Gps per gli agenti di Polizia Locale e telecamere sulle auto di servizio. Oggi il segretario del sindacato Diccap, Claudio Musicò, ha inviato una lettera aperta all’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino.
Ecco il testo integrale.
“Egr. Assessore,
ho letto con attenzione l’intervista sul quotidiano locale in cui annuncia l’arrivo di telecamere e GPS. Spero non se ne abbia a male se, come Sindacato, siamo rimasti perplessi da quanto da lei dichiarato.
In base alle sue dichiarazioni queste innovazioni verranno introdotte per la sicurezza dei Colleghi, che verrebbe prima di tutto, e non per il loro controllo che, a dire il vero, nell’ultimo periodo è sempre più pressante e capillare.
A questo punto, però, sorge spontaneo chiedersi come mai, se ha così a cuore la sicurezza dei Lavoratori, Lei permetta che lavorino disarmati e senza un’adeguata formazione ed anche di notte; forse non ha letto quello che scrive il Ministero degli Interni riguardo ai turni notturni che svolge la Polizia Locale senza arma?
Il Ministro specifica che i turni di notte non possono essere effettuati da personale disarmato proprio per tutelare la sicurezza dei lavoratori ma questo a Lei sembra non sia mai interessato.
Il fatto che l’allora Prefetto abbia deciso di non intervenire in attesa di ulteriore riscontro da parte del Ministero che ovviamente non è mai arrivato, benché Lei appartenga proprio a quel movimento politico di cui faceva parte l’ex Ministro degli Interni, non giustifica la Sua scelta di esporre deliberatamente i Colleghi a rischi inutili.
Leggere, oggi, che eventuali strumentazioni non saranno utilizzate per il controllo ma saranno introdotte solo per sicurezza, sinceramente ci lascia basiti.
Sicuramente non saremo d’accordo sull’introduzione di nuovi mezzi di controllo e se, come dice Lei, questi strumenti sono solo per la sicurezza, cominci a dimostrare le Sue vere intenzioni intervenendo sulla questione dei Colleghi disarmati.
Il fatto che, ad oggi, ci siano stati solo infortuni leggeri grazie all’ intervento repentino e alla buona volontà del singolo non vuol dire che non ci siano rischi o pericoli concreti ma solo una smisurata fortuna.
In attesa che dimostri quanto tiene ai Lavoratori e la loro sicurezza le porgiamo cordiali saluti”.
Nel 2020 in Liguria saranno aperti 15 sportelli del ‘maggiordomo di quartiere’, servizio gratuito di welfare territoriale realizzato da Regione Liguria, che lo finanzierà con un bando da 2 milioni di euro del Fondo sociale europeo.
In sostanza, quasi come dei “maggiordomi”, gli operatori aiuteranno i cittadini in piccole incombenze, intervenendo di volta in volta in base alle richieste, magari innaffiando piante di chi va in vacanza, portando la posta a un anziano, tenendo le chiavi per darle all’elettricista, facendo piccole riparazioni o fornendo quegli aiuti di ‘buon vicinato’ divenuti sempre più complicati.
Saranno ‘arruolati’ per l’incarico soggetti in temporanea difficoltà economica, formati ad hoc. Il progetto è stato presentato oggi dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dalla vicepresidente e assessora alla Sanità Sonia Viale.
Saranno aperti a Imperia 3 sportelli, 3 a Savona, 5 a Genova, 1 a Chiavari e 3 a Spezia.
L’avviso pubblico si è aperto il 24 ottobre scorso e si chiuderà il 6 dicembre.
“I ‘maggiordomi’ – ha spiegato Viale – saranno giovani o adulti, disoccupati, residenti in Liguria, che conoscano la lingua italiana, che abbiano assolto l’obbligo formativo e abbiano un Isee inferiore a 20.000 euro.
Si tratta di un aiuto concreto ai cittadini, che troveranno un aiuto nelle pratiche quotidiane, dalla commissione alla consegna, fino al piccolo lavoro domestico”.
Secondo Toti “è un sistema di aiuto alle fasce più deboli della popolazione, un servizio aggiuntivo che bisognerà allargare ancora di più per creare una rete di salvaguardia sociale sempre più estesa”.
Adele Chiello: mamma coraggio che ha fatto andare avanti le indagini sul crollo della Torre Piloti (9 morti)
Si sono iniziati stamane gli interrogatori degli imputati nel processo bis per il crollo della Torre piloti del porto di Genova.
Il processo è incentrato sulla questione del luogo dove venne costruita la struttura ossia proprio sulla punta della banchina.
L’edificio crollò il 7 maggio 2013 sotto l’urto del cargo Jolly Nero della compagnia Messina, che aveva una avaria al motore, causando nove morti.
Oggi è stato sentito Giovanni Lettich, all’epoca comandante dei Piloti del porto di Genova: “Non ho mai ritenuto la torre pericolosa, tanto che ci dormivo”.
Oltre a Lettich sono stati sentiti Danilo Fabricatore Irace, il nuovo capo del corpo Piloti, in qualità di responsabile dell’ente. Poi l’ingegnere Fabio Capocaccia, all’epoca presidente del Consorzio autonomo del porto.
Domani si proseguirà con l’interrogatorio dell’ammiraglio Felicio Angrisano, ai tempi comandante della Capitaneria di porto di Genova.
Il processo, che vede imputate 12 persone tra costruttori, collaudatori e datori di lavoro delle vittime, è nato grazie agli esposti e alla tenacia di Adele Chiello, mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime del tragico crollo.
La procura di Genova aveva chiesto l’archiviazione, ma dopo l’opposizione della donna, il gip aveva ordinato nuove indagini.
“Il voto in Umbria è un fatto con cui bisogna fare i conti nel modo più laico possibile e merita una riflessione che, mi auguro, non sia solo la solita occasione per qualche polemica politica di corto respiro o peggio per fughe in avanti (o indietro) del tutto scomposte”.
Lo ha dichiarato oggi su fb il capogruppo regionale Giovanni Lunardon (Pd) dopo che stamane il senatore ligure Matteo Mantero (M5S) ha sostanzialmente detto “no” a future alleanze regionali col Pd per la batosta elettorale subìta in Umbria.
In Liguria, lo ricordiamo, si voterà a primavera 2020.
“Il primo elemento di riflessione – ha spiegato Lunardon – è che è stato sbagliato attribuirvi un significato generale. Certo era il primo luogo in cui sotto la specie del Patto Civico si assisteva all’alleanza tra noi e i 5 stelle, elemento fortemente simbolico.
Tuttavia, era probabilmente il luogo peggiore dove verificare la consistenza di un simile progetto.
Per i nostri guai giudiziari, per come è finita l’esperienza Marini, per una lunga stagione di governo che come sempre logora chi ne è il rappresentante più autorevole, per il fatto che li i 5 Stelle erano all’opposizione di tutto questo.
Il secondo elemento riguarda il che fare ora. Si abbandona la strategia tesa a ricercare intese con i 5 stelle nelle Regioni? Io credo che sarebbe un grave errore.
Non solo perché perdere nei territori significherebbe mettere in crisi il governo nazionale su cui abbiamo deciso praticamente tutti (Renzi e 5 Stelle compresi) di scommettere fino alla fine della presente legislatura nazionale, ma perché costruire alleanze con i 5 Stelle (a patto, come dirò tra poco, di condividere un vero progetto politico) significa rendere del tutto contendibili rispetto al centrodestra Regioni come la Liguria.
Ovviamente per fare un matrimonio bisogna essere in due.
Le elezioni in Umbria ci insegnano una cosa molto chiara: non si può vincere semplicemente enunciando uno schema politico e poi calandolo dall’alto e sperando per questa via che gli elettori seguano.
Se si vuole praticare quello schema e prima ancora verificarne l’effettiva fattibilità non ci sono scorciatoie: bisogna radicarlo e adeguarlo ai territori e subordinarlo alla condivisione di un nuovo progetto politico.
Tutto questo presuppone sia a Roma, sia a Genova l’individuazione di obiettivi concreti ed esigibili che diano tono e sostanza alla nuova alleanza: obiettivi amministrativi e anche obiettivi politici non solo di corto respiro su tutti i principali dossier dalla sanità ai trasporti, dal modello di sviluppo al welfare, capitolo infrastrutture incluso.
Con un segno forte: per l’ambiente e contro le disuguaglianze sociali. Siamo pronti a farlo? È’ la vera sfida. Operazioni basate solo sull’aritmetica non funzionano.
Se invece si decide che con il PD mai, allora siamo in un altro versante: non si capisce perché dovremmo rimanere al governo fino al 2023. A quel punto meglio le elezioni.
Ultima annotazione. Come si intuisce, aprire ora la discussione sul candidato Presidente è semplicemente demenziale.
Manca ancora l’intesa nel centrosinistra (oggi siamo al primo incontro), non sappiamo se ci sarà o meno un accordo con i 5 Stelle e non c’è ancora il progetto di governo, peraltro nuovo, che dovrebbe essere alla base di tutto questo.
Piantiamola lì. Dedichiamoci alle cose serie: a costruire questo percorso, a renderlo veramente coinvolgente e a individuare i lineamenti di un programma che guardi al futuro.
La scelta sul chi guiderà la nuova alleanza avverrà a valle di tutto questo. Se no rischiamo solo di riempire di candidati bruciati il cesto della vanità di qualcuno di noi. Non è giusto neppure per chi è stato tirato in ballo in questi giorni. Tutte persone di valore. Ed evitiamo inutili forzature. Nel passato non hanno portato fortuna. Ci vuole pazienza e ancora molto lavoro di gomiti”.
Pm Ferrigno condannato in primo grado (Le Iene Mediaset)
Il medico dentista toscano per il quale il pm Vincenzo Ferrigno chiese gli arresti domiciliari, è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti verso la moglie, con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Il magistrato era stato condannato il 24 gennaio 2019 dai giudici del Tribunale di Genova, competente per i fatti che coinvolgono i magistrati toscani, a 8 mesi di reclusione per abuso d’ufficio (pena sospesa).
Secondo quanto emerso, il pm di Firenze aveva chiesto una misura cautelare mentre intratteneva una relazione sentimentale proprio con la moglie del professionista.
Il medico, difeso dagli avvocati Massimiliano Manzo e Francesco Ceccherini, è stato però condannato a 3 mesi di reclusione e al pagamento di 1.000 euro di multa, pena sospesa, per un episodio di lesioni nei riguardi della donna.
Il magistrato Ferrigno e la donna si conobbero proprio perché lo stesso Ferrigno fu incaricato di seguire un fascicolo aperto dopo che la donna aveva denunciato l’ex coniuge per averla minacciata di morte.
Nell’inchiesta, il pm per due volte aveva chiesto l’archiviazione e per due volte si vide respingere la richiesta da parte del gip.
Ma poi, venendo a conoscere la donna durante il prosieguo dell’inchiesta, nacque una relazione con la donna e il pm Ferrigno cambiò completamente orientamento nel procedimento. Tanto da presentare al gip la richiesta di arresti domiciliari contro il dentista.
Successivamente, avanzò richiesta di rinvio a giudizio nei riguardi dell’indagato che fu accolta dal gup, portando al processo terminato oggi dove la pubblica accusa è stata sostenuta da un altro pm.
La sentenza pronunciata oggi dai giudici di Firenze, secondo i difensori del medico “dimostra che vi fu un’esasperazione dei fatti da parte del pubblico ministero” Ferrigno, poi finito a processo.
Le indagini sul magistrato Vincenzo Ferrigno, che portarono anche al suo trasferimento da Firenze, partirono da un esposto del dentista.
Il caso fu seguito anche dalla trasmissione Le Iene di Mediaset.
Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.
Un 24enne ieri sera è stato investito da un auto sulla provinciale 225 mentre attraversava la strada. L’incidente è avvenuto verso le 22 a Cicagna.
Il giovane, in gravi condizioni, è stato soccorso dai volontari del 118 e trasportato in codice rosso all’ospedale San Martino di Genova.
Sono state avviate le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Una delle ipotesi è che il pedone abbia attraversando la strada mentre stava parlando al telefono cellulare ed è stato distratto dalla conversazione incurante della vettura che sopraggiungeva.
Dalle prime informazioni, pare che il 24enne non abbia attraversato la strada sulle strisce pedonali. ABov
“In provincia di Savona risultano 264,5 anziani ogni 100 giovani fino a 14 anni. È dall’analisi di questo dato che l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale ha sostenuto la realizzazione dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze.
In provincia di Savona c’è quindi una nuova risposta per pazienti affetti da demenze e alzheimer.
Fondamentale che i sindaci e gli assessori ai servizi sociali sostengano la promozione di questo nuovo servizio perché sia conosciuto dai cittadini”.
Lo ha dichiarato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega).
“La sede del ‘Cdcd’ nel territorio della Asl 2 – ha aggiunto Ardenti – si trova presso il distretto sociosanitario di via Collodi 13 a Savona ed è coordinata da Giuseppe Russo. Inoltre, il servizio è presente anche nelle cosiddette ‘sedi periferiche’ presso gli ospedali San Paolo di Savona e Santa Corona di Pietra Ligure (S.C. Neurologia).
I dati sono significativi, perché una popolazione che invecchia modifica la domanda di servizi sociosanitari, nel senso di una maggior esigenza di cure di tipo geriatrico e per i disturbi cognitivi.
Ricordo che i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze sono previsti dal Piano regionale demenze.
Gli anziani affetti per esempio da Alzheimer, che risulta essere il disturbo più frequente, saranno accolti da un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da neurologo, psichiatra e psicologo, che seguirà i vari aspetti della malattia.
In questo modo, la persona si sentirà accompagnata in un percorso assistenziale e di cure a 360 gradi, dedicato alla sua problematica.
Non è tutto. Questa nuova organizzazione dei servizi predisposta da Regione Liguria è stata studiata pensando anche alle famiglie degli anziani affetti da demenza, le quali si sentono spesso sole.
Un ruolo importante in questo percorso di assistenza e cure spetta ovviamente al medico di famiglia, che compilerà la richiesta indirizzando il paziente verso il Centro più vicino.
L’obiettivo di non lasciare più sola nessuna famiglia si può raggiungere velocemente se tutte le istituzioni sul territorio daranno il proprio fondamentale sostegno a diffondere questo importantissimo progetto”.
La 46° edizione del Trofeo Nico Sapio, tradizionale appuntamento natatorio internazionale a cura di Genova Nuoto e My Sport in collaborazione con la FIN e con il patrocinio di Regione Liguria e Comune di Genova, si terrà alla piscina della Sciorba a Genova, da venerdì 8 a domenica 10 novembre.
In attesa della chiusura delle iscrizioni, la previsione di partecipazione è intorno ai 1700 atleti per oltre 100 società.
Oggi si è svolta la presentazione nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria alla presenza di Ilaria Cavo, assessore regionale allo Sport; Stefano Anzalone, delegato Sport Comune di Genova; Gianfranco De Ferrari e Silvio Todiere in rappresentanza della Fin, Mara Sacchi, presidente Genova Nuoto ed Enzo Barlocco, presidente di My Sport.
La presentazione del 46° Trofeo Nico Sapio
Genova e la Liguria saranno, per un intero week end, al centro dell’attenzione del Nuoto italiano e internazionale.
Il Trofeo Nico Sapio costituisce, infatti, per volontà del direttore tecnico Cesare Butini e del suo staff, un’opportunità per il conseguimento dei tempi limite di partecipazione agli Europei in vasca corta in programma a Glasgow dal 4 all’8 dicembre.
“Il Trofeo Nico Sapio rappresenta un fiore all’occhiello per la Liguria intera, un week end irrinunciabile per gli appassionati del Nuoto che si giungeranno alla Sciorba per applaudire grandi campioni della nostra Nazionale e in arrivo dall’estero – ha spiegato l’assessore Cavo – E’ importante anche il messaggio che arriva dall’abbinamento delle eccellenze italiane e internazionali del Nuoto, in vasca venerdì 8 e sabato 9 novembre, con i giovani in gara domenica 10 novembre”.
“La Sciorba sarà ancora una volta la piscina dei campioni, ha detto il consigliere Stefano Anzalone. Il concessionario My Sport ha lavorato molto in questi anni per il recupero, la manutenzione e, soprattutto, l’ammodernamento dell’impianto”.
Ancora una volta massiccia la presenza della Nazionale. Se da una parte non ci sarà Federica Pellegrini, presente Simona Quadarella, campionessa mondiale nei 1500 e argento negli 800 stile libero a Gwangju. La stessa Simona che proprio nella giornata di ieri ha abbassato il suo record dei 1500 di altri 9 secondi portandolo a 15’35’’82.
Grande attesa per Benedetta Pilato, la baby prodigio capace nel 2019 di scrivere pagine di storia importanti nei 50 rana a soli 14 anni con gli ori agli Europei e Mondiali giovanili di Kazan e Budapest ma soprattutto con l’argento ai Mondiali Assoluti e il nuovo record italiano (29.98).
Genova farà il tifo per Martina Carraro, bronzo a Gwangju nei 100 rana e prodotto del vivaio del Genova Nuoto.
Attesa anche per la partecipazione del compagno Fabio Scozzoli, quinta finale in 4 Mondiali conseguita nei 50 rana in Corea del Sud.
Di ritorno da un ottimo Mondiale, con l’argento nella staffetta 5 km, anche Domenico Acerenza.
Stefano di Cola e Stefano Ballo approdano al Trofeo Nico Sapio dopo aver sfiorato l’impresa nella 4×200 con un eccellente quarto posto e il nuovo record italiano.
Titolare in batteria e riserva in finale a Gwangju, presente a Genova a novembre, Matteo Ciampi. Parte dell’argentata staffetta 4×200, alle Universiadi di Napoli insieme proprio a Di Cola e Ciampi, sono Alessio Proietti Colonna e Mattia Zuin.
Da registrare anche la partecipazione del campione europeo Alessandro Miressi, quarto nella 4×100 mista ai Mondiali e primatista nazionale in staffetta assieme a Manuel Frigo e Ilaria Bianchi, entrambi presenti al Sapio.
Tra i giovani emergenti anche Thomas Ceccon (ieri personale nei 100 stile libero sotto i 48 secondi), campione europeo giovanile nei 50 farfalla e 100 dorso e mondiale giovanile nei 50 e 100 dorso e cinque volte medagliato alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires, Marco Di Tullio, argento (400 stile libero) e bronzo (800 stile libero) alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires, Leonardo De Plano campione europeo agli Europei Juniores 2017, Alessandro Bori al suo primo Mondiale dopo il bronzo alle Universiadi nella 4×100 stile libero, Linda Caponi (doppio argento nei 400 stile libero e staffetta alle Universiadi), Chiara Tarantino (2 bronzi ai Mondiali Juniores di Budapest), Sara Franceschi (argento agli Europei Giovanili) e Francesca Fangio.
Per la prima volta al Trofeo Nico Sapio, parteciperà Marco Koch, già detentore del primato mondiale nei 200 rana.
Il tedesco è campione mondiale 2015 a Kazan e argento 2013 a Barcellona e vanta anche prestazioni di grande livello in vasca corta: argento a Doha 2014, oro a Windsor 2016, bronzo ad Hangzou 2018.
Grande attesa per il ritorno dell’ungherese Laslo Cseh con il suo formidabile palmares olimpico: bronzo nei 400 misti ad Atene 2004, argento nei 200 farfalla, nei 200 e nei 400 misti a Pechino 2008, bronzo nei 200 misti a Londra 2012, argento nei 100 farfalla a Rio de Janeiro 2016. In totale, tra vasca lunga e corta, 17 medaglie (2 titoli iridati) ai Mondiali.
Cesar Cielo Filho, tornerà ancora alla Sciorba 12 anni dopo la prima volta: il 23 novembre 2007, al 34° Trofeo Nico Sapio, il brasiliano stoppò il cronometro a 47 secondi spaccati nei 100 stile libero.
Pochi mesi dopo, alle Olimpiadi di Pechino, Cesar Cielo vinse l’oro nei 50 stile libero (con record olimpico 21”30) e il bronzo nei 100.
Cesar Cielo, al Trofeo Nico Sapio, potrà cercare di riprendersi il primato della manifestazione strappatogli nel 2018 dall’americano Michael Chadwich.
La Piscina Sciorba di Genova accoglierà anche due connazionali di Cielo: Felipe Franca (campione mondiale nei 50 rana a Shangai 2011 e 6 volte iridato in vasca corta) e Guilherme Guido (due vittorie in staffetta ai Mondiali in vasca corta).
ll Trofeo sarà anche l’occasione per celebrare la decima partecipazione dell’americana Madison Kennedy. Dagli Stati Uniti arriverà anche il velocista Matthew Josa.
Il programma prevede venerdì 8 e sabato 9 novembre batterie e finali (venerdì inizio ore 16:30, sabato inizio ore 16 sempre con diretta Rai) dedicate alle categorie Assoluti e Juniores. Domenica 10, invece, tocca alle categorie giovanili Esordienti A e Ragazzi.
Da quest’anno, per ricordare lo storico presidente Genova Nuoto e ideatore del Trofeo Nico Sapio recentemente scomparso, verrà istituita la Coppa Luigi Gardella e sarà assegnata alla Società prima classificata con il miglior punteggio complessivo nelle Categorie Esordienti A e Ragazzi.
I biglietti per il Trofeo Nico Sapio, al costo di 10 euro per il venerdì e 15 euro per il sabato, sono acquistabili direttamente presso la biglietteria della Sciorba in via Adamoli 57 rosso e nelle piscine di Lago Figoi, Pontedecimo e Rivarolo.
Liguria a segno con il SuperEnalotto: sabato sera un giocatore di Sanremo, in provincia di Imperia, ha centrato un 5 da 45.739,23 euro.
La schedina vincente è stata convalidata alla Tabaccheria Baragallo di via Dante Alighieri 32. Il Jackpot, nel frattempo, ha raggiunto i 24,5 milioni di euro.
L’ultimo “6” è stato centrato lo scorso 17 settembre, con 66,3 milioni di euro finiti a Montechiarugolo, in provincia di Parma, mentre il 6, in Liguria, non è mai stato centrato.
Conclusa Fantasy & Hobby fiera del fai da te a Genova
Si è concluso ieri il trittico di appuntamenti al padiglione blu della Fiera di Genova, organizzato da Biancofiere.
La struttura ha infatti ospitato: “Fantasy & Hobby”, 20° edizione, fiera della creatività, hobbistica e arti manuali “Model Show” 12° edizione, salone internazionale del modellismo “Zen-A Fiera Benessere”, 8° edizione, fiera del benessere, biologico, ecologia, olistica
Un mix vincente quello di unire tre importanti eventi in un unico grande appuntamento, possibile anche grazie agli ampi spazi della Fiera di Genova.
Tre giorni di intense attività, da venerdì a domenica, che hanno impegnato, divertito e piacevolmente coinvolto l’enorme affluenza di pubblico.
Molte le proposte degli espositori a catturare l’attenzione di tutta la famiglia.
Dalla sezione modellismo con riproduzioni di altissimo livello, statiche, dinamiche e il concorso 2° Trofeo Città di Genova.
Model Show, fiera internazionale di modellismo-Fantasy & Hobby
Alla sezione benessere tra spezie, profumi, cibi biologici, acchiappa sogni e massaggi rilassanti in loco.
Conclusa la Fiera del Benessere a Genova
All’immensa sezione dedicata all’hobbistica e al fai da te che come ogni edizione raccoglie migliaia e migliaia di appassionate in cerca di nuove tecniche da imparare e materiale da sperimentare. Cucito creativo, scrapbooking, resina, ceramica, legno e moltissimo altro. Stoffe e materiali di ogni tipo ma anche prodotti finiti e oggetti unici e fatti a mano. Molte infatti anche le idee regalo improntate già sul Natale.
Fantasy & Hobby, artigianato e fai da te
Non solo banchi espositivi ma anche l’opportunità di iscriversi e partecipare a corsi formativi direttamente in fiera. Ed è proprio così che fra i tanti ho incontrato Valentina di Impronte D’Autore di Genova Sestri Ponente, e provato il suo corso base di Calligrafia. Con lei ho sperimentato l’Onciale, un’antica scrittura usata dal III all’VIII secolo nei manoscritti dagli amanuensi latini e bizantini e successivamente fino al XIII secolo in particolare nei titoli e nelle intestazioni; e una forma elegante di corsivo dal taglio moderno.
Corso di Calligrafia-Fantasy & Hobby
Per i bambini corsi diversi e divertenti per colorare, realizzare oggetti con le proprie mani, imparare e condividere.
Un intero weekend di attività che purtroppo vola via in un attimo. Non ci resta che attendere la prossima edizione immaginando le nuove sorprese che porterà.
Sono già fissate infatti le date di “Fantasy & Hobby” che sarà ospitata da Magazzini del Cotone di Genova dal 13 al 15 marzo 2020 per festeggiare il decennale.