Dalla serata di mercoledì in Liguria si attende l’arrivo di una nuova forte perturbazione.
Lo hanno riferito oggi i previsori meteo di Arpal durante l’ultima riunione nel centro operativo della Protezione civile.
“Il declassamento – hanno sostanzialmente spiegato – dell’allerta meteo in corso nel centro della Liguria da rossa ad arancione, e a gialla dove era arancione, non vuol dire che il rischio è calato da ogni parte.
Sono possibili precipitazioni violente in zone più ristrette. La perturbazione può ancora investire porzioni più limitate di territorio.
Al momento la Liguria è stata ‘salvata’ dai venti favorevoli, il libeccio in quota ha spazzato via la cella temporalesca più grande”.
Le previsioni di Arpal per martedì 22: “La perturbazione resta confinata ad Ovest delle Alpi e concede una breve tregua alla nostra regione. Al mattino ci saranno ancora nubi diffuse con residui fenomeni sul Centro-Ponente in esaurimento. Al pomeriggio soleggiato soprattutto sulle coste, mentre insisteranno addensamenti sui versanti padani. Temperature in aumento su valori superiori alla media del periodo”.
Le previsioni di Arpal per mercoledì 23: “Una nuova perturbazione raggiunge il settentrione della nostra penisola. Sulla Liguria avremo nubi irregolari al mattino che si faranno più consistenti nel corso delle ore fino a coprire completamente il cielo nelle ore centrali. La sera torneranno le piogge, a partire da Ponente”.
Protezione civile: Giampedrone, Toti e Bucci (foto d'archivio)
“Due frane in via Rubens a Vesima con tre sfollati, una frana in via Costa d’Erca in località Fabbriche con uno sfollato e una frana lungo la strada che va a San Carlo di Cese”.
Sono i principali danni provocati dal maltempo a Genova illustrati dal sindaco Marco Bucci stamane nel centro operativo della Protezione civile.
“L’obiettivo – ha spiegato Bucci – ora è riaprire la strada che va a San Carlo di Cese a senso unico alternato entro stasera o al massimo domani.
Nel pomeriggio e fino a mezzanotte c’è il ancora il rischio di un notevole scarico d’acqua in zone più ristrette di Genova.
Manterremo tutte le pattuglie di controllo fiumi attive per tutta la giornata fino a domattina alle 6”.
“Confermeremo l’apertura delle scuole in serata, ma i genovesi devono stare attenti e informarsi perché potremmo prendere decisioni all’ultimo secondo, come la volta scorsa”.
Tuttavia, secondo i dati del primo pomeriggio di oggi, le scuole genovesi dovrebbero riaprire domani mattina, escluse quelle nelle zone eventualmente colpite da allagamenti nelle prossime ore. Infatti, al momento l’allerta meteo è solo gialla dalla mezzanotte di oggi fino alle 8 di domani.
Nessun particolare disagio questa mattina a Genova nonostante lo sciopero di 24 ore dello scalo deciso ieri da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in concomitanza con l’allerta meteo rossa. Pochi i camion in attesa in porto davanti ai terminal e nessun rallentamento al traffico se non quello dovuto alla pioggia.
Lo ha riferito oggi pomeriggio l’agenzia Ansa.
Tuttavia, la situazione potrebbe peggiorare domani quando si sovrapporranno i Tir in scarico che oggi hanno rinunciato ad avviarsi ai terminal portuali.
I responsabili dei sindacati hanno spiegato che, terminata l’allerta meteo, si aspettano una convocazione da parte dell’Autorità portuale. Tuttavia, per quanto riguarda le procedure e il tragitto casa-lavoro da seguire per i portuali in caso di allerta rossa “non si sono fatti passi avanti e quindi potremo decidere un altro sciopero”.
Si sono concluse oggi le ricerche del cercatore di funghi scomparso ieri pomeriggio a Fontanigorda.
Si tratta di Daniele Molinari, 54 anni, che viveva con i genitori a Ponte dell’ Olio in provincia di Piacenza.
Il ritrovamento del corpo del fungaiolo è avvenuto da parte di un altro cercatore di funghi nel bosco dietro la locanda al Valico, nella zona chiamata Lago du Bettin, nei pressi del passo del Fregarolo.
Per il recupero della salma oltre ai vigili del fuoco di Chiavari sono intervenuti gli uomini del Soccorso alpino.
L’identificazione e la constatazione del decesso è stato effettuato dai carabinieri e dal medico 118.
Le operazioni erano iniziate ieri sera intorno alle 22 circa, per la copertura radio il nucleo TLC, (telecomunicazioni dei VVF) hanno attivato dei ponti campali, permettendo così a tutti i soccorritori di poter comunicare con il posto di comando avanzato VVF che coordinava le ricerche.
Trovato morto a Fontanigorda cercatore di funghiTrovato morto a Fontanigorda cercatore di funghi
Governatore Toti e assessore regionale alla Protezione civile Giampedrone (foto d'archivio)
Alcuni sindaci hanno chiesto ai responsabili di Regione Liguria di ridurre il perimetro delle aree di allerta meteo, ma non si può fare.
“Ridurre le aree di allertamento – ha infatti spiegato l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – significa dare un lavoro ancora più difficile ai previsori, quindi non cambieremo il sistema”.
La richiesta è stata avanzata dai sindaci perché, nonostante l’allerta meteo rossa e arancione diramata in Liguria nelle ultime ore, hanno visto il loro territorio non interessato dalle intense piogge che si sono abbattute su Genova e Liguria.
“Va da sé – ha aggiunto Giampedrone – che un’area più specifica è meno individuabile rispetto a un temporale. Il sistema attuale dà la valutazione più consona alle esigenze geomorfologiche della nostra regione”.
Bernardo Strozzi. La conquista del colore a Palazzo Nicolosio Lomellino
Dal 11 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020 Genova ospita la mostra monografica di Bernardo Strozzi: “Bernardo Strozzi (1582-1644). La conquista del colore”.
L’allestimento composto da oltre quaranta opere di cui una quindicina mai esposte è promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova Onlus e curata da Anna Orlando e Daniele Sanguineti.
Si tratta di un evento unico e straordinario perché permette di ammirare le opere di Bernardo Strozziall’interno delle sale del Palazzo da lui stesso affrescate e di un prezioso lavoro anche dal punto di vista scientifico come racconta la curatrice della mostra Anna Orlando e frutto di una ricerca di archivio durata diciotto mesi in oltre quindici archivi, con la collaborazione di Agnese Marengo, che ha portato alla luce importanti scoperte sull’artista genovese, il suo vero nome, nuovi dati sulla sua vita e sulla sua carriera.
I santi Rocco e Sebastiano
Palazzo Lomellino, la dimora privata di Strada Nuova, costruita a partire dal 1563, trasmette alla perfezione il senso scenografico e teatrale dei capolavori di Bernardo Strozzi, offrendo così alla città un significativo stimolo culturale in un momento storico in cui si tenta di uscire da un dramma collettivo attraverso qualcosa di importante e necessario come la cultura legata alla nostra storia.
“La mostra conferma e testimonia la vocazione di Genova come città d’arte e di cultura, vocazione sempre più marcata ed evidente”, afferma Marco Bucci, sindaco di Genova.
“Un evento di grande richiamo a cui tutti i genovesi, e non solo, sono chiamati a rispondere per l’indubbio valore culturale, didattico e divulgativo del Seicento genovese”, queste le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.
Bernardo Strozzi – XVII secolo
Diversi i partnership che hanno voluto partecipare all’evento; il mondo dei privati riconosce il valore della promozione del territorio genovese, la sua cultura, l’amore per la propria città. La promozione culturale diventa necessità finalizzata alla crescita intellettuale della comunità; il patrimonio culturale si fa elemento primario che può migliorare la qualità della vita della comunità di appartenenza.
Una mostra come questa diventa momento di sviluppo per la città e per la crescita culturale della sua popolazione. In questo modo il contributo culturale di Genova acquisisce rilevanza all’interno del patrimonio culturale italiano.
Bernardo Strozzi nasce a Genova nel 1581 e muore a Venezia nel 1644. Frequenta la bottega del senese Pietro Sorri ed entra nell’ordine dei Cappuccini; ne uscirà qualche anno dopo per perseguire la sua passione: la pittura.
Dal 1614 al 1621 diventa ingegnere del porto di Genova, città dove si dedica alla pittura su tela e all’affresco. Influenzato agli esordi della sua carriera artistica dalla dolcezza dell’arte senese dei suoi maestri toscani, raggiunge una sintesi tra la novità del colore portata da Rubens e le novità della luce portate da Caravaggio. Diventa così il più grande pittore della scuola genovese del Seicento; definito da Anna Orlando: “il più collezionato e musealizzato” proprio per la sua genialità. Spiacevoli vicende giudiziarie lo costringono a trasferirsi a Venezia dove continuerà a ricevere importanti commissioni.
Per la prima volta Bernardo Strozzi celebra se stesso; le sue tele che impreziosiscono le pareti da lui stesso affrescate, le volte dei soffitti che osservano dall’alto i capolavori del Maestro che circondano le 5 sale espositive all’interno del Primo Piano Nobile: ci è sembrato di assistere ad una mostra nella mostra. Lo sguardo dello spettatore viene travolto dalla luce, dallo spazio e dal colore del Maestro.
L’unico ciclo di affreschi genovesi dello Strozzi dipinto nel 1623 esposto al pubblico in un contesto museale, si fa testimone della magnificenza di uno dei più importanti maestri del Barocco europeo.
Come ci conferma Daniele Sanguineti, curatore della mostra, l’intento di questo allestimento è celebrativo; a quindici anni dalla scoperta di questo ciclo di affreschi oggi si può ammirare un vero e proprio “dialogo” tra questi e le 45 opere esposte all’interno delle sale del Palazzo.
Capolavori che raccontano sia le sue fasi, da quella giovanile genovese a quella matura veneziana, che i suoi generi: il ritratto, le nature morte, le pale d’altare e la grande quadreria.
La mostra si apre con una pala del periodo giovanile: “Martirio di Santa Lucia” proveniente dalla parrocchia di Campo Ligure, suo paese di origine.
Nelle altre sale si possono ammirare pale d’altare, ritratti e nature morte, opere che testimoniano l’influenza dei pittori fiamminghi presenti a Genova, Rubens e Van Dyck.
Allegoria della pittura e Santa Cecilia
“Allegoria della Pittura” ci ricorda Caravaggio, la sua luce vibrante che esalta la forma e ci restituisce un corpo femminile che si staglia imponente nello spazio.
“Santa Cecilia” presenta una figura femminile seduta con una viola; la pennellata si fa tocco veloce quasi a graffiare la tela ridisegnando solo i volumi. “Sacra Famiglia con San Giovannino” proveniente da New York è un’opera di straordinario valore.
La cromia dello Strozzi esplode nel 1642 in tutto il suo splendore; ci restituisce un involucro di forme plasmate da una luce potente e da colori caldi che si stagliano su uno sfondo scuro che ci presenta una Vergine dall’aspetto straordinariamente umano. Il Bambino che tiene in braccio ci cattura con il suo sguardo.
Allegoria della Fama
“Allegoria della Fama” è un altro capolavoro che giunge da Londra. Occasione unica, come sottolinea Anna Orlando, di ammirare un’opera di rara bellezza. Sguardo dolce e fiero quello che ci sembra di cogliere in questa personificazione della fama. Un angelo con i suoi strumenti che si offre al nostro sguardo con tutta la sua potente e vibrante presenza che domina lo spazio attraverso il colore e la forma.
In quest’opera ritroviamo tutte le caratteristiche del Maestro genovese che lo hanno reso uno degli artisti del Seicento più collezionati al mondo.
Cristo davanti a Caifa
“Cristo davanti a Caifa” ci presenta una cura del dettaglio di chiara matrice fiamminga; nulla viene lasciato al caso. I contrasti di luce e ombra si fanno equilibrio; ogni figura è al suo posto in uno spazio ben definito. La scena è teatrale e lo spettatore che osserva l’opera non trova lo sguardo di nessuno dei protagonisti; tuttavia ne rimane come rapito.
Compianto su Cristo morto
“Compianto su Cristo morto” del 1613 è un’immagine che ci colpisce per il realismo figurativo. E’ la luce che diventa protagonista; una luce che abbaglia e avvolge il corpo del Cristo quasi a conferirgli un’aura mistica. Una scena quotidiana che si fa sacra.
Parabola dell’invito a nozze 1636
“Parabola dell’invitato a nozze” originariamente conservato nella Chiesa degli Incurabili a Venezia. Ne furono tratti alcuni bozzetti, due dei quali presenti in una delle sale della mostra. Daniele Sanguineti sottolinea come le due opere siano per la prima volta sotto ai nostri occhi insieme per poterle così analizzare e comprenderne il valore intrinseco.
In uno si apprezza tutta l’eleganza della pittura veneta e ci sembra di cogliere le architetture e i colori del Tintoretto. Nell’altro i forti contrasti della luce ricordano ancora l’ondata caravaggesca da cui Bernardo Strozzi subisce una chiara influenza durante la sua carriera.
Entrambi i bozzetti mettono in scena la parabola della punizione impartita dal sovrano verso coloro che si presentano al banchetto privi degli abiti nuziali; chiara allusione a chi non sarà degno di far parte del Regno dei Cieli il giorno del Giudizio.
Allegoria della Fede che giunge nel Nuovo Mondo ( affresco 1623 – 1625)
Il fulcro della mostra è la sala centrale che custodisce l’affresco: “Allegoria della fede che giunge nel Nuovo Mondo”; capolavoro che l’artista creò nel 1623 – 1625 per il marchese Luigi Centurione, proprietario del palazzo dal 1609. Un gioco di specchi, frutto dell’allestimento di Anna Orlando, ci avvicina all’affresco di Bernardo Strozzi, restituendone la tipica meraviglia barocca.
Lo spettatore viene come catapultato nello spazio della volta, che sembra avvicinarsi al nostro sguardo come mai si era visto prima. La suggestione è notevole e ci permette di cogliere e godere a pieno dei colori, dei profili e di tutti quei dettagli che la percezione perderebbe senza quel rimando.
La preziosità delle sfumature cromatiche viene esaltata in tutto il suo splendore e la luce riflessa dal grande specchio ci restituisce tutta la potenza della pittura del Maestro. E’ un’allegoria cromatica dalle tinte tenui e delicate delimitata da una finta cornice.
Allegoria della Fede che giunge nel Nuovo Mondo- Particolare (affresco 1623 – 1625)
Presenta lo schema del “quadro” riportato al centro del soffitto di stampo tipicamente manierista; tutto intorno festoni, uccelli esotici e figure allegoriche che si muovono alla conquista dello spazio. E’ lo spazio dunque il vero protagonista della sala; il rapporto tra la figura e il contesto lo si coglie sia dalle tele che dalle pareti affrescate.
La mostra è circondata da importanti eventi collaterali:
“Bernardo Strozzi e il porto. Il Leonardo della Genova del Seicento” a cura di Anna Orlando e Roberto Santamaria con la collaborazione di Flavia Gattiglia.
Paolo Emilio Signorini, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, sottolinea il ruolo di Bernardo Strozzi come ingegnere per il porto di Genova evidenziandone caratteristiche che lo accomunano al grande Leonardo: conoscenza, genialità, capacità di vedere oltre.
Come lui personalità complessa e sfaccettata, visionario e sognatore che progettò lo scalo genovese del futuro. Un aspetto poco conosciuto del Maestro che lo si potrà scoprire ed apprezzare dal 27 novembre 2019 a Palazzo San Giorgio.
“I capolavori di Bernardo Strozzi dei Musei di Strada Nuova”. I Musei di Strada Nuova, a partire dal 31 ottobre 2019, proporranno al pubblico un percorso di dodici opere dedicato al maestro: Tra le opere selezionate: “Madonna con Bambino e San Giovannino” dal naturalismo di evidente matrice caravaggesca, la “Cuoca” e il “Pifferaio” dove prevale l’influenza fiamminga.
“Bernardo Strozzi nella chiesa di San Domenico: bozzetti, frammenti, documenti” a cura di Giulio Sommariva e Andreana Serra.
Bernardo Strozzi – XVII secolo
Il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova presenta un bozzetto dell’artista, unico superstite dell’affresco risalente al 1622 che decorava la volta del presbiterio della chiesa di San Domenico andata distrutta. Un prezioso frammento raffigurante la testa di San Giovanni Battista nelle collezioni del Museo. Stampe, dipinti, acquerelli e disegni potranno essere ammirati i tutto il loro splendore nell’allestimento che verrà inaugurato il 26 novembre 2019.
“Bernardo Strozzi at the Cook Restaurant”. Lo chef Ivano Ricchebono presenterà un menù speciale da gustare sotto gli affreschi dello Strozzi a Palazzo Branca Doria. Info e prenotazioni: +390109752674; cell. +393289147153. Sabrina Malatesta
Orari: Martedì – venerdì: dalle ore 15,00 alle ore 18,00. Sabato – domenica e festivi: dalle ore 10,00 alle 18,00.
Gruppi: tutti i giorni su prenotazione presso la Segreteria di Palazzo Nicolosio Lomellina.
Chiuso il Lunedì e il 25 dicembre 2019.
Biglietti:
Intero: euro 12,00. Ridotto: euro 10,00. Studenti/insegnanti: euro 8,00
Per informazioni visite e prenotazioni: tel. 3292233109 (prefestivi e festivi).
Il destino di Andreazzoli è ormai segnato ed è toto allenatori in casa Genoa.
Preso un altro due di picche Preziosi da parte di Gennaro Gattuso sono altri i nomi sul taccuino.
Il presidente Enrico Preziosi ha incontrato Massimo Carrera, vincitore con lo Spartak Mosca del campionato russo nel 2017 e fermo dal 22 ottobre 2018, e aveva già vagliato la pista che portava a Francesco Guidolin, ma il nuovo nome nella lista dei papabili è quello di Thiago Motta.
Nella sua carriera, oltre al Triplete vinto da protagonista con l’Inter nel 2010 e agli esordi nel calcio europeo con la maglia del Barcellona, c’è anche una stagione con la maglia del Genoa ed è rimasto nei cuori di tutto l’ambiente. Sarebbe affiancato da Chiappino.
“Viaggiare nello spazio tempo: ragionamenti fra scienza e fantascienza”. Martedì 22 ottobre ore 18 presso la libreria UBIK a Savona.
Incontro mensile a cura del Prof. Ugo GHIONE Presidente dell’Associazione Astrofili Orione.
Lo facciamo anche se non ce ne rendiamo conto, è molto di più di quello che pensiamo, ma se le distanze interplanetarie sono immense, quelle interstellari – per non parlare di quelle intergalattiche – sono assolutamente difficili da concepire. Eppure la fisica moderna lascia intravedere la possibilità di viaggi fantascientifici, viaggiando a velocità vicine a quella della luce e sfruttando buchi neri wormhole e la curvatura dell’universo. Scienziati di altissimo livello ci stanno lavorando soprattutto da un punto di vista teorico, ma forse l’importanza dei viaggi nello spazio-tempo è maggiore di quella di raggiungere luoghi lontani, e potrebbe essere la chiave per capire a fondo quello che vediamo dal nostro angolo di universo.
Conoscere, orientarsi e scegliere. Scienza e tecnica, necessità delle imprese per crescere con Orientagiovani
Conoscere, orientarsi e scegliere. Scienza e tecnica, necessità delle imprese per crescere con Orientagiovani
Sarà questo il titolo dell’evento locale della XXVI Giornata Nazionale ORIENTAGIOVANI per il 2019, organizzato dal Gruppo Giovani Industriali dell’Unione Industriali di Savona, che si svolgerà mercoledì 23 ottobre 2019 a partire dalle ore 8.30 nella Fortezza del Priamar – Palazzo della Sibilla a Savona. Quando ci si avvicina a fine anno nelle famiglie si parla di futuro. In questi giorni infatti tanti giovanissimi delle scuole medie stanno discutendo, con genitori, insegnanti ed amici, la strada da percorrere alle superiori mentre i loro colleghi più grandi quelli che nelle superiori frequentano già la quinta classe cominciano ad informarsi per scegliere cosa fare dopo il diploma.
Alcuni decideranno di andare a lavorare, altri di continuare a studiare in un ITS, come quello che c’è a Savona presso il Campus, altri proseguiranno intraprendendo un percorso che li porterà ad iscriversi all’Università, che ci auguriamo sia di natura tecnico scientifica.
Per tutti loro “Orientagiovani” è un’occasione da non perdere per capire quali professionalità cercano le molte imprese della provincia di Savona.
Le aziende cercano in continuazione giovani preparati ed il non sufficiente collegamento tra la domanda e l’offerta formativa è una delle cause che comportano gravi danni sia per i ragazzi, che con scelte non sempre ragionate affronteranno maggiori difficoltà nel trovare lavoro, sia per gli imprenditori e per le aziende che non trovano un numero sufficiente di talenti e professionalità per competere nel mondo.
Le Aziende hanno bisogno di tecnici diplomati e laureati!
È per questo che l’Unione Industriali di Savona, anche quest’anno, ha deciso di organizzare, nell’ambito della XXVI Giornata Nazionale “Orientagiovani” un evento di approfondimento e si impegna a far crescere le vocazioni scientifiche tra i giovani che, per l’occasione, potranno conoscere i progetti e le esigenze di professionalità di alcune delle realtà industriali più importanti della provincia, attraverso le testimonianze dei managers che vi operano.
L’evento, al quale prenderanno parte circa trecento tra studenti e professori provenienti dalla quasi totalità degli istituti superiori del savonese, sarà introdotto e coordinato da Agata Gualco, Presidente del Gruppo Giovani dell’Industria di Savona: il programma dell’iniziativa prevede i saluti di Dott.ssa Doriana RODINO – Assessore Cultura, Musei, Promozione turistica, Campus Universitario, Politiche Giovanili e Pari opportunità del Comune di Savona, di Alessandro CLAVARINO, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Savona e di Giuseppe SCARRONE – Dirigente sede territoriale di Savona ALFA LIGURIA – Agenzia Regionale per il lavoro , la formazione e l’accreditamento, seguiti dagli interventi di:
Luca TASSINARI – Direttore del personale di Continental Brakes Italy S.p.A.
Stefania MILANO – HR Business Partner e Roberta Rabone – Head of HR di APM Terminals Vado Ligure S.p.A.
Luca Costelli – HR Manager e Elisa MARRAFFA – Training & Development Specialist di Bitron S.p.A.
Federica MODUGNO – HR Manager Italy & Spain di Infineum Italia S.r.l.
Mattia NOBERASCO – Amministratore Delegato di Noberasco S.p.A.
Raffaella NOVARO – HR Generalist del Gruppo Orsero
Elena BENETTI – Responsabile del personale dello stabilimento di Carcare di Verallia Italia S.p.A..; attorno alle 11.30, spazio alle domande dei presenti, per arrivare infine alla conclusione dell’incontro
Antichi tessuti e Halloween all'Albergo dei Poveri
Giovedì 24 Ottobre a partire dalle ore 14,30 “Meraviglia: la collezione tessile dell’Albergo dei Poveri”.
Giovedì 24 Ottobre a partire dalle ore 14,30 si svolgerà all’#albergodeipoveri, all’interno della Chiesa dell’Immacolata Concezione, una giornata di studi dedicata ad una delle peculiarità forse meno note della cultura genovese dei suoi secoli d’oro.
Attraverso la straordinaria collezione di paramenti sacri, composta da oltre 700 pezzi, gelosamente conservati all’interno della struttura, si partirà per un viaggio tra preziose informazioni e curiosità alla scoperta delle antiche trame, vanto e gloria delle nostre tessiture, dei rituali del cerimoniale liturgico e del restauro con cui questi capolavori tornano a nuova vita per trovare collocazione e visibilità nel percorso museale dell’Albergo dei Poveri.
Dopo i Saluti di inizio giornata di Marco Sinesi Commissario Straordinario A.S.P. Emanuele Brignole e di Annamaria de Marini, Sovrintendente Albergo dei Poveri, ascolteremo l’Introduzione di Paolo Tachella, “La centralità della Chiesa nella vita quotidiana dell’Albergo dei Poveri”
Interverranno:
Marzia Cataldi Gallo, storica dell’arte, del costume e del tessuto, riconosciuta autorità a livello internazionale nella competenza su manufatti tessili antichi e sulla collezione dell’Albergo dei Poveri
“I tessuti dell’Albergo dei Poveri”
Michela Cucicea, esperta degli antichi pizzi genovesi
“Magnifici intrecci: fili di seta e oro”
Lorenzo Altamura, studioso di cerimoniale liturgico
“L’arte della Liturgia. Storia e significati dei paramenti sacri”
Mariolina Rella, restauratrice, autrice di interventi di restauro sui preziosi paramenti custoditi all’interno dell’Albergo dei Poveri “Cenni di restauro tessile”.
Giovedì 31 Ottobre a partire dalle ore 19:00 “Un tranquillo Albergo… da brividi!”.
Una tranquilla e rilassante serata.
La notte di Halloween!
Si potranno incontrare strani personaggi che hanno molto da raccontare. Si raccomanda abito adeguato alla serata e “tanto coraggio!”.