Home Blog Pagina 6021

A piedi a Lisbona: il viaggio di Massimo

Massimo Pedersoli

Sono le nove e trentasette minuti di sabato 7 dicembre 2019: mi arriva una email che visualizzo immediatamente.

Ha come oggetto un semplicissimo “Foto” e riporta un testo scarno ed essenziale, ovvero “Buondì, invio qualche foto della partenza”. Il messaggio è firmato da un giovane genovese che ho da poco sentito al telefono per avere notizia sulla sua impresa.

E’ Massimo Pedersoli, classe 1986 che, uscendo di casa a Genova come facciamo tutti noi la mattina per andare a scuola o al lavoro, si sta invece avviando lungo un percorso fatto di migliaia di chilometri, raggiungerà la capitale portoghese a piedi. Ma scopriamo di più su di lui e sul lungo cammino che lo attende.

Massimo Pedersoli

“La mia passione per il viaggiare a piedi nasce qualche anno fa, nel 2016 quando mi avvio lungo il Camino di Santiago”, spiega Massimo, “e da li inizio ad apprezzare il viaggio senza alcun mezzo di locomozione. In due anni lo completo con grande soddisfazione. Questo percorso mi ispira ad approfondire il –trekking urbano- quando scopro la bellezza di muovermi a piedi anche in città ed alzare la testa in su per apprezzare la meraviglia attorno a me”.

E’ però un percorso a piedi tra Chernobyl e la Bielorussia che scuote l’anima di Massimo, che partecipa ad una mostra fotografica assieme ad altri autori per offrire un punto di vista differente sul dramma datato proprio l’anno della sua nascita. Da qui parte la collaborazione con un’associazione che si chiama “Dona un sorriso” di Cerano in provincia di Novara che si impegna notevolmente sui piccoli colpiti dalla tragedia della centrale nucleare tristemente nota.

Massimo Pedersoli

Da qui l’idea di realizzare un evento che porti alla raccolta di fondi per i piccoli dell’Europa dell’est. Tramite il portale statunitense “Go Found Me” specializzato in questo genere di iniziative, in collaborazione con “Aiutiamoli a Vivere” una ONG di Terni, Massimo vuole fare questo lungo viaggio per raccogliere quattromilacinquecento euro da offrire ai bambini di Chernobyl e zone limitrofe per garantire loro un periodo in Italia, fatto di vacanza ma anche di studio e di visite mediche, in modo da offrire davvero un futuro migliore.

“L’idea di attraversare tre Stati europei, Francia, Spagna e Portogallo sono infatti simbolici per la mia raccolta”, prosegue il camminatore ligure, “spero davvero di trovare donatori per millecinquecento euro a singola Nazione per raggiungere il mio obiettivo”. Massimo Pedersoli percorrerà circa duemilacinquecento chilometri in tre mesi, il suo viaggio si potrà seguire sul suo blog personale e sui social network. Chi invece lo dovesse incontrare per strada noterà un cartello appeso al suo zaino ed un palloncino blu.

Il trekker genovese spera davvero che molte persone lo fermino per avere informazioni e scoprano questa importante iniziativa. Noi, seguiremo da vicino il viaggio, aggiornando regolarmente sulle pagine della testata. Buon cammino, Massimo. (Foto di Massimo Pedersoli. Ha collaborato Tamara Bruzzone)

Per informazioni: su FB Walking for Charity.

Roberto Polleri

Terre del Moscatello inuagurata la sede nel centro di Taggia

Terre del Moscatello inuagurata la sede nel centro di Taggia

Altro importante passo ieri per la Rete d’Imprese agricole con l’inaugurazione della sede

La nuova sede fungerà da punto vendita e da luogo ove verranno ospitate le degustazioni e le visite guidate. Sito nel centro storico di Taggia, dove un tempo c’era l’Osteria Germinal, l’Enoturismo Terre del Moscatello sarà il fulcro delle attività della Rete, la quale benefica di un finanziamento della Regione Liguria e della Unione Europea, nell’ambito della Misura 16.04 del P.S.R. Liguria 2014/2020. All’inaugurazione erano presenti il vice Sindaco di Taggia Chiara Cerri, che ha tagliato il nastro, e l’Assessore al Turismo della Regione Liguria Gianni Berrino, i quali hanno apprezzato l’iniziativa e i potenziali risvolti, sia per le produzione agricole che per il mercato turistico. Il Presidente della Rete Marco Risso e Eros Mammoliti, socio e studioso dei vitigni antichi hanno brevemente illustrato la vocazione della Rete di Imprese. Presente tra gli altri il Prof. Alessandro Carassale, che con il libro “l’Ambrosia degli Dei” (Atene Edizioni, 2002) ha suscitato l’interesse al recupero da parte dei vignaioli e che ha fornito le fonti storiche su cui è stata basata la ricostruzione dell’epopea del vitigno.

Nelle prossime settimane, dopo un comprensibile periodo di rodaggio, verranno presentate le iniziative enoturistiche che la Rete d’Imprese metterà in essere per la promozione del Moscatello di Taggia e dei prodotti delle aziende agricole.

Rete d’Imprese
La Rete d’Imprese agricole Terre del Moscatello è una aggregazione di aziende del ponente ligure.
È nata con lo scopo di promuovere la vendita dei frutti delle aziende agricole, sia il Moscatello, che gli altri vini, che gli altri prodotti.
Vi aderiscono oggi 10 produttori:
Tenutemf Srls Agricola – Imperia
Calvini Luca – Sanremo
Giannascoli Anna Maria – Bussana di Sanremo
Rovebella – Fratelli Ribul Ssa Santo Stefano al Mare
Podere Donzella di Donzella Elena – Castellaro
Lagazio Valentina – Terzorio
Da Parodi Ssa – Castellaro
Ssa Mammoliti – Ceriana
Ferrari Giacomo – Terzorio
Zunino Antonio – Taggia
Tutti gli aderenti alla Rete d’Imprese agricole Terre del Moscatello sono prima di tutto iscritti alla Associazione dei Produttori del Moscatello (www.moscatelloditaggia.it), la quale si è data l’obiettivo di garantire la qualità con un rigido disciplinare di produzione ed accurati controlli.

Riviera ligure di ponente DOC Moscatello di Taggia
Il Moscatello di Taggia è un vitigno aromatico a bacca bianca coltivato nella Riviera Ligure di Ponente. È un “Moscato bianco”, ha il grappolo a forma tronco conica e gli acini tondi di colore giallo dorato, che presentano una caratteristica “piga” all’estremità.
Da questo vitigno si ottengono oggi tre vini Riviera ligure di ponente DOC, sottozona Taggia: Secco, Vendemmia tardiva e Passito.

Riviera ligure di ponente DOC Moscatello di Taggia Secco
Colore giallo paglierino lieve e luminoso. Al naso presenta un buon ventaglio aromatico, con l’aggiunta di profumi di agrumi, mandarino in particolare, frutta a polpa bianca (pera). In bocca fresco, intenso e sapido con un finale gradevolmente ammandorlato. Ottimo come aperitivo, trova particolare abbinamento anche con prodotti a base di pesce conservato sotto sale, come salatini con acciuga, pasta alla bottarga, sardenaira con acciughe.
Riviera ligure di ponente DOC Moscatello di Taggia Vendemmia tardiva
Colore giallo paglierino intenso e vivo, profumi aromatici e fruttati, frutta sotto spirito e scorza di agrumi candita, floreale con qualche leggera speziatura. Pieno ed equilibrato con un finale lungo e piacevole. Abbinabile con formaggi stagionati e dolci con poco zucchero.
Riviera ligure di ponente DOC Moscatello di Taggia Passito
Colore dorato intenso con leggeri riflessi ambrati, ampio ventaglio aromatico con fiori appassiti, frutta disidratata, scorze di agrumi candite, frutta secca, spezie. In bocca sontuoso ed equilibrato, con un residuo zuccherino che non diventa mai stucchevole. Abbinabile con formaggi erborinati e dolci strutturati (ad esempio Pandolce genovese e Stroscia di Pietrabruna).

Storia
Del Moscatello di Taggia si ha notizia per la prima volta nel 1416, ma già nei decenni precedenti, negli Statuti comunali di Taggia, veniva dato grande spazio alla tutela dell’uva in maturazione e nel periodo della vendemmia. Non esistono sino ad ora riferimenti diretti al Moscatello di Taggia per i periodi precedenti, tuttavia in alcuni documenti del 1259 si parla di grandi vigneti a Bussana e ad Arma, tra cui la cosiddetta “vigna dei monaci”. Addirittura, esiste un documento del 979, nel quale il vescovo di Genova Teodolfo concede ad alcune famiglie la possibilità di mettere a coltura le terre da tempo abbandonate tra Sanremo e Taggia, prescrivendo l’impianto della vite.
Dal Cinquecento in avanti, la fiorente trattatistica enologica sottolinea sempre l’importanza di questo vino ligure, ottenuto da omonimo vitigno aromatico, nel panorama vinicolo nazionale, in cui si distingue per l’indubbia qualità e la rinomanza raggiunta grazie al felice inserimento sui mercati di Roma e del nord Europa, dove risulta uno dei più costosi e importati.
Nel 1445, ad esempio, Simone Grillo, mercante genovese, carica a Taggia 131 botti di vino da trasportare verso i porti dell’Inghilterra e delle Fiandre. A Roma giungono 25 botti di Moscatello: le fonti doganali comprovano che tale nettare aveva un valore spesso anche superiore a quello dei vini più costosi e pregiati del Quattrocento.
Oppure, nel 1559, il Moscatello di Taggia viene celebrato tra i migliori vini d’Italia da Sante Lancerio, “bottigliere” di Papa Paolo III: Il Moscato o Moscatello “viene all’alma Roma da più provincie, e per mare e per terra, ma il meglio è quello che viene dalla Riviera di Genova da una villa nomata Taglia, e quelli non hanno del cotto come quelli di Sicilia e di Montefiascone. A volere conoscere la loro perfetta bontà, bisogna non sia di colore acceso, ma di colore dorato, non fumoso e troppo dolce, ma amabile, et abbia del cotognino e non sia agrestino”.
Ma nel gennaio del 1709 il gelo distrugge le colture. Contestualmente, la notevole e continua richiesta di olio proveniente dalla manifatture del sapone di Marsiglia stimola i contadini a tagliare le viti e a diffondere maggiormente l’olivo.
Intorno al 1820-1830, Giorgio Gallesio, noto naturalista di Finale, nella sua Pomona Italiana scrive che ormai i “Moscati sono caduti tutti”, compreso quello di Taggia, e non “ardiscono più comparire nelle mense di lusso, ove si preferiscono i Madera, i Heres, i Ximenes”.
Dal 1889 al 1891 l’epidemia di fillossera distrugge gli ultimi vigneti taggesi e riduce notevolmente quelli di Bussana; la piaga determina la pressoché definitiva scomparsa del vitigno moscatello dai filari.
Agli inizi del nuovo millennio comincia l’attività di recupero, da un’idea della Comunità Montana Argentina-Armea. Successivamente, un gruppo di produttori appassionati stimolati dal libro l’Ambrosia degli Dei del Prof. Alessandro Carassale, è andato in cerca delle piante superstiti sul territorio, le ha studiate per oltre un decennio coinvolgendo importanti istituzioni scientifiche come l’Università di Torino ed il CNR di Grugliasco, al fine di moltiplicare la varietà originale. Le nuove piante ottenute dalla ricerca sono state messe a dimora dai produttori associati per riprendere la produzione del celebre nettare.

Enoturismo
L’attività della Rete di Imprese agricole “Terre del Moscatello” avrà come centro principale la sede di via Cardinal Gastaldi 15B a Taggia (IM), nell’ex Germinal, in pieno centro storico. Qui verranno proposti, su appuntamento e per piccoli gruppi, assaggi, vendita diretta, degustazioni dei prodotti delle Aziende agricole e verranno organizzati eventi promozionali indirizzati a target specifici, con l’obiettivo di posizionare il Moscatello di Taggia su livelli di eccellenza: Ristoratori, Operatori del settore turistico, Giornalisti, Appassionati (vino, gastronomia, tradizioni), Enti pubblici. Le aziende agricole sono impegnate nella creazione del piano di comunicazione e disseminazione, che verrà presentato nelle prossime settimane.

Piquet e Bolzoni al Museo del Genoa, ricordi e commozione

Piquet e Bolzoni al Museo del Genoa

Incontrarsi al Museo del Genoa dopo tanti anni. Ricordi, commozione, risate. I due protagonisti e grandi campioni rossoblu degli anni ’50 e ’60 sono Giovanni Bolzoni e Luciano Piquè.

Dopo gli incontri con Mario Da Pozzo a Como, Antonio Colombo ed Enzo Occhetta al Museo, sabato mattino i due deus-ex-machina del Museo del genoa Giovanni Villani e Franco Aprile hanno fatto … bingo!

In un solo colpo l’incontro con Giovanni Bolzoni, oggi 82enne, guizzante ala, soprannominato “Sconquasso” per il suo modo gagliardo di giocare, al Genoa per tre campionati dal 1960 al 1963, e Luciano Pique’, oggi 84enne, mediano, al Genoa dal 1959 al 1961″.

Due grandi atleti a fine carriera, uno lodigiano l’altro friulano, si sono fermati nella città della Lanterna. Giovanni Bolzoni, classe 1937, dalle file del Guardamiglio venne prelevato giovanissimo dalla Sampdoria, con la quale vinse il Torneo di Viareggio nel 1958. Esordì in prima squadra nel febbraio dello stesso anno, disputando da titolare l’intero girone di ritorno.

Nell’estate del 1960 si trasferisce quindi al Grifone ed in rossoblu disputò tre stagioni, contribuendo con 7 reti alla promozione in A della stagione 1961-62, realizzando poi 2 reti in 20 incontri nell’annata successiva.

Luciano Piquè, iniziò come calciatore nel Favaro, e giocò poi in serie A con le maglie di Udinese e Genoa. Nel Grifone lasciò un grande ricordo per la sua applicazione, la sua tecnica e la grinta. In carriera Piquè ha collezionato complessivamente 128 presenze e 6 reti in Serie A e 32 presenze ed una rete in Serie B.  Una bella mattinata, piena di ricordi e commozione, per due grandi atleti e soprattutto due grandi Uomini.

Nella foto, eccoli all’interno del Museo con le maglie personalizzate che sono state regalate dagli organizzatori dell’incontro. Complimenti per questi splendidi ritagli di un calcio che non c’è più.

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Alcuni non vedono l’ora che il Natale passi in fretta

Alcuni non vedono l'ora che il Natale passi in fretta

Purtroppo per tante persone le feste di Natale non sono vissute con gioia 

A pochi giorni dalla firma della lettera apostolica ADMIRABILE SIGNUM con la quale Papa Francesco rilancia il significato umile ed efficace del Presepe nella società,
Marco Salotti presenta con Pino Petruzzelli il libro Ti ucciderò dopo Natale.
Un’allegoria/denuncia in cui rieccheggia il Papini di Soliloqui di Betlemme e il Pirandello de La Messa di quest’anno.
Rovaniemi, capoluogo della Lapponia e città ufficiale di Babbo Natale, è il luogo in cui un uomo misterioso, con la passione per il teatro, si ritira per dar vita al proprio piano visionario e delirante di cui, come un complesso puzzle, veniamo a conoscenza solo alla fine del romanzo, quando l’ultimo tassello viene posizionato. Si tratta di compiere un delitto perfetto nella cornice della natura artica e selvaggia. La notte di Natale. Quasi un’opera d’arte totale riportata al suo grado zero e controllata in modo ossessivo e maniacale nei minimi dettagli. Ma chi dovrà essere ucciso? Perché proprio a Rovaniemi?

Euroflora alle 4ème Floralies Internationales De Martinique

Euroflora alle 4ème Floralies Internationales De Martinique

La biodiversità della Liguria nello stand realizzato da Aster-Comune di Genova

In vista dell’edizione 2021, dopo Nantes, Euroflora prosegue l’attività di scambi e consolidamento di rapporti internazionali e fa tappa nell’île des fleurs, alle 4ème Floralies Internationales de Martinique, inaugurate ieri a Les Trois-Ilets e dedicate al tema della biodiversità.

Alla cerimonia, anche in qualità di membro delle giurie internazionali, ha partecipato Alberto Cappato, direttore generale di Porto Antico di Genova Spa, società organizzatrice della prossima edizione, già presidente di Genova Floralies, rete di imprese costituita per la gestione dell’edizione 2018 di Euroflora e vice presidente di AIF-Associazione Internazionale delle Floralies.

Lo stand di Euroflora è stato realizzato da Aster-Comune di Genova e rappresenta il territorio ligure come culla della biodiversità; nella nostra Regione – nonostante la superficie ridotta – si trovano infatti oltre tremila specie vegetali delle seimila censite a livello nazionale. Una ricchezza botanica che trova spiegazione nella posizione baricentrica, punto di incontro della vegetazione nord europea, mediterranea, atlantica e asiatica.

Evidenziando i piani altitudinali che ospitano diverse tipologie di vegetazione, è stato sviluppato un piccolo modello di Liguria con l’utilizzo delle specie della nostra flora spontanea e delle nostre coltivazioni più tipiche.

Le 4ème Floralies Internationales de Martinique, organizzate dalla Collectivité territoriale, dal Parc naturel regionale e dalla Prefecture de la Martinique, si concluderanno il 15 dicembre.

Al Teatro Chiabrera torna la danza del Balletto di Milano

Al Teatro Chiabrera torna la danza del Balletto di Milano

Il Balletto di Milano sabato 14 tornerà al Teatro Chiabrera di Savona con il suo incantevole Schiaccianoci

Un’altra grande occasione per gli appassionati del grande balletto classico! Sabato 14 alle 21 il Teatro Chiabrera ospiterà il BALLETTO DI MILANO, compagnia ormai di casa a Savona, con il celebre balletto natalizio LO SCHIACCIANOCI.

Fiaba che incanta da generazioni, Lo Schiaccianoci è una tradizione ovunque e la versione della Compagnia ripercorre la celebre fiaba originale, dando risalto a tutto ciò che il pubblico si aspetta di ritrovare. Si è dunque condotti immediatamente in quell’onirico mondo fatto di fiocchi di neve e fiori danzanti, gioia e festosità. L’elegante e bellissima mise en scène in stile anni ’20 dai toni pastello e la vivace e brillante coreografia riempiono gli occhi, la frizzante interpretazione conquista il cuore. Non mancano l’albero di Natale che cresce sul palcoscenico, i topi e i soldatini, le tanto attese danzatrici in punta e tutu e lo schiaccianoci che si trasforma in un elegantissimo principe, in un crescendo di stupefacente entusiasmo fino all’esplosione di colori e virtuosismi del divertissement e del grand pas deux finali.

Uno straordinario evento ed un’occasione per ammirare ancora una volta gli eccezionali danzatori del Balletto di Milano inaugurando nel segno della bellezza il periodo natalizio, il piu scintillante e denso di magia dell’anno.

Biglietti ancora disponibili presso la biglietteria del Teatro e on line.

Ambasciatore della danza italiana nel mondo, il BALLETTO DI MILANO diretto da Carlo Pesta è tra le Compagnie piu prestigiose. Riconosciuto da MIBACT, titolare di Riconoscimento di Rilevanza Regione Lombardia e sostenuto dal Comune di Milano, il BdM svolge la propria attività nei maggiori teatri italiani e all’estero dove è presente in teatri ed istituzioni di primo piano in Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Estonia, Lettonia, Finlandia, Russia, Norvegia e Marocco. La Compagnia vanta un organico formato da danzatori diplomati presso le migliori Accademie internazionali e un ampio ed esclusivo repertorio che spazia dai grandi titoli classici rivisitati a produzioni contemporanee.

TEATRO CHIABRERA – SAVONA sabato 14 dicembre – ore 21

BALLETTO DI MILANO in LO SCHIACCIANOCI: balletto in due atti su musiche di P.I. Tchaikovsky. Coreografia: Federico Veratti. Scenografie: Marco Pesta. Costumi: Atelier Bianchi Milano.

Nella foto di Carla Moro e Aurelio Dessì i due protagonisti Giordana Roberto e Germano Trovato.

Top music dj Nicola Zucchi al Jux Tap

Top music dj Nicola Zucchi al Jux Tap

Dopo Federico Scavo fa tappa al Disco Club di Sarzana un altro top dj del panorama internazionale Nicola Zucchi

Nicola Zucchi è pronto a suonare alla consolle di Be Chic. Special-ospite dell’appuntamento in agenda domenica 8 dicembre è il dj giramondo Nicola Zucchi. Tra i dj più richiesti e più talentuosi in circolazioni, Zucchi apre praticamente tutti i dj set di Gianluca Vacchi. Completano il mosaico musicale Mirko Martini, Alex Junior edAndrea Mattei direttamente da M2O, la radio dance numero uno.

Jux Tap – Disco Club Via Variante Aurelia, 159 Sarzana (Sp)

Natalidea 2019 fino al 22 dicembre al Porto Antico di Genova

Natalidea 2019 fino al 22 dicembre al Porto Antico di Genova

Inaugurato ieri al Porto Antico, in Calata Falcone Borsellino, il Villaggio di Natalidea

36 casette per 32 espositori con bijoux, abbigliamento, dolcezze e prelibatezze gastronomiche, piante e decorazioni natalizie, prodotti di artigianato, per mille idee regalo in un’atmosfera speciale in riva al mare. Affollatissimo il brindisi d’apertura.

Il Villaggio di Natalidea sarà aperto fino a domenica 22 dicembre, tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30.

Per maggiori informazioni consultare il sito dedicato.

La Pro Recco vince l’ultima partita di campionato del 2019

La Pro Recco vince l'ultima partita di campionato del 2019

La Pro Recco vince al Telimar Palermo e si aggiudica l’undicesimo successo in altrettante gare

Questo risultato permette alla squadra di Rudic di rimanere in vetta con sei punti di vantaggio sulle inseguitrici.
Bijac e Prian si dividono la porta – parte il croato nei primi due tempi – e i campioni d’Italia sono una macchina da gol. Segnano tutti i giocatori di movimento a disposizione di Rudic, il più prolifico è Luongo, a bersaglio quattro volte; tre reti a testa per Figlioli, Velotto e Fondelli.
La Pro Recco tornerà in vasca già lunedì: alle 20.30 contro la Dinamo Tbilisi, a Novara, si chiude il girone di andata di Champions League.

Il Natale Alassino parte con un’esplosione di entusiasmo

Il Natale Alassino parte con un'esplosione di entusiasmo

A Natale grandi ospiti e grandi eventi: Marco Lodola, Nick The Nightfly, Simona Ventura e Giovanni Terzi accendono la festa alassina

Alassio Christmas Town ha ufficialmente preso il via con la conferenza stampa che si è svolta stasera presso il Caffè Roma di Alassio. E la location scelta per questo lancio non è sicuramente casuale.

“C’è la volontà di ripartire, di dare un segnale che la dolce vita alassina sta tornando” e a dirlo è proprio chi dal Caffè Roma, dal Muretto è partita verso una sfolgorante carriera, Simona Ventura. La nota conduttrice televisiva non ha mai fatto mistero del suo amore per la Città del Muretto verso la quale è legata da care amicizie, indissolubili ricordi e da un senso di gratitudine che l’ha spinta, con il compagno Giovanni Terzi a coinvolgere il noto artista Marco Lodola in un allestimento artistico proprio sul Muretto.”Il Giardino dei Sogni Luminosi” è infatti un percorso di 8 opere di uno dei più noti artisti della pop art dedicato proprio a Simona Ventura. “C’è una Miss – spiega lo stesso Lodola – e sicuramente c’è il riferimento a Simona, ma ci sono tanti colori e per me Simona è tutti questi colori, non è solo una Miss, è anche quello, ma sicuramente non solo quello”.

“Io poi voglio cercare di portare luce e colori in tutte le città – prosegue con un pizzico di affettuosa ironia l’artista – e qui ho scoperto che nel calendario delle iniziative natalizie c’era un altro personaggio che invidio molto…Nick The Nightfly che ha appena festeggiato trent’anni di carriera radiofonica con una serie di concerti e che sarà il protagonista del Capodanno alassino. Lo invidio molto perchè io in realtà avrei voluto fare il musicista, poi ho seguito l’arte in un’altra delle sue espressioni”.

“Per me chiudere l’anno con un concerto ad Alassio e tra gli amici di Alassio – spiega un sempre sorridente Nick The Nighfly – è un vero sogno. Sono legato a questa città da tantissimi ricordi. Venivo qui con la famiglia, venivo a trovare amici, la stessa Luisella Berrino, collega di Radio Montecarlo…”

“Lo scorso anno il capodanno sul Molo – spiega Massimo Parodi, presidente del Consiglio Comunale con delega agli Eventi – è stato uno straordinario successo, andato oltre ogni più ragionevole e ottimistica previsione. Quest’anno abbiamo scelto di aggiungere un grandissimo personaggio che verrà con la sua band e ripercorrerà con noi 30 anni di carriera musicale”.

“Sia chiaro – aggiunge Nick imbracciando il suo ukulele per cantare “Baby be yourself” – non ho nessuna intenzione di farvi addormentare, la selezione musicale sarà studiata ad hoc per farvi ballare e divertire sulle note dei brani più famosi di tutti i tempi”.

“Presentiamo un Capodanno importante – Giovanni Berrino, Assessore al Turismo della Regione Liguria – in una della mete più ambite della Liguria, una delle immagini simbolo del mare d’inverno per un grande evento che sono sicuro attirerà tantissimi turisti come lo scorso anno. Gli eventi natalizi di Alassio danno l’idea di come la nostra terra sia ospitale, ricca di manifestazioni e piena di allegria in attesa del nuovo anno”.

“In  attesa di questa conferenza stampa – aggiunge Stefano Mai, Assessore all’Agricoltura  della Regione – sono stato coinvolto in un piccolo tour della città e ho avuto modo di scoprire anche La Fiera De.Co, le vere eccellenze della nostra terra, i prodotti a Denominazione Comunale di Origine. Ho anche assaggiato biscette e frittelle di mele: davvero gustosissime. Questi prodotti sono il nostro orgoglio”.

Si accende “Il Giardino dei Sogni Luminosi” si accende il palco sotto il Comune dove va in scena il primo degli spettacoli in programma… Benvenuti ad Alassio Christmas Town… il Natale abita qui.