mi viene in mente è essere sempre squadra nell’attenzione, nella voglia di correre, nella determinazione a lottare”.

Non è dato sapere, quando mancano due giorni alla gara e la preparazione è tutta da completare, se qualcuno dei nuovi esordirà dall’inizio. La rimescolata nel mazzo, ha portato carte nuove. “Ho visto squadre più forti di noi che si difendevano con la palla, è una fortuna difendersi così. Con questi nuovi avremo più possibilità di difenderci tenendo un po’ di più il pallone, ma da qui a dire che ci difenderemo con la palla penso che ce ne passi. Hiljemark ha tanta quantità e qualità. E’ un giocatore generoso, dinamico, ha fisicità. La sua presenza si farà sentire in zona gol, avendo tra le corde gli inserimenti senza palla. Per Bessa il discorso è un altro. Con il pallone è molto bravo, ha senso del gioco, può ricoprire anche lui diversi ruoli. Fortunatamente dispongo di giocatori che mi mettono in difficoltà nelle scelte. Galabinov ha caratteristiche diverse rispetto agli altri attaccanti. Con la nostra generosità, dobbiamo dare più presenza vicino alla porta avversaria. Non siamo un gruppo che si risparmi, dobbiamo però mantenere equilibrio. Pandev è stato molto bravo. E’ un giocatore che lega il gioco, sa come muoversi e dà una mano in fase di ripiegamento. Siamo molto contenti di averlo, qui nessuno si risparmia. Sono passati tanti anni dall’esperienza sulla panchina della Lazio. Erano sono stati commessi degli errori, io ne ho commessi. Errori non sul campo, di scelte tra cui Pandev. E’ una cosa passata. La Lazio ha fatto la sua strada molto bene, io il mio percorso. Immobile era qui al Genoa nel mio secondo periodo. Ha uno strapotere fisico, vede la porta, si intravvedevano grandi qualità. Ha fatto la carriera che si merita”.

 

Samp-Torino, Murru: Bel duello con Iago Falque

Più crescono i minuti nelle gambe, più aumenta la confidenza nelle proprie potenzialità. Il momento per Nicola Murru è di quelli buoni. «Impiegandomi sempre di più, il mister ha dimostrato di credere in me – comincia il terzino sinistro, alla seconda da titolare di fila -. Oggi la gara era complicata, molto fisica. Nel primo tempo abbiamo palleggiato poco, nel secondo invece di più. E avremmo meritato anche qualcosa di più».

Duelli. I testa a testa con i granata non sono mancati. «È stato un bel duello quello con Falque – racconta il sardo -, era importante non lasciargli spazio. Impossibile staccargli gli occhi di dosso, altrimenti ti punisce. Il recupero su Belotti? Ho cercato di dare il cento per cento ed è andata bene. Se possiamo andare in Europa? Sì, ma dobbiamo guardare a noi stessi, pensando gara dopo gara».

 

Samp-Toro, Torreira: Rete bellissima

Quattro gol in una sola stagione si traduce in record personale. Ma Lucas Torreira avrà tempo di ritoccare questa statistica se continuerà ad affinare la tecnica sui calci di punizione. Quello che ha segnato al Torino, sporco e sorprendente, è frutto di uno schema studiato e ristudiato al “Mugnaini”. «La rete è stata bella – commenta il centrocampista tuttofare -, perché ci ha aiutato ad aprire la partita. Peccato però poi ci abbiano pareggiato».

Dedica. «Segnare in casa è bellissimo – dice l’uruguayano che con Marassi ha un feeling particolare  -, c’è un’atmosfera suggestiva. Stavolta la mia è stata un’esultanza speciale: la dedico ad un mio ex allenatore ai tempi dei Giovanissimi, Pichuri, che è scomparso due giorni fa. L’Europa? Ci pensiamo e continuiamo a sognare, pensando partita per partita a fare del nostro meglio».

Samp-Toro, Giampaolo: Continuiamo a macinare punti

Samp-SPAL, Giampaolo: voglio una grande partita
Giampaolo, mister della Sampdoria

E ora le partite utili consecutive sono quattro: due vittorie e due pareggi. La Sampdoria può guardare al futuro con una certa tranquillità, conscia del suo valore. «È stata una gara fisica, di contatto. Sporca. Esattamente come mi aspettavo – racconta alle tv Marco Giampaolo -. Il Torino ha un centrocampo fisico, ma noi siamo stati bravi a stare in ballo in una partita che non è fatta per le nostre caratteristiche. Però questo è un aspetto importante, perché non abbiamo perso contatto con la situazione. Il punto ci sta e fa classifica».

Strada. «Camminiamo e camminiamo – prosegue il mister -, siamo sulla buona strada. La punizione con lo schema? L’abbiamo subita una volta e i ragazzi allora l’hanno memorizzata. I miei sono bravi e svegli. Che penso della classifica? Guardo sempre in alto, ma abbiamo vinto con Fiorentina e Roma e pareggiato con il Torino e sempre con i giallorossi a Marassi. Non posso essere scontento».