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Lettera minatoria al parroco delle Gianchette a Ventimiglia

don Rito Alvarez

E’ passato un anno da quando don Rito Alvarez, parroco della chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette a Ventimiglia, aveva ricevuto minacce per la sua posizione nei confronti dei migranti, oggi una nuova lettera.

Il tenore della missiva è lo stesso di quella precedente e riguarda l’ospitalità ai migranti che don Rito ha offerto aprendo le porte della parrocchia.

Sul caso sta ora indagando la polizia. Don Rito non commenta l’accaduto.

Il vescovo Antonio Suetta ha, in ogni caso, già deciso il trasferimento per la prossima estate del sacerdote nella parrocchia di San Biagio, in val Crosia.

Comunali Alassio, Forza Italia diffida Melgrati per il simbolo

Comunali Alassio, Forza Italia diffida Melgrati per il simbolo

I vertici savonesi di Forza Italia, su indicazione di quelli nazionali, oggi hanno ufficialmente diffidato Marco Melgrati, candidato sindaco a Alassio per la lista civica ‘Prima Alassio’, dall’utilizzo del simbolo scelto perché giudicato troppo simile a quello proposto dalla Casa delle Libertà negli anni 2000.

Marco Melgrati, vice coordinatore regionale di FI, ha scelto di candidarsi a sindaco contro il suo stesso partito che invece sostiene il primo cittadino uscente, Enzo Canepa.

Secondo la diffida di Forza Italia “colori, disposizione e font richiamano molto da vicino quelli dell’ex simbolo della Casa delle Libertà. Per utilizzare un logo patrimonio del centrodestra è necessaria un’autorizzazione che non può essere concessa a Melgrati, il quale, per quanto sia membro del partito, ora è in competizione con lo stesso”.

 

Prà, 20enne tentata rapina con apribottiglie: arrestato

Polizia (immagine di repertorio)

Ha tentato di rapinare un negozio di calzature a Genova Prà con un apribottiglia ma la commessa l’ha messo in fuga. Il bandito in fuga è stato fermato dalla polizia ed ha resistito all’arresto ferendo leggermente un agente.

Si tratta di un 20enne con pregiudizi di polizia che è stato denunciato per tentata rapina e per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il ragazzo è entrato con il passamontagna in testa e l’apribottiglie in mano.

La commessa ha intuito le sue intenzioni e, coraggiosamente, lo ha allontanato dal negozio.

L’allarme ha permesso ai poliziotti delle volanti di giungere sul posto in pochi minuti e dopo una ricerca nelle vie di Prà il ragazzo è stato intercettato.

Poi, alla vista degli agenti, il giovane ha reagito aggredendo e ferendo un poliziotto. Alla fine è sttao bloccato e denunciato.

Pallanuoto, A1F: Bogliasco e Rapallo in semifinale

Si aprono con due sorprese le final six Unipolsai che decideranno il trentaquattresimo scudetto femminile.

La Bogliasco Bene, sesta della regular season, batte la SIS Roma (terza) 7-4 nel primo quarto di finale e si qualifica alla semifinale dove affronterà le campionesse d’Italia della Plebiscito Padova sabato alle 20.00. Nel match in diretta su WP Channel, col commento di Ettore Miraglia e del cittì del Setterosa Fabio Conti, molto equilibrio per due tempi. Poi il break decisivo delle liguri con un perentorio 5-1 prodotto dalle veloci controfughe dell’australiana Casey. Anche il secondo quarto di finale tra Kelly Milano-Rapallo Pallanuoto vede le quinte battere le quarte in una partita che termina 11-4 per le liguri addirittura sull’8-0 a metà terzo quarto. Le due squadre si erano incontrate sabato scorso e avevano pareggiato 10-10. Ora il Rapallo è atteso dalla prima semifinale contro l’Ekipe Orizzonte Catania, vincitore della regular season, alle 18.30 in diretta su WP Channel. Seguono tabellini, commenti e programma.

SIS Roma-Bogliasco Bene 4-7
SIS Roma: Sparano, Tabani, Gual Rovirosa 2, Marani, Giovannangeli, Tankeeva 1, Picozzi, Sinigaglia, Galardi, Centanni, Giachi 1, Cellucci, Brandimarte. Coach Formiconi.
Bogliasco Bene: Falconi, Viacava, Zimmerman, Dufour, Trucco, Millo 1, Maggi 2, Rogondino, Boero, Rambaldi Guidasci, Cocchiere 2, Casey 2, Malara. Coach Sinatra.
Arbitri: Collantoni, Carmignani
Note: parziali 2-2, 0-0, 1-5, 1-0. Spettatori 200 circa. Malara in porta per Bogliasco. Superiorità numeriche: Sis Roma 2/10, Bogliasco 2/7. Sinatra (all. B) ammonito per proteste. Tabani (R) uscita per limite di falli nel quarto tempo.

CRONACA. Partenza lenta con le squadre che si studiano. Poi in due minuti quattro fiammate: Maggi apre le danze ben servita da Millo (0-1); la spagnola Gual Rovirosa, vicecampionessa mondiale a Budapest, impatta dopo 18 secondi sola soletta dall’angolo. Poi due superiorità numeriche: al gol di Maggi dal perimetro risponde ancora la fantasista iberica dai cinque metri con deviazione della difesa (2-2). Si ricomincia sulla falsariga del primo tempo, con le squadre che cercano il gioco al centro con Galardi e Cocchiere senza riuscire a sbloccare il puntegggio. L’australiana Zimmerman prende due falli gravi, ma Roma non passa e l’attacco si inceppa anche nella quarta occasione in più (1/4). Seconda parte di gara più pimpante. Stavolta è la giallorossa Giachi a prendere il secondo fallo grave e Cocchiere si sblocca dal centro (2-3). Roma sbanda: prima il centroboa ligure classe ’99 fa doppietta e poi una controfuga dell’australiana Casey porta addirittura sul + 3 le biancocelesti dopo 2 minuti del terzo tempo (5-2). Roma sembra anestetizzata, sbaglia due superiorità e offre la quinta chance alle liguri che trasformano. Le giallorosse ritrovano la via del gol dopo 15 minuti di paralisi, grazie a una sontuosa girata dal centro di Tankeeva ben assistita da Centanni per il topgol del match (3-5). Le ragazze di Formiconi provano a rientrare, ma il gol arriva dall’altra parte con due controfughe: Casey fa doppietta e Millo che porta le compagne al massimo vantaggio sul +4 (7-3). Nel quarto tempo Giachi apre le danze dopo un minuto e mezzo segnando il meno tre in azione di superiorità (2/7). La pressione giallorossa aumenta e il Bogliasco si carica di falli. Tabani tiene la difesa capitolina, ma esce per tre falli gravi (due consecutivi). La Bogliasco Bene gestisce il possesso; Picozzi fallisce due superiorità numeriche a 2 minuti dal termine. Fine dei giochi. Le liguri giocheranno la semifinale con le campionesse d’Italia del Padova.

Kally NC Milano-Rapallo 4-11
Kally NC Milano: Nigro, Apilongo, Crudele, Gitto, Ranalli, Fisco 1, Manczinger 1, Zerbone, Cordaro, Crevier 2, Magni, Repetto, Rosanna. Coach Diblasio.
Rapallo: Lavi, Zanetta 2, Gragnolati 3 (1 rig.), Avegno 2, Marcialis, Sessarego, Antonucci, Giustini, Van Der Graaf 1, Cuzzupe, Genee 1, Gagliardi 2, Gaetti. Coach Antonucci.
Arbitri: Calabro, Ercoli
Note: parziali 0-5, 0-2, 2-1, 2-3- Spettatori 300 circa. Presente in tribuna Antonio Cassano. Superiorità numeriche: Milano 2/13, Rapallo 5/8. Zanetta e Marcialis (R) espulse per limite di falli nel quarto tempo.

CRONACA. Il match si apre con due superiorità: Milano sbaglia con Manczinger, mentre Rapallo passa con l’olandese Genee che la spinge dai due metri. Le liguri sono scatenate e raddoppiano con Zanetta a metà tempo. Milano sbanda e perde colpi soprattutto in difesa, dove subisce una controfuga velenosa trasformata dalla millenians Galardi, ben servita dall’azzurra Gragnolati (3-0). E’ un monologo gialloblu con Zanetta ispiratissima da fuori per il 4-0 prima del 5-0 di Avegno sull’ennesima sbandata difensiva delle milanesi. Le biancorosse non si sbloccano e sbagliano anche la quarta superiorità concessa per fallo grave di Marcialis (lady Cassano seguita dal marito in tribuna). L’ungherese Manczinger non si sblocca nenche sul quinto extraman e allora sono ancora le liguri che passano: il secondo fallo grave milanese concede il bel giro palla delle avversarie finalizzato dall’altra olandese ex Gouda, Van der Graaf, che fa due su due e 6 a 0 a metà tempo. Il monologo delle calottine scure si allunga anche al 7-0 con tiro a schizzo di Gragnolati. Due superiorità sbagliate per parte chiudono la metà gara. Nel terzo tempo i ritmi calano e Rapallo aumenta ancora il break grazie al tandem Gragnolati-Galardi che confeziononano l’8-0. Dopo 22’20 arriva il timbro delle meneghine con la conclusione da fuori di Fisco che la piazza all’angolo alla sinistra di Lavi. Il tempo del secondo gol biancorosso della canadese Crevier (il primo in extraman su otto tentativi) e si apre la volata finale sul 2-8. Il botta e risposta in superiorità numerica tra Crevier e Avegno lascia il distacco inalterato in apertura di ultimo tempo (9-3). La magiara Menczinger si sblocca con la palomba del meno cinque (4-9) ma poi ne sbaglia una identica l’azione successiva, che avrebbe potuto dare maggiore brio al finale che invece è ancora gialloblu con la doppietta di Gragnolati in extraplayer e su rigore per il nuovo +7 (11-4) che chiude definitivamente il match.

FINAL SIX UNIPOLSAI – Firenze 11-13 maggio

venerdì 11 maggio
Sis Roma-Bogliasco Bene 4-7 WP CHANNEL
20:00 Kally Milano-Rapallo 4-11 WP CHANNEL

sabato 12 maggio
17:00 finale 5/6 posto Sis Roma/Kally Milano WP CHANNEL
18:30 L’Ekipe Orizzonte – Rapallo semifinale WP CHANNEL
20:00 Plebiscito Padova – Bogliasco Bene semifinale WP CHANNEL

domenica 13 maggio
15:00 esibizione Waterpolo Ability
16:30 finale 3/4 posto WP CHANNEL
18:00 finale 1/2 posto RAISPORT

ALBO D’ORO
1985 Volturno
1986 Volturno
1987 Volturno
1988 Volturno
1989 Volturno
1990 Volturno
1991 Volturno
1992 Orizzonte Catania
1993 Orizzonte Catania
1994 Orizzonte Catania
1995 Orizzonte Catania
1996 Orizzonte Catania
1997 Orizzonte Catania
1998 Orizzonte Catania
1999 Orizzonte Catania
2000 Orizzonte Catania
2001 Orizzonte Catania
2002 Orizzonte Catania
2003 Orizzonte Catania
2004 Orizzonte Catania
2005 Orizzonte Catania
2006 Orizzonte Catania
2007 Fiorentina WP
2008 Orizzonte Catania
2009 Orizzonte Catania
2010 Orizzonte Catania
2011 Orizzonte Catania
2012 Pro Recco
2013 Rapallo Pallanuoto
2014 Mediterranea Imperia
2015 Plebiscito Padova
2016 Plebiscito Padova
2017 Plebiscito Padova

Avellino-Spezia, Corbo: emozionante esordire

Un’ottima prova all’esordio tra i professionisti per Gabriele Corbo, promettente difensore aquilotto classe 2000, che in un “Partenio” gremito non si è fatto tradire dall’emozione, lottando come un veterano fin dalle prime battute di gioco.

”E’ stata un’emozione difficile da descrivere, perchè esordire in uno stadio strapieno, davanti a diecimila persone non capita tutti i giorni e sono contentissimo anche perchè oggi c’era tutta la mia famiglia ed hanno potuto condividere con me la gioia di questa giornata.

Ringrazio il mister ed i compagni per la fiducia riposta nei miei confronti, questo per me deve essere un punto di partenza e deve spingermi a fare sempre meglio per vivere tantissime altre serate così.

Castaldo? E’ un uomo di esperienza, ma Terzi mi ha aiutato molto, mi è sempre stato vicino e credo di essermela cavata abbastanza bene.

La Primavera? Domenica ad Ascoli cercheremo di fare del nostro meglio per accedere al turno successivo e continuare a sognare in grande.

Un giocatore a cui mi ispiro? Mi piace tantissimo Sergio Ramos, uno dei difensori più forti al mondo ed è sempre un piacere vederlo giocare”.

Avellino-Spezia, Gallo: Giocato con impegno

Spezia, 2017 in archivio dopo il pari di Parma
Mister Gallo

Al termine della sfida giocata in casa dell’Avellino, Fabio Gallo analizza così l’incontro.

”Credo che la partita di questa sera sia uno spot importante per il calcio italiano, perchè così come avevamo fatto sabato scorso, anche oggi siamo scesi in campo con grande professionalità, giocando con impegno e provando a portare a casa punti; dal punto di vista del gioco credo che un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma alla fine le maggiori motivazioni dell’Avellino hanno sicuramente fatto la differenza su quel pallone calciato in rete da Castaldo.

Create occasioni nelle quali con più determinazioni avremmo potuto fare meglio, ma ripeto, ciò che più mi sta a cuore è che la mia squadra sia venuta al “Partenio” per giocarsela e non fare regali a nessuno.

Questo è uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni, per quanto ci riguarda avremmo potuto fare meglio contro squadre che stanno dietro a noi in classifica, forse ci è mancato il cambio di passo nel momento decisivo, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preffisati ad inizio stagione; personalmente sono contento di quanto fatto, abbiamo lanciato tanti giovani, oggi ad esempio ha esordito Corbo che è il terzo 2000 sceso in campo quest’anno, e per quanto richiesto dal Club ritengo sia stata una stagione positiva.

L’Avellino? Squadra che avrebbe meritato altra classifica, ma purtroppo per tutti noi il calcio non è una scienza esatta e dobbiamo sempre fare i conti con quello che dice il campo, nel bene e nel male

Avellino-Spezia 1-0, Castaldo decide al Partenio

Vince la squadra più motivata al Partenio: l’Avellino batte lo Spezia 1-0 e fa un balzo per la salvezza.

I liguri giocano sottotono ma anche i padroni di casa non sembrano brillanti. Il primo tempo termina 0-0 con pochi sussulti.

Nella ripresa irpini più determinanti  che arrivano al gol con il solito Castaldo al ‘76. La partita non dice più niente e si avvia al finale con l’1-0 finale.

fc

Avellino-Spezia 1-0 (0-0 primo tempo)

Marcatori: 76’ Castaldo (A)

Avellino (4-3-3): Radu; Ngawa (53’ Ardemagni), Kresic, Migliorini, Falasco; Gavazzi, Di Tacchio, Wilmots; Molina, Castaldo, Bidaoui (64’ D’Angelo). All. Foscarini
​
Spezia (4-3-1-2): Manfredini; De Col, Corbo (69’ Capelli), Terzi, Giani; Pessina (60’ Mora), Juande, Lopez; De Francesco; Gilardino (67’ Granoche), Marilungo. All. Gallo

Arbitro: Marinelli di Tivoli

Ammoniti: 13’ Pessina (S), 77’ Castaldo

Genoa, Rossi: Vogliamo finire bene la stagione

E’ presto per vedere attraverso la palla di vetro cosa riserverà il futuro. Il presente ha però la faccia sorridente di un fuoriclasse come Giuseppe Rossi che al Genoa, specializzato nel recupero di campioni come insegnano gli esempi di Thiago Motta e Perotti, è tornato a respirare il profumo del campo e sentirsi giocatore, riassaporando sensazioni che erano confinate in cantina. Il gol alla Fiorentina segna uno spartiacque tra ieri e oggi, aprendo un ponte su un domani da immaginare e costruire.

Dopo la semina di mesi, lavoro e aspettative, i frutti eccoli qua. C’era necessità di farli maturare e tutelarli dalle intemperie. Ora sono esplosi e vanno raccolti. “Le esperienze contribuiscono a renderti più forte ad affrontare le situazioni, specie se si ha un approccio positivo e si ha fiducia in se stessi. In questo atteggiamento mi sento americano” ha confidato Pepito alla troupe di Total Italian Football, il magazine della Lega distribuito per il mercato estero. “Ho sogni da realizzare e tante cose ancora da fare, salendo un gradino alla volta. Mai ho pensato di smettere con il calcio”.

Una forza d’animo direttamente proporzionale al talento che madre natura gli ha donato nei piedi. E nel cervello grazie a un’apertura mentale fuori concorso. Il premio sta nell’affetto che il popolo genoano e i tifosi di altre fedi gli stanno tributando. “E’ un nuovo inizio. Sogno di tornare un giorno in Nazionale e il Genoa è una tappa fondamentale. Queste ultime partite sono verifiche importanti. Sono orgoglioso di vestire la maglia di un grande club come il Genoa, per la sua storia e la sua fan-basis a partire dalla Gradinata Nord. Poche società in Europa hanno tifosi così appassionati”.

Basta buonismo e degrado: stop alcol per strada dalle 7 alle 21 | Mappa

Alcol per strada nel Centro storico di Genova

Insicurezza e degrado. Stop alcol per strada nel Centro storico a Genova. Il Comune, su richiesta di residenti e commercianti, ha vietato il consumo di bevande alcoliche in gran parte di vicoli e piazze da Principe a Sottoripa.

Il provvedimento di Tursi stabilisce che in molte zone è vietato “dalle 7 alle 21 il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore, in area pubblica e o aperta al pubblico ad eccezione dei dehors”.

Sono state previste multe fino a 500 euro.

“Considerato il successo e l’efficacia che l’ordinanza ha avuto a Sampierdarena – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino (Lega) – abbiamo considerato non solo necessario ma prioritario estendere tale provvedimento in quelle zone dove il ripristino della vivibilità è ineludibile”.

“La zona di Sottoripa merita un’attenzione particolare – ha aggiunto l’assessora al Commercio Paola Bordilli (Lega) – perché si tratta di una parte di città che costituisce un polo attrattivo per le attività turistiche e di svago in cui non possiamo più permettere i numerosi episodi di ubriachezza, spesso molesta, che creano degrado e insicurezza”.

Ecco la mappa del perimetro all’interno del quale vige il divieto di consumare alcolici per strada dalle 7 alle 21: Piazza del Principe, Via Bersaglieri d’Italia, Via Alpini D’Italia, Via Gramsci, Calata Simone Vignoso, Ponte Morosini, Ponte Calvi, Passeggiata Calata Rotonda, Ponte degli Spinola, Calata Falcone e Borsellino, Ponte Embriaco, Via al Porto Antico, Calata Cattaneo, Calata Mandraccio, Via alla Calata Marinetta, Via della Mercanzia, Piazza Cavor, Via Turati, Via San Giorgio, Piazza San Giorgio, Via Canneto il Curto,  Via S. Lorenzo sino alla Piazza S. Lorenzo (compresa), Piazza Raibetta, Via Frate Oliverio, Via Sottoripa, Piazza Caricamento, Via al Ponte Reale, Piazza Banchi, Via degli Orefici, Via di Soziglia, Piazza Soziglia, Via dei Macelli di Soziglia, Vico inferiore del Ferro, Vico del Ferro, Via Garibaldi, Piazza della Meridiana, Via Cairoli, Largo della Zecca, Via Bensa, Piazza della Annunziata, Via Balbi (esclusa), Piazza Acquaverde, Via A. Doria.

“E’ un’ordinanza che aspettavamo da tempo – ha spiegato il presidente del Civ Sottoripa Stefano Boggiano – si tratta di un inizio che finalmente c’è stato. Ringraziamo gli assessorati alla Sicurezza e al Commercio che si sono dati da fare venendo incontro alle esigenze di residenti e commercianti. Apprezziamo gli sforzi del Comune di Genova”.

“Porto Antico, Sottoripa e Principe – hanno aggiunto il presidente del Municipio Centro est Andrea Carratù e il consigliere municipale delegato alla Sicurezza Antonio Susi Olivieri – rappresentano il biglietto da visita della città. L’ordinanza anti alcol nasce dal basso perché da tempo era stata richiesta dai residenti e dal tessuto buono del commercio nel Centro storico. Infatti, è solo l’inizio di un percorso contro il degrado. A breve comincerà anche una ristrutturazione dei porticati storici a Sottoripa. Ringraziamo gli assessori e il sindaco Marco Bucci per il loro impegno. Chiediamo a tutti i genovesi di collaborare e darci una mano per lo sviluppo della Città vecchia e per renderla più vivibile a tutti”.

 

 

Una Voce nel Silenzio per i cristiani perseguitati: conferenza di Rosselli

Una Voce nel Silenzio: conferenza all'Hotel Rex a Genova Albaro

Domani alle 16.30 presso l’Hotel Rex in via De Gaspari 9 a Genova Albaro è in programma la conferenza intitolata “Una voce nel silenzio si racconta”, che vedrà come relatori Stefano Pavesi, Francesco Baj, Giacomo Traverso (volontari di “Una Voce nel Silenzio”). Interverrà lo storico e giornalista genovese Alberto Rosselli.

L’appuntamento culturale è incentrato sulla persecuzione dei cristiani nei paesi a maggioranza musulmana e di quelli presenti nella Cina comunista, dove le minoranze sono costrette a vivere in un clima poliziesco e, comunque, di netta discriminazione.

I temi che verranno trattati spazieranno dalla situazione mediorientale a quella balcanica e saranno affrontati dai volontari di “Una voce nel silenzio” che illustreranno le varie missioni umanitarie svolte negli anni, con un excursus da parte di Rosselli (in particolare sulla situazione armena e cinese, ma anche su Turchia, Siria e Iraq).

“Una Voce nel Silenzio – spiegano gli organizzatori – ha l’obiettivo di dare voce a tutte quelle Comunità che oggi sono perseguitate per la loro fede cristiana e nasce nell’ambito di ‘Bran.co Branca Comunitaria Onlus’ che da sempre fa dell’Identità, della Comunità, e del Solidarismo i tre pilastri fondamentali della propria azione.

Il progetto nasce con lo scopo di fare luce sulla questione relativa alle persecuzioni dei cristiani nel mondo ma rapidamente estende il suo raggio d’azione alle missioni umanitarie e all’aiuto diretto in favore di comunità oppresse, private della loro autonomia e della loro libertà.

La nostra prima missione si è svolta in Siria, paese vessato da anni di guerra contro il terrorismo. Abbiamo raccolto in Italia materiale di prima necessità (indumenti, medicine, materiale infermieristico) da donare alla popolazione siriana nell’ambito del progetto da noi promosso “Emergenza Siria”.

Nel gennaio del 2016 siamo partiti alla volta di Damasco per conoscere personalmente la realtà del Paese e consegnare – altrettanto personalmente – il materiale raccolto e inviato tramite container. Durante la nostra visita siamo stati ricevuti da ministri, autorità religiose (cristiane e musulmane) e da alcunigenerali che hanno voluto accompagnarci in prossimità della linea del fronte. Tutti hanno confermato le atrocità che ogni giorno l’ISIS compie ai danni della popolazione siriana, compresa la sistematica distruzione e profanazione dei luoghi sacri, difesi e ricostruiti con coraggio dalle milizie governative.

Durante la nostra missione abbiamo potuto visitare il villaggio cristiano di Maaloula, distrutto dai miliziani di Al-Nusra, e siamo stati ricevuti dalle suore del convento di Santa Tecla che hanno voluto narrarci dei giorni dell’assedio, e la significativa storia legata alla statuaraffigurante Maria che, dopo la liberazione del villaggio, è stata riconsegnata alla sua posizione originaria dall’esercito di Hezbollah. Con il nostro contributo molte persone hanno potuto ricevere ciò che gli spetterebbe di diritto: i beni di prima necessità venuti a mancare a causa di un conflitto ingiusto nato per meri interessi economici e voluto da potenze esterne.

Il secondo programma (in termini temporali) di aiuto umanitario da noi promosso è stato rivolto ai cristiani residenti in Palestina. Le comunità palestinesi sono vittime di una persecuzione silenziosa e quasi totalmente ignorata. A Betlemme, dopo la costruzione del muro di confine con la vicina Gerusalemme che ha trasformato la città in una prigione a celo aperto, molte famiglie cristiane hanno subito gravi danni a livello economico e sociale; a risentirne sono state soprattutto le fasce più deboli della popolazione, oltremodo i bambini.

Oggi i cristiani in Terra Santa sono una netta minoranza, solo il 2% della popolazione totale, le comunità più numerose vivono a Betlemme, a Beit Jala e neivillaggi limitrofi. Abbiamo quindi dato avvio al progetto “Luci a Betlemme” che in due anni ci ha condotti a compiere due missioni umanitarie nella città palestinese. I fondi da noiraccolti tramite le iniziative svolte in Italia sono serviti per costruire l’impianto d’illuminazione del campo di calcio di Beit Jala, utilizzato dai bambini palestinesi, e a fornire materiale tecnico calcistico ai giovani della Football Academy.

Crediamo fermamente che il nostro supporto in ambito sportivo possa contribuire alla crescita fisica e intellettuale dei bambini: lo sport permette di infondere valori importanti come lealtà, rispetto, disciplina e contemporaneamente arreca un poco di sollievo, tramite il gioco e divertimento. La nostra missione continua senza alcuna sosta. Abbiamo voluto ‘adottare’ la comunità cristiana di Betlemme e continuiamo a darle il supporto necessario, affinché la gioventù possa vivere la vita degna e dignitosa che le si vorrebbe negare con la costruzione di sempre novi muri e l’isolamento forzato. Per questo abbiamo iniziato un nuovo progetto dal nome ‘StudiAMO a distanza’ che da la possibilità ai nostri concittadini di sostenere a distanza la carriera scolastica di un bambino di Betlemme e/o Gerusalemme (www.unavocenelsilenzio.it/sostegno-a-distanza/).

L’ultima missione umanitaria, in termini temporali, si è svolta a sostegno delle enclavi serbe ortodosse del Kosovo. Piccole comunità cristiane in un paese dove il 90% della popolazione è rappresentato dalla popolazione albanese e musulmana. I musulmani del Kosovo sono però notoriamente legati all’Arabia Saudita e all’ISIS, costituendo la più alta percentuale di foreign fighters tra le file del sedicente Stato Islamico.

In favore di queste comunità abbiamo raccolto materiale scolastico da donare ai bambini e, anche in questo caso, ci siamo recati personalmente sul posto per la consegna. Oltre a questo abbiamo raccolto i fondi per la ricostruzione di un’aula professori nella scuola di Orahovac e finanziato più volte i progetti dei Monaci di Decani. Le persone che abbiamo incontrato ci hanno raccontato quanto l’esistenza dei serbi e dei cristiani sia messa a dura prova dalle continue vessazioni albanesi.

Abbiamo avuto l’opportunità anche qui di parlare con vari sindaci serbi e con il comandante della missione KFOR generale Giovanni Fungo per presentare i nostri progetti anche alle alte cariche dell’Esercito italiano”.